Azienda statunitense produce repliche di supercar. Lamborghini ne intima la chiusura
Un’azienda dell’Alabama realizza e vende kit carrozzeria, sviluppati per ricreare l’aspetto delle più celebri e blasonate supercar. Questa operazione non è tuttavia stata apprezzata da Lamborghini, che si è rivolta all’US District Court per ordinarne la chiusura. Il titolare però non desiste…
Fino a qualche anno fa Jackie Johnson non era un appassionato di automobili. Gli piacevano e lo incuriosivano, ma non avrebbe mai pensato di renderle una fonte di lavoro. Il suo punto di vista cambiò improvvisamente quando vide la Lamborghini Murcielago dello snowboarder professionista Shaun White. Se ne innamorò. Pensò di comprarla. “Nessuna automobile può valere quasi 500.000 dollari” rivelò in seguitò, a sogno svanito, dopo aver fondato la Carkitinc. Dietro questo nome si nasconde un’azienda specializzata nella creazione (ovviamente non autorizzata) di kit carrozzeria, realizzati in fibra di vetro ed ovviamente fedeli alle più blasonate supercar.
Il primo modello fu ovviamente la V12 del Toro, ma la società dell’Alabama fornisce pacchetti destinati a ricreare Bentley, Ferrari e numerosi modelli dal pedigree certificato. I pacchetti sono destinati a modestissime Dodge Neon, Pontiac Fiero e Toyota MR2, ma anche a Porsche Boxster. Il costo del kit ammonta a 4.000 dollari e necessita di 4-6 settimane per essere installato e rifinito. Jackie Johnson pensava di aver dato il via ad un business redditizio. Ora invece si trova nei guai, perché Lamborghini ha inviato un esposto all’U.S. District Court per tutelare la rispettabilità dei propri modelli. “Evidentemente hanno pensato che i lavori fossero validi – spiega Johnson, intervistato dal New York Daily Times –. La mia è una forma d’arte”. A giudicare da queste dichiarazioni non sembra intenzionato a cedere…