CarMagazine prova su strada la Tata Nano
Gli inglesi di Car hanno provato su strada un esemplare di pre-serie della Tata Nano, nella versione con specifiche per il mercato interno indiano. Le impressioni sono tutto sommato positive: la qualità delle plastiche è sufficiente, ma sopratutto l’abitabilità è tale da permettere effettivamente di accomodare anche persone alte sui sedili anteriori e posteriori.Questo ovviamente
Gli inglesi di Car hanno provato su strada un esemplare di pre-serie della Tata Nano, nella versione con specifiche per il mercato interno indiano. Le impressioni sono tutto sommato positive: la qualità delle plastiche è sufficiente, ma sopratutto l’abitabilità è tale da permettere effettivamente di accomodare anche persone alte sui sedili anteriori e posteriori.
Questo ovviamente riduce lo spazio per i bagagli, pari a circa 100 litri, che ha sopratutto un difetto: niente portellone apribile, l’unico modo di accedervi è ribaltare i sedili posteriori, cose che succedono se il prezzo deve fare concorrenza agli scooter ! Anche sul piano della sicurezza il lavoro da fare è ancora tanto, sopratutto perchè i progettisti indiani stanno valutando come introdurre la Nano sui mercati esteri: servosterzo, ABS, ESP, Airbag e motori più potenti saranno quanto meno necessari, ma ne potrebbe pesantemente risentire il prezzo.
A livello prestazionale, i rilevamenti degli inglesi sono stati effettuati su una Tata Nano dal peso di circa 600kg, equipaggiata con il motore bicilindrico 624cc 33Cv a 5500 giri: la velocità massima è di 105 km/h, ma l’accelerazione 0-100km/h avviene in “soli” 17 secondi, con il cambio manuale a 4 rapporti.
La Nano debutterà, dopo diversi ritardi, a Marzo 2009 sul mercato indiano, ad un prezzo pari a circa 1700 Sterline, 2100 € al cambio attuale. Continueremo a seguirne il destino, per capire quanto sia importante un modello del genere nel panorama automobilistico attuale: la crisi a cui sono andate incontro tutte le case potrebbe favorire enormemente la diffusione di veicoli come la Nano, anche se con standard sicurezza e dotazioni ben diverse.
Via | Carmagazine