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McLaren 12C: la nostra prova su strada

625 cavalli, 600 Nm, 0-100 in 3.1 secondi, la McLaren 12C è una vera sportiva da tutti i giorni, anche a cielo aperto. Scoprite perché nella nostra prova su strada.


McLaren 12C è la prima vettura di grande produzione realizzata dal costruttore inglese. Il suo design votato all’aerodinamica nasconde una tecnica di altissimo livello, con soluzione riprese dalla Formula 1 e delle prestazioni da vera auto da corsa. Abbiamo avuto occasione di provarla in strada, dove abbiamo apprezzato le sue doti di guida, la sua potenza, le sue performance, ed anche la sua comodità.

Ci presenta la piccola belva Jean Louis Baldanza, Sales Manager South Europe di McLaren. Una sportiva, ci dice Baldanza, ma comoda e confortevole: un’auto da tutti i giorni. Dobbiamo essere sinceri: non gli abbiamo creduto. Frase ad effetto… classico tentativo di convincimento della bontà di una vettura… E invece no: ci siamo sbagliati, e di parecchio, a non fidarci.

Dobbiamo fare pubblica ammenda, perchè solo guidandola ci siamo accorti di come la vettura sia una delle supercar più comode che abbiamo mai provato, e di quanto sia davvero utilizzabile come auto da tutti i giorni, ovviamente per chi può permettersela. Il listino prezzi della nuova McLaren 12C, o la sua variante a tetto scoperto McLaren 12C Spider, parte da 212.200 euro per la coupé e da 235.600 euro per la Spider.

La McLaren 12c, che ha perso per strada la denominazione MP4, ha due facce distinte che si fondono nella stessa vettura: da un lato la sportività fornita dall’otto cilindri sovralimentato da 630 cavalli e dall’altro la quiete e la comodità garantite da questa supercar nelle modalità di guida normali. Un’automobile davvero affascinante, con un pedigree storico fatto di successi nelle più importanti competizioni mondiali, un marchio nato dalla Formula 1 e che da essa ha tratto tutta l’esperienza necessaria per costruire delle vetture stradali che si piazzano ai vertici delle loro categorie, sia per quanto riguarda le performance, sia per l’eleganza e la cura di ogni dettaglio.

La nostra prova su strada della McLaren 12C e McLaren 12C Spider
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Su Strada: sportiva con classe

La nostra prova su strada della McLaren 12C e McLaren 12C Spider

Aprendo le scenografiche portiere della McLaren 12C si ha accesso ad un mondo nuovo, ad un abitacolo minimalista, classico delle auto da corsa, che però non disdegna finiture curate e particolari di altissimo livello. L’ingresso all’interno dell’abitacolo, solitamente punto dolente di moltissime supercar, è relativamente agile: la parte bassa della portiera integra anche le minigonne e non è presente così quella classica rientranza che rende difficile salire e scendere dall’auto. Certo il sedile è posizionato molto in basso, ma quando si prende una posizione di guida, rispunta il sorriso: è praticamente perfetta, una delle migliori del mercato, con angoli marcatamente sportivi che tuttavia non rendono l’esperienza di guida stancante o scomoda.

Il volante è ben regolabile ed è anch’esso estremamente ben studiato: una volta preso in mano sugli appositi supporti in pelle traforata non si vorrebbe più lasciarlo tant’è comodo e bello da impugnare. Posizionata la chiave a transponder nella comoda tasca cucita all’interno del sedile, è la volta di premere il tasto start, momento celestiale per qualsiasi supercar. In un attimo la McLaren 12C si accende, senza vibrazioni o rumori eccessivi: è pronta per partire

Schiacciato il pulsante D del cambio posizionato sul tunnel centrale e rilasciato il freno, la McLaren 12C si dimostra, con nostro totale stupore, molto fluida, leggera e agile. Nelle modalità di guida normali non abbiamo mai avvertito uno strattone a basse velocità, mai delle imprecisioni del cambio, mai un’accelerazione troppo brusca senza volerlo. Fluida, regolare e facilmente controllabile, la McLaren 12C è anche in grado di donare al guidatore sensazioni adrenaliniche, di guida pura, quella vera delle auto sportive.

