San Paolo 2008: Dacia Sandero e Logan F1 Team
Troppo semplice incolpare la crisi: la voglia di sportività – vera o presunta poco importa – non deve essere considerata come un fuscello dietro cui nascondersi. In Brasile, però, l’appeal di un’auto non è proporzionato ai cavalli erogati dal motore: basta qualche sticker ed anche una carriola diverrebbe appetibile. Mentalità differenti, culture opposte. Il mercato
Troppo semplice incolpare la crisi: la voglia di sportività – vera o presunta poco importa – non deve essere considerata come un fuscello dietro cui nascondersi. In Brasile, però, l’appeal di un’auto non è proporzionato ai cavalli erogati dal motore: basta qualche sticker ed anche una carriola diverrebbe appetibile. Mentalità differenti, culture opposte. Il mercato europeo, infatti, come accoglierebbe le versioni firmate F1 Team delle Dacia Sandero e Logan?
Probabilmente con un moto di repulsione: non tanto per l’aspetto finale – le grafiche sono piuttosto amorfe, ma il classico colore giallo pastello è pane e burro per le poco originali carrozzerie –, quanto piuttosto per il voler richiamare a tutti costi il “mascellone” (ed il talento, ovvio) di Fernando Alonso. Più opportuno creare una linea separata, un badge esclusivo per il marchio, senza al contempo infangare la reputazione delle sorelle europee.
Via | Autoblog.com