Grande Punto Natural Power: autonomia metano e prova di percorrenza
Eccoci alla prova della Grande Punto Natural Power a metano. Non si tratta di un modello appena uscito, lo sappiamo. La Fiat la presentò nell’Ottobre 2008, possiamo quindi considerala ormai come modello rodato. Quando ci è stata proposta allora la prova su strada della Grande Punto a metano abbiamo deciso di dare la nostra piccola
Eccoci alla prova della Grande Punto Natural Power a metano. Non si tratta di un modello appena uscito, lo sappiamo. La Fiat la presentò nell’Ottobre 2008, possiamo quindi considerala ormai come modello rodato. Quando ci è stata proposta allora la prova su strada della Grande Punto a metano abbiamo deciso di dare la nostra piccola risposta a quelle due domande che si fanno un po’ tutti. Quant’è l’autonomia? Si può fare un bel viaggio con un’auto a metano? Ci siamo allora imbarcati in un giro per mezza Italia da Milano a Roma passando sui colli bolognesi, allungando fino a Gaeta e Montecassino prima di rientrare nuovamente a Milano.
Sono andato a ritirare l’auto in prova durante un pioviosissimo pomeriggio milanese. Uno di quei temporali che hanno imperversato nel nord Italia per tutta la primavera e che sicuramente ricorderete anche voi. Ecco allora la Grande Punto per la prova: una bella 3 porte nera, 2000 km all’attivo. Tutto in ordine, con l’odore di nuovo ancora percepibile: accendo e via subito su una delle strade più trafficate di Milano.
Primo pensiero: la macchina è tutto fuorchè un fulmine. La sensazione di premere l’acceleratore senza che il mondo si muova mi fa provare un brivido lungo la schiena. Possibile sia così… lenta? Faccio allora mente locale: sono su una Grande Punto 1.4, i serbatoi di metano richiedono circa 150 kg in più rispetto alla versione benzina, piove a dirotto ed ho il condizionatore al massimo per sbrinare i finestrini, non mi chiamo Jeremy Clarkson e non provo le supercar. E’ decisamente il caso di ridimensionare le aspettative per quando riguarda le prestazioni.
Con la consapevolezza che l’accelerazione e la ripresa sono quelle che sono, proseguo nel traffico caotico. Incomincio allora a scoprire gli interni. Il livello di metano è segnalato direttamente sul quadro strumenti e non su spie “esterne” come nei modelli GPL. C’è comunque un pulsante per commutare l’alimentazione da metano a benzina. Il volante è quello già visto in altri modelli Fiat. Ergonomico, ricorda nella forma i modelli più sportivi, se fosse un po’ più “ciccioso” sarebbe ottimo.
Lo sguardo si sofferma sui pulsantini del volante. Questa Grande Punto è equipaggiata con il sistema Blu&Me e non riesco a trattenermi nel fare una piccola sosta per collegare il mio cellulare bluetooth. Operazione che si svolge in brevissimo tempo, anche senza aver letto il “sostanzioso” manuale di istruzioni. Bene, liberato dal giogo delle cuffiette sono pronto per chiamare i colleghi e sapere com’è la qualità dell’audio: tutto ok mi dicono.
Visto che le code proseguono e mi trovo bloccato sulla circonvallazione, posso allora tranquillamente giochicchiare con il clima bizona. Il temporale che continua ad imperversare mi consente di fare alcune considerazioni. La situazione a clima spento è tragica: il parabrezza si appanna in un battibaleno. C’è però da dire che in un altro battibaleno torna ad essere limpido grazie all’attivazione del clima, che spara aria condizionata alla giusta temperatura, con buona pace di quelli che affermano che sia necessaria aria gelida piuttosto di quelli che dicono serva aria caldissima.
Arrivo al primo rifornimento di metano. L’addetto arriva e con una tuta da sommozzatore fa il pieno. 5 euro tondi per riempire il serbatoio e iniziare il nostro calcolo su autonomia e consumo.
