Visita virtuale al Museo BMW. Terza parte
Si conclude con questo post la nostra visita vituale del nuovo museo BMW di Monaco. Dopo unaprima parte generica e di una secondadedicata alla storia del museo e della casa. In questa ultima puntata, correlata della foto della struttura e delle auto esposte, ci affidiamo alle parole di BMW per immaginarci una vera e proprio
Si conclude con questo post la nostra visita vituale del nuovo museo BMW di Monaco. Dopo unaprima parte generica e di una secondadedicata alla storia del museo e della casa. In questa ultima puntata, correlata della foto della struttura e delle auto esposte, ci affidiamo alle parole di BMW per immaginarci una vera e proprio visita guidata.
A Monaco, nel museo BMW con la sua architettura e il suo allestimento il visitatore può vivere un’esperienza museale del tutto particolare. L’immagine del Museo BMW offre un’atmosfera luminosa e aperta. Dei materiali pregiati e un linguaggio formale puro sono gli elementi fondamentali della nuova architettura, i quali sviluppano eleganza, un’estetica sempre attuale, sobrietà, forza e maturità. Una visita delle 25 aree espositive dura circa due ore e si suddivide in 7 blocchi tematici che presentano 125 oggetti esposti. Grazie alle mostre temporanee, i visitatori possono approfondire le loro conoscenze del marchio BMW.
Un percorso centrale guida il visitatore attraverso il tempo e lo spazio, offre la possibilità di creare delle sceneggiature che abbracciano più sale e indica la strada verso le mostre. Grazie alla configurazione verticale delle singole aree, il percorso accompagna gli ospiti varie volte alle singole Case tematiche. Gli ambienti delle Case, situati a livelli differenti, illuminano le varie sfaccettature di un tema. Se il visitatore segue il percorso ideale, egli torna sempre al blocco del tema centrale. Al visitatore viene presentato un aspetto nuovo in ogni ambiente nuovo in cui entra. Il percorso va inteso come una proposta. Ovvia-mente, i visitatori possono comporre la loro visita secondo le preferenze personali e scegliere solo singole aree espositive. Il Museo BMW non presenta la storia come cronologia conclusa ma elabora i singoli temi sotto forma di linee di sviluppo che iniziano nel passato, descrivono il presente e ispirano il futuro. Dato che vengono illustrati i processi di sviluppo e di trasformazione anche lo sguardo nel futuro è parte della contemplazione.
La visita del Museo si estende per circa un chilometro ed inizia nell’edificio a tetto piano in cui si trovano le esposizioni permanenti. Il percorso termina al piano superiore della famosa «tazza» del Museo che accoglie le mostre temporanee dedicate a temi vari. Le due entrate portano anche allo shop del Museo e al Café M1 e allo sportello dove i visitatori possono acquistare i loro biglietti. Già in questa zona del foyer, dunque prima che inizi la vera esperienza museale, i visitatori ottengono una prima impressione dell’allestimento inno-vativo e moderno dell’esposizione nel Museo BMW. Qui il visitatore raggiunge la facciata alta quasi 13 metri della «Piazza BMW», rivestita di pannelli di vetro satinato. Dietro questi pannelli è montata una tecnica LED composta da oltre 1,7 milioni di diodi elettroluminescenti che la immergono in una luce molto chiara. Sulla superficie della facciata di 706 m2 vengono proiettate immagini e sequenze di film che creano un nesso con il tipico «Piacere di guidare» di BMW e le quali fungono da sommario gigante dei contenuti del Museo. Qui nasce anche un sistema di rampe che si sviluppa dinamicamente verso l’alto, unendo i vari corpi della mostra. Delle facciate moderne, dei percorsi collegati tra di loro e delle viste affascinanti creano un’atmosfera di città. Il visitatore comprende che il Museo BMW vuole essere compreso come un «edificio dedicato alla mobilità» urbana, composto dagli elementi della vita automobilistica: strade, piazze, ponti e case.
La passeggiata attraverso il Museo inizia con uno sguardo nel futuro. Se il visitatore segue il percorso proposto, nella prima zona espositiva egli entra nell’ambiente «Ispirazione». Idee in evoluzione della Casa del design. Questo ambiente sorprende gli ospiti del Museo perché traduce in un linguaggio scultoreo i valori del marchio BMW e si concentra esclusivamente sui messaggi essenziali. L’asse visivo verticale collega i tre ambienti di questa Casa tematica e illustra il processo che porta dal concetto astratto alla sua concretizzazione. Passando dall’«Ispirazione» attraverso il processo di lavoro nell’ambiente «Atelier. Il design nel dialogo» fino alle straordinarie icone stilistiche di BMW nella «Camera del tesoro». L’eredità come ispirazione il visitatore si avvicina attraverso una serie di esperienze sensoriali al «Segreto» del design BMW.
