Nissan GT-R: troppo perfetta per essere divertente?
Della nuova Nissan GT-R, il mondo dell’auto ha parlato per mesi. Sono state fatte centinaia di prove. Svolti migliaia di confronti con il meglio della produzione automobilistica mondiale. Eppure la sportiva di casa Nissan sembra , a dispetto di dimensioni e pesi, l’auto più efficace che si possa trovare sul mercato e quella col miglior
Della nuova Nissan GT-R, il mondo dell’auto ha parlato per mesi. Sono state fatte centinaia di prove. Svolti migliaia di confronti con il meglio della produzione automobilistica mondiale. Eppure la sportiva di casa Nissan sembra , a dispetto di dimensioni e pesi, l’auto più efficace che si possa trovare sul mercato e quella col miglior value for money. Ma i tanti record che ha sbriciolato questa controversa super-car, bastano a garantire vere emozioni al pilota? Bastano a trasmettere le stesse scariche di adrenalina di auto come la Porsche GT3, la Corvette Z06 o l’Audi R8 ?
Secondo Dan Neil, giornalista del Los Angeles Times, la GT-R è estremamente veloce, efficace e potente. Tuttavia il divertimento di guida finale è meno della somma delle qualità attribuite all’auto. Neil, insignito fra le altre cose del premio Pulitzer per la critica nel 2004, afferma che l’intento Nissan di offrire accesso a prestazioni da supercar estrema ad una fascia di utenti universale, si ripercuota negativamente sulle emozioni di guida, il vero metro di giudizio, aggiungiamo noi, per la stragrande maggioranza degli appassionati.
Sicuramente sono poche le auto che possono tenere il passo della GT-R; tuttavia l’insieme delle configurazioni elettroniche e dei preset impostati per renderla accessibile a tutti, finiscono per sintetizzare un esperienza di guida abbastanza sterile; anche per il guidatore medio. Impressioni per la verità emerse anche sull’ultimo numero di EVO che, pur riconoscendo la maggiore velocità della GT-R rispetto alla GT3, non ha esitato a definire la Porsche sensorialmente più stimolante.
Dov’è il problema della Super Nissan quindi? Non c’è. Se l’utente si accontenta di prendere l’auto più veloce dal punto A al punto B, è difficile che possa trovare di meglio sul mercato. Specie alla luce del prezzo. Ma se il fortunato acquirente desidera un auto dal carattere più sanguigno, la GT-R non è probabilmente fra le scelte consigliate da Dan Neil: facendo un confronto con una Porsche GT2 ad esempio emerge che su quest’ultima “si ha sempre l’impressione di lottare per la salvezza della propria anima”. L’adrenalina scatenata dalla sensazione di pericolo rende l’esperienza di guida estremamente coinvolgente e gratificante secondo il giornalista del Los Angeles Times , magaria anche a discapito dei freddi numeri.
In pista sulla GT-R invece, si ha la sensazione che l’ultimo elemento a correggere una situazione o ad essere determinante sul controllo dell’auto non sia il pilota , magari con un sano controsterzo, bensì la vettura e il suo sistema di trazione integrale dall’ “alto” IQ. L’errore fatale su una Ferrari diventa, sulla GT-R, semplicemente un parametro calcolabile e correggibile dall’auto stessa, vera e propria, fautrice della dinamica di guida; e, conseguentemente, anche del divertimento. Chissà che con la V-spec la situazione possa migliorare?
Via | SeattleTimes.com (Grazie a ” UF” per la segnalazione)