Dicevamo: si può fare un viaggio con la Grande Punto Natural Power? Prima cosa da mettere in conto: le valige. Una delle due bombole è ospitata all’interno del bagagliaio, che quindi è ridotto. Non siamo ai livelli della vecchia Punto a metano ma fate bene i vostri calcoli. Come potete vedere nelle foto c’è spazio per un trolley ed una piccola valigia. Piccolo consiglio: non seguite il nostro esempio e lasciate perdere le valigie rigide ed i trolley. Meglio le borse morbide che possono essere adattate allo spazio rimasto. Secondo consiglio. Come saprete meglio di noi, i distributori di metano non sono dappertutto. Se avete un navigatore satellitare, aggiornate i dati dai siti/forum specializzati: saranno sicuramente più accurati dei files originali. Se preferite le carte, segnate attentamente i distributori sul percorso perchè con il metano non è possibile andare all’ “avventura”.
Partenza per il viaggio vero e proprio: sosta per un nuovo pieno di metano nelle vicinanze del mitico casello di Melegnano. Questa volta abbiamo imbarcato 7,57 kg per 6,70 euro avendo percorso con il pieno precedente 125 km. In autostrada la Grande Punto si comporta bene. Velocità di crociera tra i 120 ed i 130 km/h, rigorosamente a codice: buona la silenziosità così come il comfort. Per chi non ha le ambizioni degli audiofili la radio in dotazione può andare bene. Il lettore cd legge gli MP3, ma c’è anche una porta Usb nascosta nel vano portaoggetti. Non è comodissima da raggiungere, ma se considerate la capienza delle ultime chiavette sul mercato, potreste anche non aver alcun bisogno di spostarla di frequente.
Isoradio ci avverte di un incidente con diversi chilometri di coda tra Bologna e Firenze. Cosa fare di meglio se non provare la Grande Punto a metano sui colli bolognesi? Usciamo a Bologna diretti al Passo della Raticosa, complice un distributore sulla strada segnalato dal navigatore. Prima sorpresa: la Grande Punto si comporta meglio sulle stradine di montagna che in città. Si sale bene, il motore sembra piuttosto pimpante e riusciamo a tenere le distanze con con alcune auto locali. Davvero un’altra auto rispetto a quella che avevamo guidato il giorno prima in città. Superato il passo, l’amara sorpresa che ci insegna un’altra lezione. Trovato il distributore, scopriamo che è chiuso causa… pausa pranzo. Ebbene si, esistono distributori di metano “piccoli” che si prendono le proprie meritate pause.
Rientriamo in autostrada a Barberino, dopo circa 260 km dal pieno il metano finisce e passiamo alla benzina. La differenza tra i due carburanti non influisce significativamente nella guida. Nella speranza di trovare presto un distributore, iniziamo a provare il cruise control, ovvero quello strumento che permette di tenere sempre la stessa velocità. Davvero comodo e rilassante per le gambe, è assolutamente necessario usarlo a traffico scarso. La voglia di rimanere incollati alla propria andatura potrebbe tentarvi di compiere manovre poco ortodosse.
Il rifornimento ad Arezzo ci permette di scambiare quattro chiacchiere con altri possessori di Grande Punto Natural Power. Tutti dicono di trovarsi egregiamente, ma sull’autonomia c’è qualcuno che forse bara. Un signore ci dice 250 km, una ragazza 280. Quello che invece ha l’aria di saperla lunga spara un 310… sarà vero?
Dopo la sosta, i dubbi. Pare che il nostro pieno non sia stato tanto “pieno”. Il livello è sui 3/4. Molto probabilmente il blocco sulla valvola del distributore è scattato prima del pieno effettivo. Dopo soli 190 km abbiamo bisogno di un’altra sosta. Diciamo la verità: la cosa è piuttosto scocciante in un viaggio come il nostro.
Arrivati a Roma ci infiliamo nello stesso tipo di traffico sperimentato a Milano. Questa volta, forse per un pizzico di esperienza in più, l’auto ci sembra meno pesante e un pelo più prestante. Rapido giro sulle strade della capitale e la decisione di andare un po’ più in là. La nuova meta è Gaeta.