Posizionando i selettori Handling e Powertrain delle modalità di guida sulle modalità Sport, o addirittura Track, si può assaporare una sportiva vera, di altissimo livello, che crea un rapporto unico con il suo guidatore, comunicandogli tutto ciò che deve sapere grazie a delle sensazioni pure, senza filtri. Il feeling di guida è ottimo ed immediato, appena si inizia a spingere, si interpreta immediatamente ogni singola reazione della vettura, ogni minima perdita di aderenza, che, a dir la verità, è difficile da ottenere su strada visto quanto è piantata sull’asfalto.

La rapidità di accelerazione è quasi imbarazzante: non ci si accorge di quanto questa vettura vada veloce fino a quando non si guarda sul tachimetro. Le accelerazioni sono infatti brutali ed al contempo molto progressive, merito della coppia ben spalmata sull’arco dei giri del motore, il che consente di guidare l’auto in totale tranquillità e di arrivare a velocità elevate in un attimo, nel pieno comfort, oppure di schiacciare a fondo l’acceleratore e balzare in avanti con una velocità consona ad una vera vettura da corsa. La trazione è davvero impressionante, farle perdere aderenza non è facile vista l’ottima gestione dell’elettronica e della trasmissione, abbinata al grande grip fornito dalle gomme Pirelli con sezione di 305 millimetri.

Durante la guida si può apprezzare la rigidità del telaio MonoCell, che non torce minimamente, neanche sulla McLaren 12C Spider, lasciando tutto il lavoro di smorzamento ai telaietti in alluminio ed al sistema sospensivo che, avendo un sistema pneumatico di controllo del rollio, risulta estremamente piacevole in ogni situazione. La totale assenza di barre antirollio ha infatti portato alla realizzazione di un sistema che fornisce un minimo rollio durante la guida rilassata, massimizzando il comfort, e diventa estremamente piatto, rigido e reattivo nella guida veloce, così da enfatizzare ulteriormente la bontà di questa vettura.

Lo sterzo è un altro capolavoro di ingegneria: preciso, diretto, leggero, agile, insomma, perfetto per una supercar. Tutte le caratteristiche migliori di sportività, comfort e fruibilità sono fuse nello sterzo della vettura che appare facilmente gestibile in città dove ci si districa con una certa facilità per essere su una supercar, ma anche estremamente preciso e reattivo nella guida veloce. L’escursione non è infatti troppo accentuata e si possono eseguire manovre con pochissimi movimenti delle mani: proprio come su un’auto da corsa. Durante la guida veloce non è quasi mai necessario staccare una mano dalla comoda impugnatura, solo nei tornanti più stretti bisogna dare fondo alla corsa del volante.

Composta, precisa ed estremamente comunicativa, la McLaren 12C è una vettura che non tradisce mai, che ti avvisa sempre di quello che sta per accadere, permettendo facili controlli e recuperi veloci in ogni situazione, a patto di rispettarla e di guidarla come si deve, ovvero, come un’auto da corsa portata su strada.

La nostra prova su strada della McLaren 12C e McLaren 12C Spider
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La nostra prova su strada della McLaren 12C e McLaren 12C Spider
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Comfort e interni: lusso sportivo

La nostra prova su strada della McLaren 12C e McLaren 12C Spider

Ribadiamo il concetto iniziale: la McLaren 12C è un’auto comoda, una supercar fuori dal coro, che abbina l’estrema sportività del marchio, con la fruibilità quotidiana. Questa è infatti una delle caratteristiche principali di questa vettura, che permette di fare lunghi viaggi senza stancarsi, con un comfort elevato ed una posizione di guida comoda ma sportiva, che non affatica minimamente il guidatore. Tutto ciò è ottenuto grazie ad un’attenta progettazione, al poliedrico telaio in carbonio MonoCell e ad una gestione elettronica praticamente perfetta.

