Nissan sta combattendo le importazioni parallele della GT-R

Come quando in Giappone esce un nuovo videogioco e qui da noi c’è chi, impaziente di provarlo, compra la copia pirata con i menu in “incomprensibilese”, così sta accadendo per la Nissan GT-R. Indiscutibile fenomeno del web sin dal momento del lancio, la sportiva del Sol Levante ha scatenato febbri improvvise e ardenti brame, che hanno spinto più di qualcuno ad affidarsi alla rete degli importatori paralleli, pur di entrare in possesso dell’oggetto dei loro desideri.

Solitamente le case non gradiscono questo tipo di mercato, anzi lo combattono con tutti i mezzi legali a loro disposizione (che non sono pochi) e Nissan non fa eccezione. E’ di oggi un comunicato stampa della casa nipponica in cui viene espressa la ferma volontà di sconfiggere questa pratica in maniera definitiva, in nome dei diritti che solo la casa madre può esercitare. Pare che qualche importatore parallelo abbia già ricevuto missive non proprio amichevoli dai legali di Nissan.

La casa intende inoltre sensibilizzare i clienti europei sui rischi legali che corrono rivolgendosi alla rete non ufficiale. Il danno infatti non riguarda solo Nissan o i concessionari, dal momento che le GT-R con le specifiche giapponesi non hanno alcuna garanzia valida qui da noi, nè rispondono ai requisiti europei in materia di sicurezza ed emissioni. Il costruttore conclude evidenziando che declina perciò ogni responsabilità sui mezzi importati illegalmente. In due parole? Uomo avvisato mezzo salvato.

Via | Autoblog.com