Gumball 3000: La corsa più pazza del mondo raccontata da uno dei protagonisti
Prendete un freeskier come Jon Olsson, protagonista a bordo di una Rebellion, e leggetevi il suo racconto personale di una delle corse più pazze del mondo
Una delle corse più incredibili, particolari e spettacolari che il mondo delle quattro ruote conosca. E’ la Gumball 3000, il rally non competitivo divenuto nel corso degli anni quasi un must tra appassionati, vip e personaggi “particolari”, con vetture di qualsiasi genere e tipologia pronte a percorrere 6700 km in soli 10 giorni. La particolarità risiede nell’affrontare, ogni anno, tratte diverse e percorsi panoramici assolutamente eterogenei e differenti tra di loro. Così, se lo scorso anno si è passati da New York a Los Angeles passando per Indianapolis, Kansas City, Las Vegas e Toronto, quest’anno è stato il Vecchio Continente ad ospitare questa “parata” giunta alla sua 15esima edizione, con la partenza da Copenaghen, un passaggio obbligato a Stoccolma, per poi arrivare a San Pietroburgo, Tallin, Riga, Vilnius, Varsavia, Cracovia, Vienna per poi passare anche per l’Italia con arrivo finale in quel di Montecarlo, proprio in corrispondenza del gran premio di Formula 1 di Monaco.
Abbiamo trovato, tra le numerose e “particolari” testimonianze, anche quella di uno sciatore professionista, anzi, di un “freeskier”, Jon Olsson, il cui obiettivo è quello di partecipare alle prossime Olimpiadi invernali 2014, ma che nel frattempo si è dilettato in questa corsa non competitiva a bordo di una Rebellion. Non c’è da stupirsi, considerando che, in questa edizione, ha effettuato qualche stage anche la Tumbler protagonista dell’ultima serie di film di Chritopher Nolan su Batman.
Ecco alcuni stralci dei suoi appunti di viaggio:
“Una lunga settimana finalmente conclusa! E’ davvero surreale aver visto tutti questi luoghi in cosi breve tempo. Ho avuto veramente una macchina incredibile! Voglio dire, a chi altro può capitare di costruire un’auto, non avere il tempo di provarla, ma comunque eseguire 6700 km di distanza senza troppi problemi?
Il giorno prima della partenza, abbiamo trovato un solo perfetto e addirittura 30 gradi di temperatura. Peccato per un problema iniziale con l’ESP che causava problemi, ma una volta spento, la macchina era perfetta.”
Jon Olsson ha poi mostrato una delle vetture più particolari, “the incinerator”, una supercar talmente particolare che l’unico modo per poterci salire a bordo, è quello di camminare sul cofano. Il giorno della partenza invece, il nostro protagonista si è trovato di fronte ad una giornata altamente piovosa, con addirittura 30-40 cm d’acqua ad allagare l’asfalto. Condizioni che l’avevano reso esausto nel tratto per Helsinborg. Il viaggio è cosi proseguito tra strani controlli delle polizie locali, con tanto di foto-ricordo, passaggi per il nostro Belpaese e l’arrivo con tanto di festeggiamenti in piscina durante il Gran Premio. Noi vi reindirizziamo al sito di Jon Olsson , dove potrete trovare altre foto di questa strana, particolarissima esperienza. Buona visione!