Autoblog Top 10: le migliori foto della Mille Miglia
La Mille Miglia è per davvero la Corsa più bella del Mondo: ecco la nostra Top 10 con le dieci migliori immagini dell’edizione 2013.
Immortalare momenti ed opere d’arte spesso diventa vera e propria arte. Fotografare la Storia dell’auto durante la Mille Miglia non può che essere una vera opera artistica, mettendo in luce le migliori automobili del passato, le folle che accorrono in ogni città dove passa la gara di regolarità ed anche le automobili moderne che seguono la corsa lungo il suo percorso.
Passione, storia ed emozioni, la Mille Miglia è un evento che coinvolge migliaia di persone, appassionati e non, che si ritrovano per veder sfrecciare le glorie del passato ed ammirare anche le automobili moderne che seguono la corsa. Odore di benzina, rumori ormai impensabili per automobili dei giorni nostri, veri e propri personaggi che si sono sobbarcati viaggi lunghissimi, accorsi a Brescia da ogni parte del Globo per poter partecipare alla Mille Miglia.
In questa piccola selezione, vi proponiamo quelle che, secondo noi, sono le 10 fotografie che abbiamo scattato durante la Mille Miglia 2013, che descrivono maggiormente la kermesse italiana. Fotografie bellissime se prese singolarmente ma, mettendole nel contesto della Mille Miglia, diventano scatti in grado di raccontare vere e proprie storie, di comunicare la passione e di spiegare perché la Mille Miglia è davvero la Corsa più Bella del Mondo.
Abbiamo deciso di dare ad ogni immagine una piccola descrizione che caratterizza sia la fotografia, sia la Mille Miglia in generale. Ma ora iniziamo: in decima posizione c’è la…
10a La grinta: MG Magnette ZA 1955
Questa immagine mostra la grinta degli equipaggi che partecipano alla gara. Una corsa faticosa, impegnativa e davvero difficile, dove vincere è difficilissimo, ma l’importante è partecipare e crederci fino in fondo. L’equipaggio di questa MG Magnette ZA del 1955 rispecchia appieno la grinta e la passione tipiche della millemiglia: l’incoraggiamento del pubblico è fondamentale e regala infinite dosi di adrenalina lungo tutto il tracciato.
L’MG Magnette non è una delle vetture più rare in gara, ne furono prodotte quasi 70 mila tra il 1953, anno del suo lancio sul mercato ed il 1968, quando venne mandata in pensione. La MG Magnette ZA è la prima generazione della vettura, caratterizzata da uno stile ispirato alle berline italiane, era la prima MG ad essere basata su un telaio Monocoque e montava un motore da 1.5 litri capace di 60 cavalli, abbinato ad un cambio manuale a quattro marce.
9a Il pubblico: Wiesmann MF3
Il pubblico svolge un ruolo fondamentale alla Mille Miglia, creando un perfetto sfondo per la manifestazione, animando le piazze, incoraggiando i corridori ed esaltando chiunque segua la gara in macchina. Decine di migliaia di persone si assiepano ogni anno ai lati delle strade che percorrerà la Mille Miglia, con bandiere, striscioni, trombe da stadio. Il tifo, per quanto riguarda i canoni italiani, sembra infatti più consono ad una partita di calcio che a una gara automobilistica, con grandi e piccini che ammirano passare i bolidi del passato vivendo la corsa come spettatori.
Questa immagine mostra come i bambini siano partecipi della gara: al passaggio delle vetture battono il cinque agli equipaggi sia che essi si trovino su una vettura storica, sia su un’auto moderna, comei n questo caso con una Wiesmann MF3. La due posti secchi tedesca è nata come roadster e poi declinata nella versione coupé: i motori sono sempre stati di origine BMW ed in questo caso la sportiva montava il sei cilindri in linea da 3.2 litri della BMW M3 E46, in grado di sviluppare una potenza massima di 343 cavalli e 365 Nm di coppia.
8a La fatica: Austin Healey 100S 1955
La fatica è uno degli aspetti alla base della Mille Miglia. Già a percorrere tutta la strada su un’automobile moderna, i ritmi serratissimi e gli orari di gara, portano a stancarsi davvero rapidamente. Con le vetture d’epoca poi, senza comfort, climatizzatori o isolamenti acustici, correre per tutta la durata della Mille Miglia è un’impresa davvero sfiancante.