Minimale, come dev’essere un’auto da corsa, l’abitacolo della McLaren 12C appare abbastanza spoglio alla prima occhiata. Salendoci ci si accorge però che è presente tutto: un impianto di infotainment evoluto con tutto il necessario per regolare le impostazioni dell’auto, un volante ed i tasti del cambio. Sulla plancia mancano però i comandi del climatizzatore, che McLaren ha pensato di integrare nelle portiere, così da dare massima libertà di utilizzo al guidatore ed al passeggero.

Il volante presenta una costruzione in carbonio con particolari impugnature in pelle che risultano molto piacevoli da tenere in mano ed al contempo consentono una buona presa. Questo particolare è un vero pezzo d’arte, con un design fluido e moderno, ma anche semplice ed elegante. Dietro di esso un quadro strumenti molto particolare: quello che conta di più sono i giri del motore, come fa intendere il grande contagiri al centro. La velocità è indicata da un piccolo display digitale integrato nel contagiri, con a lato due schermi LCD che riportano varie informazioni della vettura, come la marcia inserita, le temperature di acqua ed olio, il livello della benzina e le modalità di guida selezionate.

Durante la marcia l’isolamento acustico è di ottimo livello, nessun fruscio aerodinamico neanche ad alte velocità ed un livello di comfort davvero paragonabile a quello di una berlina premium. Anche le sospensioni risultano ottime nell’isolamento dalle sconnessioni stradali, assorbendo tutte le imperfezioni senza trasmettere al guidatore fastidiosi colpi. Per la fruibilità di tutti i giorni, è anche presente un bagagliaio di buoni dimensioni al di sotto del cofano anteriore: McLaren propone un corredo di valige dedicato alla vettura ed il vano è in grado di contenere anche oggetti abbastanza ingombranti, come ad esempio un trolley di medie dimensioni, oppure un paio di borsoni morbidi, consentendo così anche d viaggiare senza grossi problemi.

McLaren consente un’ampia personalizzazione dell’abitacolo, che risulta identico, fatta eccezione pe il comando del tetto retraibile, sulla McLaren 12C e sulla McLaren 12C Spider. Il cliente può selezionare svariati pellami, tra cui il nuovo rivestimento in pelle Semi-Aniline, mentre i pannelli del tetto della Spider possono essere rivestiti in tessuto Carbon Black oppure in Carbon Black Alcantara.

Semplici si, m anche funzionali e lussuosi, gli interni della McLaren 12C presentano un impianto audio sviluppato dall’inglese Meridian ed ottimizzato per l’abitacolo della sportiva di Woking. Per la McLaren 12C Spider è stato sviluppato appositamente il sistema AVC, Automatic Volume Control, che, in accoppiata con l’ATC, l’Automatic Tone Control, è in grado di calibrare la resa sonora di ogni singolo diffusore a seconda della rumorosità esterna, sia con tetto chiuso, sia in configurazione aperta. Fondamentale anche l’ottimo impianto di climatizzazione, ricalibrato per reimpostarsi automaticamente quando il tetto è abbassato: in questo caso il flusso d’aria sul parabrezza è ridotto e viene spostato sulle prese d’aria nella parte bassa dell’abitacolo. Anche la velocità delle ventole che gestiscono il flusso d’aria è comandata a seconda della situazione, così da mantenere perfettamente la temperatura desiderata. Questo sistema si regola automaticamente anche quando, a tetto chiuso, il guidatore decide di abbassare il vetro posteriore per sentire maggiormente la sonorità dell’otto cilindri.

