Ecco nei dettagli i nuovi incentivi alla rottamazione
Dopo l’ultimo Consiglio dei Ministri, sono trapelati i dettagli riguardanti i nuovi incentivi alla rottamazione. Sull’onda di quelli erogati negli ultimi due anni, si privilegerà l’acquisto di auto a basso impatto ambientale. Infatti, gli incentivi saranno validi per l’acquisto di auto elettriche, ibride e bi-fuel e benzina o diesel che rispettano le normative Euro 4
Dopo l’ultimo Consiglio dei Ministri, sono trapelati i dettagli riguardanti i nuovi incentivi alla rottamazione. Sull’onda di quelli erogati negli ultimi due anni, si privilegerà l’acquisto di auto a basso impatto ambientale. Infatti, gli incentivi saranno validi per l’acquisto di auto elettriche, ibride e bi-fuel e benzina o diesel che rispettano le normative Euro 4 ed Euro 5, con i limiti di emissione di CO2 fissati in 140 g/km per le auto benzina e in 130 g/km per quelle a gasolio.
Il contributo è di 1.500 euro, più l’esenzione del bollo per un anno. L’esenzione della tassa di possesso per tre anni è, invece, vincolata alla rottamazione di un’auto Euro 0. Oltre a queste ultime, potranno essere avviate alla rottamazione anche tutte le Euro 1 e le Euro 2 immatricolate fino al 31/12/1997. Un particolare curioso questo, perchè potranno essere rottamate quelle auto che furono acquistate usufruendo del primo incentivo alla rottamazione, varato dal primo governo Prodi nel 1996.
Il Decreto Legge sugli incentivi dovrebbe essere approvato entro 10 giorni dal Consiglio dei Ministri. Si tratta di una manovra per dare una mano all’economia, al settore auto ma anche all’ambiente, visto che sono quasi 8 milioni gli esemplari di auto Euro 0/1 ancora circolanti.
Gli addetti ai lavori non si ritengono comunque soddisfatti: 1.500 Euro sono un passo in avanti rispetto agli ultimi incentivi, ma inferiori ai 2.500 Euro concessi in Germania. Inoltre, si chiede al governo di estendere il bonus anche alle auto Euro 2 immatricolate fino al 31 dicembre 1999. Intanto il mercato è paralizzato, perchè i potenziali clienti aspettano gli sviluppi della vicenda.
Via | Repubblica (grazie ad “a1” per la segnalazione)