In questo caso un equipaggio a bordo di una Austin Healey 100S del 1955 mostra quanto sia difficile affrontare la lunga gara a bordo di vetture che, come questa, non hanno un tetto, costringendo guidatore e copilota ad inzupparsi d’acqua nel caso piovesse. Anche il vento viene trasmesso interamente agli occupanti, con tutto il rumore dei motori di un tempo.
La Austin Healey 100 è una roadster costruita in Inghilterra dal 1953 al 1956 in quasi 15 mila esemplari: caratterizzata da un propulsore da 2.7 litri, la Austin Healey 100S montava un cambio a tre rapporti che le consentiva di arrivare ad una velocità massima pari a 160 chilometri orari.
7a Lo Stile: Porsche 356 Speedster 1955
La Porsche 356 è una vettura che ha fatto la storia delle corse con stile. Con numerose vittorie, nelle sue varie versioni, alla 24 Ore di Le Mans, alla Targa Florio, alla Carrera Panamericana, alla 1000 km di Buenos Aires ed alla stessa Mille Miglia, la Porsche 356 si rivelava una perfetta ventura da gentlemen con un DNA da vera sportiva, capace di essere portata al limite grazie al suo telaio unibody ed al suo motore posteriore raffreddato ad aria.
Derivata direttamente dalla Volkswagen Beetle, sia per quanto riguarda il telaio, sia per la meccanica, la Porsche 356 è una delle vetture più amate della Cavallina di Stoccarda. Porsche produsse la Porsche 356 dal 1948 al 1965 con diverse motorizzazioni da 1.1 fino a 2.0 litri. Le potenze erano esigue, ma il peso ridotto della vettura le permetteva ottime prestazioni: basti pensare che tutti i modelli pesavano tra i 770 ed i 1.040 chilogrammi. La vettura raffigurata è una Porsche 356 Speedster 1.5 con motore DOHC da circa 100 cavalli.
6a La voglia di vincere: Porsche 550 A Spyder RS 1956
Tute ignifughe, guanti e caschi: la Mille Miglia non è solo una sfilata di auto d’epoca, ma una vera e propria gara che molti equipaggi affrontano per vincere, non soltanto per partecipare. Patrizio Bertelli e Carlo Cassina, pilota e copilota di questa Porsche 550 A Spyder 1.500 RS, ne sono l’esempio lampante: concentrazione ed un solo obbiettivo: partecipare per cercare di vincere.
La Porsche 550 RS è una vettura epica per la Mille Miglia: si racconta infatti che nel 1954 il pilota di Formula 1 tedesco Hans Hermann, la guidò passando sotto alle sbarre chiuse dei passaggi a livello, talmente era bassa l’auto, potendosi così avvantaggiare, con un comportamento molto pericoloso, sui propri avversari.
L’iconica vettura venne acquistata anche da James Dean e che gli costò la vita in un incidente nel 1955. Costruita dal 1953 al 1956, la Porsche 550 era una due posti con motore centrale perfetta per le corse, per via delle sue dimensioni e della sua leggerezza.
5° Le rarità: Hersham and Walton Alta B1 Place 1949
La Mille Miglia è un’occasione unica per vedere automobili uniche, veri pezzi da museo, che vengono gelosamente custodite e curate dai proprietari. Un esempio è questa Hersham and Walton Alta B1 Place del 1949, nome sconosciuto praticamente a chiunque, anche ai più grandi appassionati di automobili, ma che venne utilizzata all’inizio degli anni cinquanta nel campionato Mondiale da svariati piloti, tra cui anche Stirling Moss.
La HW Motors Alta B1 Place montava un motore da 2.0 litri, quattro cilindri in linea posizionato nel lungo cofano anteriore. Un cambio meccanico collegava il motore con l’asse posteriore.
4a I Paesaggi: Aston Martin MK II 1933
La Mille Miglia, oltre che la Corsa più bella del Mondo, è anche uno dei viaggi più belli che un appassionato di automobili posa intraprendere. Un viaggio per le campagne dell’Italia, per i luoghi più caratteristici del nostro paese, da Brescia a Roma per poi tornare indietro, con gli stranieri che ammirano affascinati la bellezza delle colline italiane, delle strade montuose e di tutte le particolarità della nostra penisola.