La nostra prova su strada della McLaren 12C e McLaren 12C Spider
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La tecnica

La nostra prova su strada della McLaren 12C e McLaren 12C Spider

La McLaren 12C e la McLaren 12C Spider sono entrambe basate sullo stessa vasca MonoCell in carbonio, del peso di soli 75 kg, che garantisce delle doti estreme di rigidità, il che ha consentito di realizzare il resto del telaio partendo da questa ottima base, così da poter rendere a piacimento la vettura molto rigida oppure confortevole. Proprio il carbonio è una delle parti più importanti della storia di McLaren: il costruttore inglese fu infatti il primo ad introdurre una monoscocca in carbonio nel Campionato Mondiale di Formula 1 nel 1981. Questo materiale fu protagonista anche della realizzazione della prima vettura stradale con telaio e scocca in fibra di carbonio, l’iconica McLaren F1 del 1992. Questo materiale ha delle caratteristiche perfette per le automobili sportive: leggero ed estremamente rigido e resistente, consente di creare una base solida per la vettura, lasciando poi il lavoro di sostegno di ruote e propulsore a dei telaietti in alluminio estruso, ancorati tramite alcune viti alla scocca MonoCell.

Su una vera sportiva è fondamentale anche il motore che, al giorno d’oggi, non può solo essere performante, ma deve anche rispettare rigide normative che spesso penalizzano il piacere di guida. McLaren ha sviluppato per la McLaren 12C, partendo da zero, un motore V8 biturbo da 3.8 litri che in configurazione stradale pesa solo 199 chilogrammi. Questa unità, che prende il nome di M838T, è prodotto da Ricardo su specifiche McLaren ed è in grado di erogare fino a 625 cavalli a 7.500 giri al minuto e 600 Nm continui tra i 3.000 ed i 7.000 giri al minuto. Fabbricato in Gran Bretagna, questo propulsore è caratterizzato da una lubrificazione a carter secco, con albero motore piatto, il che ha consentito di posizionarlo davvero molto in basso all’interno del vano motore, con un conseguente miglioramento della dinamica di guida e delle performance.

L’elettronica evoluta di questo propulsore permette di donargli dei caratteri completamente diversi a seconda della modalità di guida. Quando si vuole viaggiare con tranquillità, il V8 è in grado di percorrere 100 chilometri con soli 11.7 litri di carburante, ma quando si vuole correre lo 0-100 è bruciato in 3.1 secondi, e la velocità massima è di 329 chilometri all’ora. Si parla infatti di 459 cavalli per tonnellata, ovvero 0,45 kg per cavallo: un vero mostro che è in grado, grazie al sofisticato sistema di trasmissione e di trazione, di scattare fino a 200 chilometri orari in 9 secondi netti ed al contempo di essere utilizzato tutti i giorni.

Proprio per questa polivalenza d’uso i tecnici McLaren hanno sviluppato alcuni particolari, come l’ISG, acronimo di Intake Sound Generator, un sistema che controlla il rumore di aspirazione del motore all’interno dell’abitacolo, variando il suono su diversi livelli a seconda della situazione. Basandosi sulla modalità del selettore Powertrain, nel setup Normal, lo scarico appare più silenzioso e meno invadente, ma passando alle modalità Sport e Track, nell’abitacolo arriva un coinvolgente suono che enfatizza ancora di più la sportività della McLaren 12C. Il guidatore può anche modificare il livello di sonorità di scarico per ogni modalità, controllandolo dal sistema di infotainment, così da poter viaggiare in totale tranquillità, oppure correre in circuito scatenando la voce del V8, che può essere ulteriormente enfatizzata da un sistema di scarico sportivo opzionale presente a listino.

Un motore d’altissimo livello sarebbe però inutile se non accoppiato ad una trasmissione altrettanto buona: per questo McLaren ha deciso di installare sulla McLaren 12C un cambio automatico doppia frizione a sette rapporti SSG prodotto in Italia da Graziano su specifiche inglesi. La risposta agli input è rapidissima, in tutte le tre modalità Normal, Sport e Track, con cambiate immediate e scalate rapidissime. Il cambio è a bagno d’olio, il che consente di utilizzare senza problemi il launch control senza rischiare di rovinare le parti interne della trasmissione.

