La piccola di BMW è finalmente ufficiale
Ormai la corsa alla piccola, possibilmente anche elettrica o ibrida, è diventato un must per tutti i costruttori alle prese con le sempre più stringenti normative Europee e Statunitensi sulle emissioni di CO2 a livello di gamma. Anche se sono mesi, quasi anni, che i bene informati sanno che nei sotterranei di Monaco ci sono
Ormai la corsa alla piccola, possibilmente anche elettrica o ibrida, è diventato un must per tutti i costruttori alle prese con le sempre più stringenti normative Europee e Statunitensi sulle emissioni di CO2 a livello di gamma. Anche se sono mesi, quasi anni, che i bene informati sanno che nei sotterranei di Monaco ci sono già pronti diversi prototipi di questa piccola BMW per testare la combinazione elettrica o a combustione interna più efficiente, a livello ufficiale non era mai stato ammesso nulla in proposito e per quanto riguarda i vertici della Casa l’unico studio concreto di piccolina a propulsione elettrica rimaneva la concept E1 del 1991.
Ma il tempo delle voci di corridoio è definitivamente finito con una recente e inequivocabile dichiarazione di Norbert Reithofer al settimanale tedesco Die Zeit: “Sarà una macchina con un look completamente nuovo, con due motori disponibili. Uno dei due motori sarà a combustione interna, ma molto efficiente e un altro sarà puramente elettrico”.
Va comunque ricordato che la vena elettrica ed ecologista della Triade Teutonica (è di ieri l’articolo sulla nuova piccola Audi elettrica) ha avuto una generosa spinta a causa della normativa Californiana che dal 2012 obbligherà i costruttori ad avere almeno un veicolo in gamma che funzioni a cella combustibile o alimentato a batteria capace di percorrere almeno 200 miglia.
Quindi di questa piccola BMW sappiamo il quando (entro il 2012), sappiamo cosa la muoverà (elettrico e benzina), ma rimangono ancora misteriose la forma e il marchio e le due cose sono strettamente collegate. Fino a poco tempo fa si credeva che questa piccola BMW fosse una specie di Isetta del XXI secolo, quindi, tecnicamente, una Smart “alla Bavarese” che sicuramente si sarebbe chiamata come la sua antenata. Ma non è facile e economico far nascere e costruire una vettura con tali caratteristiche per la totale mancanza di condivisioni con il resto della gamma (e a Stoccarda ne sanno qualcosa…).
Il fatto che BMW non si sia accordata con Mercedes, ma con Fiat (che sta facendo qualcosa di simile con la prossima Topolino) e anche la piattaforma Up! della VW, su cui si baserà la futura piccola Audi, sia passata dal motore posteriore della Concept a quello anteriore del futuro modello di serie, fornisce una serie di indizi che portano a un auto sensibilmente diversa dai primi rendering basati sull’Isetta e più simile alla neonata Toyota IQ (magari con qualche reminescenza della piccola E1 che praticamente già ne anticipava i contenuti tecnici con 20 anni di anticipo).
Quindi una piccola a motore e a trazione anteriore, da posizionare nel segmento A sotto la Mini, che per ovvi motivi di marketing non potrà avere l’elica BiancoBlu sul cofano. Considerato che difficilmente verrà usato il Marchio MG che ha una connotazione più adeguata a un’auto sportiva che una piccola elettrica o, ancora più impossibile, che venga riesumato il brand Glas, è quasi sicuro che verrà creato ex novo un Quarto Marchio ecologista in aggiunta ai tre già presenti nel Gruppo BMW.
Via | Autocar.co.uk