Il secondo ambiente «I primi passi. Gli inizi.» fa parte della «Casa dell’azienda». Il visitatore apprende la storia degli inizi dell’azienda nella produzione di motori aerei nel 1917, della costruzione della prima motocicletta nel 1923 fino all’acquisto di una fabbrica di autovetture ad Eisenach nel 1928 che marca l’entrata di BMW nella costruzione di automobili. Nel ambiente «Aspetti. Il pensiero e l’azione» ai quali l’ospite giunge nel corso della sua visita, vengono presentate delle informazioni sulla cultura aziendale di BMW e sugli aspetti che la caratterizzano. Qui l’attenzione si concentra sulle persone che hanno fatto del marchio quello che rappresenta oggi.
La Casa della motocicletta racconta lo sviluppo della costruzione di moto-ciclette in BMW. La storia inizia con la produzione di motori per diversi fabbricanti. Nel 1923 BMW costruisce la prima motocicletta, la R32. Già questo modello era equipaggiato con un motore boxer e un albero cardanico, due elementi che caratterizzano ancora oggi il marchio. Inoltre, BMW sviluppa in questo periodo anche altri concetti di motori e di trasmissione. La BMW Motorrad ha sviluppato numerose innovazioni fino alla produzione di serie, come ad esempio le prime testate dei cilindri in lega leggera o la forcella telescopica ammortizzata idraulicamente. Le innovazioni presentate nei vari modelli vengono sottolineate da una grafica particolare, così che i visitatori riconoscono immediatamente le innovazioni prodotte da BMW nella costruzione di motociclette.
Il sistema a rampe accompagna il visitatore nell’ambiente «Costruzione leggera. Meno è meglio» che si trova nella «Casa della tecnica». Questo ambiente illustra come BMW affronta con successo nella produzione automobilistica e motociclistica a livello di progettazione, di tecnologia e di utilizzo di materiali leggeri il problema dell’aumento del peso, risultante dalle crescenti esigenze dei clienti. La costruzione leggera è un principio ancorato già nel 1917 nella progettazione di BMW e ha promosso anche i grandi successi nello sport automobilistico e motociclistico.
L’ambiente «Aerodinamica. Formati dal vento.» è situato a un livello particolare della Casa tematica «Tecnica» e mette in scena un ambiente ispirato a un canale del vento. Una resistenza aerodinamica e una portanza possibilmente basse, abbinate a un raffreddamento sufficiente del motore e dei vari compo-nenti, sono le caratteristiche che distinguono un’aerodinamica efficiente. Questo ambiente illustra al visitatore l’importanza di uno scambio di informa-zioni tra ingegneri di aerodinamica e designer nel processo di sviluppo di autovetture.
L’ultimo ambiente della Casa tematica «Tecnica» è «Motori. Il nome è un impegno». La costruzione di motori è la core-competence di BMW. Le innova-zioni e un’ampia gamma di categorie di potenza determinano la leadership su scala mondiale di BMW a livello tecnologico e prestazionale. Uno dei propulsori più importanti sin dalla costituzione dell’azienda è il motore a sei cilindri.
La «Casa delle corse» abbozza la storia di BMW nella competizione. Da quando produce delle autovetture, BMW si impegna anche nelle corse automobili-stiche. Questa Casa tematica illustra l’intera gamma delle possibilità tecniche, dalla vettura di serie quasi non modificata per la partecipazione a una gara fino alle automobili speciali da turismo o alle monoposto da Formula 1 realizzate con un altissimo impegno tecnico. Il mondo delle corse assume un ruolo di avanguardia e determina un intenso scambio tecnologico con la produzione di serie. Il primo ambiente «Tipologie di vincitori» descrive la storia dei successi conseguiti con l’automobile sportiva di serie BMW 328 che si conquistò in brevissimo tempo la laedership in Europa nella categoria dei 2000 cc. Già nel 1980 BMW fu la prima casa automobilistica ad utilizzare la telemetria nelle gare, al fine di potere analizzare meglio i dati della gestione motore e di promuoverne l’ottimizzazione. All’inizio degli anni Ottanti BMW entrò nella Formula 1 come fornitore di motori della Brabham. Già nel 1984 l’azienda conquistò con Nelson Piquet il titolo di Campione mondiale. Dopo il suo rientro nella Formula 1 nell’anno 2000 BMW ha raggiunto una delle prime posizioni nella categoria dei costruttori.
L’ambiente «Motociclette e corse. I successi su due e tre ruote.» illustra come al termine degli anni Trenta BMW si era posizionata, marcando una serie di record mondiali, come il marchio più sportivo d’Europa. La lunga tradizione agonistica in tutte le discipline documenta la dinamica del marchio motociclistico BMW.
L’ambiente «Automobili da turismo» rappresenta con i modelli 1800 TI e 200 TI le classiche vetture da turismo vicine alla produzione di serie le quali sono quasi identiche al prodotto destinato al cliente. Nella BMW 3.0 CSL è stato utilizzato per la prima volta nello sport un motore a quattro valvole per cilindro; inoltre, BMW ha collaudato il sistema di ABS prima di introdurlo nella produzione di serie. Anche nella BMW M3 e nella BMW M3 GTR le esperienze raccolte vengono sono state sfruttate nello sviluppo delle rispettive vetture di serie. Nella galleria è stato dedicato uno spazio speciale ai motori da corsa e ai motori degli aerei.