Questa immagine raffigura un’Aston Martin MK II del 1933, una imponente cabriolet inglese con motore a quattro cilindri capace di 70 cavalli ed in grado di portare l’elegantissima inglese fino a quasi 125 chilometri orari.
3° Il Motorsport: Mercedes 300 SL Le Mans Prototype 1952
Le macchine da corsa, su strada. La Mille Miglia è anche questo, con i bolidi che solcavano i circuiti di tutto il Mondo più di 60 anni fa che ora corrono su strada per affrontare gli oltre 1.600 chilometri del percorso Brescia-Roma-Brescia.
Un esempio è la Mercedes 300 SL Le Mans Prototype immortalata in questo scatto in bianco e nero. Sviluppata per vincere la 24 Ore di Le Mans, la Mercedes 300 SL Le Mans Prototype è una vettura estremamente particolare. Le sue soluzioni aerodinamiche hanno portato ad uno studio estremamente raffinato della carrozzeria, con l’adozione di un particolare alettone posteriore che, oltre a particolarizzare in maniera significativa la vettura, ne aumenta notevolmente la stabilità, per poter affrontare le curve ad una velocità maggiore.
Telaio tubolare in acciaio, motore anteriore e trazione posteriore, con un piccolo bagagliaio appositamente sviluppato per sistemare due ruote di scorta, così da essere sempre pronti in caso di foratura. Il motore era un sei cilindri da 3.0 litri in grado di sviluppare fino a 175 cavalli, una potenza notevole per gli anni cinquanta, soprattutto se rapportata all’esiguo peso della vettura, solo 1.090 chilogrammi.
La Cultura: Mercedes 300 SL
Passare dalle più importanti città Italiane è un’emozione, sia per gli stranieri, che non sono abituati alla storia ed alla cultura della nostra Penisola, sia per noi italiani, che viaggiando ripercorriamo le orme della nostra nazione. Così tra piazze, monumenti storici, ed automobili antiche, chi segue la Mille Miglia diventa protagonista di una vera e propria rivisitazione storica.
In questo caso una Mercedes 300 SL spiega le sue ali di gabbiano per arieggiare il caldo abitacolo: l’assenza dell’aria condizionata rende il lungo viaggio molto faticoso, ma è il giusto prezzo da pagare per ammirare una cornice di pubblico come quella della Mille Miglia ed i monumenti storici d’Italia, tutti in un solo weekend di gara.
1a La Mille Miglia: Alfa Romeo 2.000 Sportiva 1954
La Mille Miglia è una rivisitazione di una corsa di altri tempi con l’Amarcord che diventa un elemento fondamentale della corsa, con numerosi equipaggi che decidono di vestirsi con abiti degli anni cinquanta, così da fondersi meglio con la propria vettura. Non solo automobili quindi, ma anche cultura, storia e raffinatezza.
In questo caso una bellissima Alfa Romeo 2.000 Sportiva del 1954 percorre una curva su una strada lastricata tra edifici secolari: la storia riprende vita. Realizzata solo in due esemplari, l’Alfa Romeo 2000 Sportiva era un prototipo creato per valutarne la produzione di massa. Il peso era di soli 915 chilogrammi grazie al telaio in alluminio ed il motore era un 2.0 litri doppio carburatore Weber in grado di sviluppare fino a 138 cavalli. La velocità massima era di 220 chilometri orari, con un cambio a cinque marce. L’Alfa Romeo 2000 Sportiva non venne mai prodotta in serie in quanto venne preferito il più semplice progetto dell’Alfa Romeo Giulietta Sprint, uno dei grandi successi della casa di Arese.
Passione, cultura ed automobilismo: il migliore mix possibile per qualsiasi appassionato di auto, che però è in grado di coinvolgere davvero chiunque.
Mille Miglia 2013: tutte le immagini più belle
Elencare le migliori immagini della Mille Miglia in sole 10 pagine sarebbe stato davvero riduttivo. Per questo abbiamo deciso di proporvi anche tantissime altre foto della gara di regolarità per auto storiche più importante al Mondo. Gustatevi la nostra gallery, rivivendo i momenti della Mille Miglia 2013 ed assaporando l’automobilismo di altri tempi, la passione dei proprietari di queste vetture, ma anche quella di chi va a vedere la Mille Miglia ai cigli delle strade, e di chi la segue, con la propria macchina, storica o moderna che sia.