I primi sentori della recessione in Nord America: -24% di Porsche a marzo
A fine gennaio avevamo parlato del rischio di contrazione del mercato automobilistico americano nel 2008, ed in particolare dell’atteggiamento dei costruttori tedeschi, a metà strada tra la preoccupazione e l’ostentata sicurezza in merito all’anno entrante.Bene, Porsche ha pubblicato i dati di vendita di marzo relativi ai due mercati di USA e Canada, e a leggere
A fine gennaio avevamo parlato del rischio di contrazione del mercato automobilistico americano nel 2008, ed in particolare dell’atteggiamento dei costruttori tedeschi, a metà strada tra la preoccupazione e l’ostentata sicurezza in merito all’anno entrante.
Bene, Porsche ha pubblicato i dati di vendita di marzo relativi ai due mercati di USA e Canada, e a leggere i numeri si deve concludere che i timori erano fondati. Stoccarda ha lasciato sul terreno un sonoro 24% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, vendendo complessivamente 2624 automobili.
C’è però da operare qualche distinzione per meglio interpretare il dato del mercato. La Porsche Cayenne restyling va infatti a gonfie vele: l’incremento rispetto alla sua quota dello scorso anno è stato del 33% ed il numero di immatricolazioni ha raggiunto quota 1227. Una Porsche su due in Nordamerica, è una Cayenne. Ulteriore prova del gradimento del SUV sono i dati relativi ai primi 30 giorni di commercializzazione della versione GTS, che da sola ha totalizzato 396 esemplari.
Se Stoccarda sorride per i risultati del suo SUV, non può fare altrettanto per il suo modello più rappresentativo. La 911 ha totalizzato 825 immatricolazioni sui due mercati: il crollo rispetto allo scorso anno è stato del 42%.
Ancora peggio è andata alla famiglia Cayman/Boxster: le piccole di casa sono sprofondate complessivamente del 49%, totalizzando solamente 572 immatricolazioni, divise in maniera pressochè perfetta tra i due modelli: 285 Cayman e 287 Boxster sono state ordinate a marzo dai clienti nordamericani.