Parigi 2008: tutte le immagini della Nissan Pixio
I giapponesi, ormai, dovrebbero conoscere i gusti commerciali degli acquirenti europei: prima la linea, l’aspetto stilistico, poi tutto il resto. Anche su un’utilitaria compatta. Anche su un modello con emissioni di CO2 limitate a soli 103 grammi al chilometro. Questa considerazione potrebbe essere capovolta se l’aggettivo “invitante”, usato con frequenza nella cartella stampa, avesse significato
I giapponesi, ormai, dovrebbero conoscere i gusti commerciali degli acquirenti europei: prima la linea, l’aspetto stilistico, poi tutto il resto. Anche su un’utilitaria compatta. Anche su un modello con emissioni di CO2 limitate a soli 103 grammi al chilometro. Questa considerazione potrebbe essere capovolta se l’aggettivo “invitante”, usato con frequenza nella cartella stampa, avesse significato oggettivo. Affiancato al termine “prezzo”, ovviamente: Nissan presenta la Pixio, vetturetta da città intelligente e pretenziosa.
Il sostantivo “vetturetta”, si badi, non è stato usato con accezione negativa, ma per sottolineare le sue principali qualità: 855 chili di peso, 3.56 metri di lunghezza, replicati dal passo di 2.36m. Non ci sentiamo di garantire per i quattro posti – i passeggeri posteriori saranno piuttosto sacrificati –, mentre il propulsore benzina tre cilindri da 1 litro (65 cavalli e 90 Nm di coppia) calamita le nostre lodi: il connubio cilindrata contenuta-massa ridotta è sempre la soluzione più adatta, confermata dai 4,3 litri per cento chilometri di consumo medio. Ora non resta che attendere il prezzo, preannunciato come accessibile. A dirla tutta, i manager di Yokoama potrebbero aver seguito la strada corretta: c’è crisi, l’occhio non vuole più la sua parte. Basta risparmiare.