Con l’ambiente «La BMW Serie 7. Il lusso nella sua forma più dinamica» BMW dà prova della propria competenza nella categoria premium superiore. Già il primo precursore della BMW Serie 7, la BMW 335 del 1939, definì dei parametri di riferimento a livello di rotondità di funzionamento, di tecnica e di dinamica. Equipaggiata con un motore a sei cilindri da 90 CV la BMW 335 era la berlina più veloce della categoria di appartenenza. La prima Serie 7 venne presentata nel 1977. Con la BMW Serie 7 l’elettronica entrò nell’automobile.
L’ambiente «I modelli BMW M. M: la lettera più potente del mondo.» illustra come dal 1978 BMW ha creato, come prima casa automobilistica del mondo, una linea particolarmente sportiva basata sulla produzione di serie. I modelli BMW M rappresentano una sintesi di alte prestazioni, di affidabile tecnica da grande serie e di design personalizzato e vengono realizzati in esclusive piccole serie. Nel 1972 venne costituita la BMW Motorsport GmbH, la futura M GmbH, con lo scopo di costruire delle automobili da corsa. Nel 1978 è stata presentata la M1, una vettura con un motore centrale, il primo modello di serie BMW sviluppato da questo reparto speciale insieme a partner esterni.
L’ambiente successivo «La pubblicità. Lo specchio dei tempi.» si trova nella Casa del marchio dove viene presentata la comunicazione con il cliente BMW. Manifesti, annunci e film pubblicitari dagli inizi fino ai tempi moderni riflettono sia lo sviluppo del marchio che la grafica pubblicitaria e il linguaggio figurativo. Questa mostra presenta anche le trasformazioni della società e delle esigenze dei clienti. Qui si riconosce che il marchio BMW è marcato da continuità sia nell’immagine che nei messaggi. L’ambiente «Incontri. Eventi ed esperienze» documenta le esperienze personali dei clienti con le automobili BMW. A differenza dell’ambiente «Pubblicità», in questa sala viene presentata la comunicazione del cliente con il marchio. Ad esempio, la BMW Isetta e la BMW 2002 si distinguono dal grande numero di automobili di BMW per la loro particolare popolarità. I due modelli non sono divenuti solo dei modelli classici della storia automobilistica ma riflettono anche la sensazione di vita e lo zeitgeist di un’epoca. Un alto numero di materiale illustrativo privato documenta lo stretto rapporto tra la persona e le sue automobili BMW.
L’area espositiva «Visioni. I percorsi del futuro.» descrive il lavoro di BMW nel settore della sostenibilità e della riduzione del consumo di carburante e di aumento delle prestazioni e della dinamica. Al fine di assicurare la mobilità individuale anche in futuro, BMW promuove insieme a vari partner del mondo politico, economico e scientifico lo sviluppo di infrastrutture e di tecnologie che fanno dell’idrogeno il nuovo vettore energetico. L’ambiente illustra le misure progettate a breve e a lungo termine nell’ambito della strategia BMW EfficientDynamics. Queste si estendono da soluzioni intelligenti per l’intera gestione energetica fino all’ibridizzazione della propulsione e alla visione BMW CleanEnergy che vuole abolire completamente le emissioni di CO2 attraverso l’utilizzo dell’idrogeno.
Nel passaggio dalla zona dell’esposizione permanente nell’edificio a tetto piano del Museo alla «tazza» del Museo, il visitatore incontra le BMW Art Car. La BMW Art Car Collection è una collezione di fama mondiale di «opere d’arte su quattro ruote» e comprende nel frattempo 16 autovetture che sono state decorate dai seguenti artisti noti su scala internazionale: Alexander Calder, Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol, Ernst Fuchs, Robert Rauschenberg, Michael Jagamara Nelson, Ken Done, Matazo Kayama, César Manrique, A. R. Penck, Esther Mahlangu, Sandro Chia, David Hockney, Jenny Holzer e Olafur Eliasson. Un’automobile della collezione è sempre esposta nel Museo BMW mentre le altre vengono presentate in famosi musei e centri culturali di tutto il mondo.
In occasione dell’inaugurazione, la mostra temporanea nella «tazza» del Museo presenta le Concept Car di BMW. Nel piano superiore della «tazza» il visitatore può godersi una proiezione panoramica sulla parete interna della «tazza». Questo straordinario ambiente esente da pilastri con una parete lunga 120 metri e alta fino a 6 metri consente di realizzare un panorama di 360 gradi, offrendo così al visitatore un’attrazione del tutto particolare alla fine della sua visita.
La scala mobile del Museo porta il visitatore al foyer dove può acquistare un souvenir nello shop del Museo o rilassarsi nel Café M1 con una splendida vista sul BMW Welt e il Parco olimpico, ripassando nella mente le numerose impressioni raccolte durante la sua visita del Museo.
Via | BMWpress