Toyota: previsioni sulle vendite al ribasso, ma il sorpasso su GM è fuori pericolo
I giapponesi di Toyota si vedono costretti a correggere al ribasso le stime sulle vendite di auto private entro il 2008: per la seconda volta, i calcoli si sono dimostrati ottimistici.Il 2008 si chiuderà con un consuntivo finale di 9.500.000 veicoli venduti, 350.000 meno del previsto, ma il segnale più preoccupante arriva dall’America, dove Tokyo
I giapponesi di Toyota si vedono costretti a correggere al ribasso le stime sulle vendite di auto private entro il 2008: per la seconda volta, i calcoli si sono dimostrati ottimistici.
Il 2008 si chiuderà con un consuntivo finale di 9.500.000 veicoli venduti, 350.000 meno del previsto, ma il segnale più preoccupante arriva dall’America, dove Tokyo non riuscirà a fare meglio di un -7% rispetto al 2007.
Niente a che vedere con i semi-disastri di Chrysler, Ford e GM, che sul mercato interno soffrono un’offerta assolutamente inadeguata, ma è pur sempre un risultato pesantemente negativo, soprattutto se messo a confronto con quanto pronosticato solo un mese fa, quando i vertici parlavano di consuntivi in linea con l’anno precedente.
Nonostante le acque non del tutto calme in cui naviga il colosso del Sol Levante, il vantaggio su GM a fine anno dovrebbe essere ancora quantificabile in “centinaia di migliaia di unità” secondo Automotive News, date anche le ben più gravi difficoltà di Detroit cui accennavamo più sopra.
Ma dove si sposterà la battaglia tra le grandi case generaliste impegnate in America? La crisi dei SUV è arrivata in concomitanza con il botto dei prezzi del greggio e tutti si orientano verso modelli meno assetati e più razionali. Anche qui però, Toyota sarebbe in leggero vantaggio, dal momento che, come da noi anticipato, avrebbe già avviato la riconversione (in corsa) di uno stabilimento in Mississippi, che invece di produrre l’Highlander costruirà la prossima Prius.
GM dal canto suo attende il lancio della Chevrolet Cruze come primo passo verso un ripensamento globale dell’offerta in USA. Ma al di là di tutto, si sa, quello che più conta sono i consuntivi finali, la monetizzazione degli sforzi fatti. E i 12,8 miliardi di dollari che Toyota, con tanto di occhi a mandorla contratti in un radioso sorriso, riuscirà a incassare nell’anno fiscale in corso, sono solo un pallido ricordo per Detroit, che da anni certe cifre se le può solo sognare.