Anche l’assetto risulta particolarmente curato, permettendo un’elevata agilità di guida, una sportività ai massimi livelli ed una reattività ottimale, senza però disdegnare il comfort di guida e la maneggevolezza. Tutto ciò è stato ottenuto con l’adozione del sistema ProActive Chassis Control con sospensioni basate su doppi bracci trasversali con molle elicoidali: un sistema direttamente derivato dalla Formula 1. Gli ammortizzatori adattivi sono interconnessi idraulicamente e sono collegati a degli accumulatori che contengono un particolare gas pressurizzato, così da poter fornire risposte rapide e precise a seconda delle condizioni del manto stradale ed a seconda dell’impostazione di guida selezionata. Sulla McLaren 12C è infatti disponibile anche un selettore appositamente dedicato alla gestione dell’assetto, con le modalità Normal, Sport e Track, che consentono di personalizzare a seconda dei propri gusti ed in base al percorso, la rigidità delle sospensioni. Grazie a questo complesso sistema idraulico, è stato possibile eliminare interamente le barre antirollio: con questi particolari fissi infatti la vettura rimane costantemente più rigida ma in McLaren l’idea di base era quella di creare un’auto rigidissima per la pista e morbida per la strada.

Il ProActive Chassis Control è così in grado di gestire anche il rollio della vettura, rendendola più confortevole o più piatta, secca e diretta, a seconda di come la si vuole guidare. Alcuni appositi sensori monitorano i movimenti della scocca, comandando il sistema ed aumentando o diminuendo a seconda della situazione il livello di ammortizzazione e di smorzamento, così da donare rigidezza o morbidezza nel momento corretto. La McLaren 12C offre inoltre il sistema Brake Steer che, riprendendo alcune soluzioni tecniche utilizzate in passato sulle Formula 1, permette una migliore percorrenza di curva, più precisa e veloce. Questa funzione permette di frenare la ruota posteriore interna alla curva, così da permettere un migliore ingresso ed una percorrenza più precisa, senza sottosterzo o effetti che sporcherebbero la guidabilità della vettura: viste le performance di questo sistema in Formula 1 è attualmente bandito.

Il Brake Steer funziona in maniera similare ad un differenziale con sistema Torque Vectoring ma McLaren ha deciso di far gestire dall’elettronica e dall’impianto frenante questa funzione, risparmiando così fino a 20 chilogrammi rispetto ad un sistema meccanico. Il Brake Steer è integrato nell’ESC e permette una maggiore agilità in curva senza influire minimamente sulla sicurezza del mezzo durante l’uso stradale. Il sistema frenante che gestisce questa funzione propone di serie dischi in ferro ventilati e forati con campana in alluminio forgiato: pesano circa 8 chilogrammi in meno delle loro controparti in ghisa ma, per chi vuole il massimo, McLaren Propone i dischi CCM, Carbon Composite Matrix, che permettono di risparmiare altri 3.7 chilogrammi di peso.

Altrettanto fondamentale è l’aerodinamica della vettura: studiata in galleria del vento consente una deportanza elevata ad alte velocità, pur presentando un buon coefficiente di penetrazione, così da massimizzare l’efficienza. Una delle parti più importanti durante la guida veloce è l’Airbrake posteriore: l’alettone attivo è infatti in grado di posizionarsi su diversi livelli e di alzarsi in verticale per massimizzare il carico aerodinamico al posteriore durante le frenate. Questo sistema, oltre a rallentare la vettura per effetto dell’aria, è pensato principalmente per garantire la massima stabilità all’asse posteriore durante le frenate, permettendo così all’auto di non scomporsi neanche nelle staccate al limite.

A completare questo pacchetto tecnologico, gli pneumatici Pirelli PZero o Pirelli PZero Corsa, che garantiscono un’elevata aderenza e permettono alla McLaren 12C di scatenare tutte le sue performance in sicurezza. La McLaren 12C monta di serie cerchi da 19 pollici con gomme 235/35 all’anteriore e da 20 pollici con pneumatici da 305/30 al posteriore, il che garantisce al contempo delle ottime performance ed un’estetica coinvolgente. Sulle McLaren nulla è messo a caso ed ogni particolare è studiato per avere una funzione fondamentale nell’auto, con l’estetica che arriva in secondo piano, ma che comunque è davvero di altissimo livello.

La nostra prova su strada della McLaren 12C e McLaren 12C Spider
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