Imbocchiamo la statale che porta a Latina, quando arrivati in prossimità di Terracina incrociamo un distributore non segnalato dal nostro navigatore. Non ci facciamo pregare due volte e sfruttiamo l’occasione. Questa volta il pieno di 3,5 euro: neanche con una Vespa 50 dei bei tempi andati avremmo speso meno.
La strada con la vista sul mare ci rapisce ma anzichè tornare indietro per lo stesso percorso decidiamo di puntare su Montecassino. Anche se la Grande Punto è prodotta a Melfi, passiamo vicini allo stabilimento Fiat di Cassino come gesto scaramantico prima di percorre lo splendido panorama che porta all’Abbazia.
Nel rientro a Roma non troviamo nessun altro distributore di metano se non sul Grande Raccordo Anulare. Stessa situazione nel proseguio del viaggio verso Firenze: pochi distributori, nessuno in autostrada. Il navigatore ne segnala però uno adiacente ad un casello. Usciamo dall’autostrada ma troviamo il distributore chiuso. Una brutta sorpresa che ci fa perdere tempo e pazienza. Senza più metano passiamo ancora all’alimentazione a benzina. Riproviamo l’avventura verso Firenze, dove usciamo per dirigerci verso il distributore di Scandicci. Questa volta riusciamo a fare rifornimento, ma tra uscita, sosta e rientro impieghiamo una ventina di minuti.
Anche sulla strada del ritorno abbiamo la sfortuna di imbatterci in un altro incidente. Decidiamo di ripetere la strada percorsa all’andata. Ormai siamo esperti guidatori di auto a metano, riusciamo a tenere buone andature. Anzi, incominciamo ad essere un po’ scocciati dai diesel che “fumano” parecchio ed oltretutto non ci danno strada. Fate largo ad uno dei veicoli meno inquinanti sul mercato! Questa volta troviamo aperto il distributore di metano di Montefreddi. E qui scopriamo da una targa commemorativa un po’ malconcia che in zona Alessandro Volta compiva i propri esperimenti sull’ “aria infiammabile”. Non si finisce mai di imparare.
Ossessionati dal rimanere senza gas ci fermiamo a Bologna per un pieno da ben 1,68 euro… Questa effettivamente potevamo risparmiarcela. Rientriamo in autostrada fermandoci poi al distributore di metano a Parma. Si tratta di una delle soste “obbligate” per chi percorre questo tratto con mezzi a gas naturale. Lo vediamo dal buon numero di veicoli in attesa del proprio turno. Non troviamo però nessun altro proprietario di Grande Punto con il quale scambiare informazioni: questa volta la fanno da padrone Panda Panda e Multipla Natual Power.
Rientriamo allora in Milano, tentando di rispondere alle domande che ci eravamo posti all’inizio. E’ possibile fare un viaggio con la Grande Punto Natural Power? La risposta è si, con qualche ma. L’abbinamento metano + benzina permette percorrenze decisamente lunghe, da questo punto di vista non c’è alcun problema. C’è però da chiedersi che senso abbia viaggiare a benzina, avendo caricato i famosi 150 kg in più per le bombole.
Se vi considerate i “duri e puri” del metano, mettete in conto tre cose. La prima, un navigatore con punti metano aggiornatissimi che però comunque non fornisce indicazioni su orari e chiusure. La seconda, tante soste. Proprio le classiche soste che spezzano il “ritmo” del viaggio, se va bene e trovate il distributore in autostrada. Soste che vi faranno buttare via tempo magari prezioso, se vi avventurare verso i distributori su strade locali. La terza, il bagagliaio. Come avete visto è ridotto: c’è da tenerne conto.
Se questi tre punti costituiscono per voi dettagli trascurabili, avrete in mano un’auto ecologica, che vi farà spendere pochissimo, e che non vi farà rinunciare a nulla in fatto di comfort rispetto al modello a benzina. Se poi non vi interessano i viaggi lunghi, avete un distributore in zona e pensate di utilizzarla per gli spostamenti di tutti i giorni… perchè no? Con gli incentivi statali potrebbe essere una buona occasione per lasciarsi alle spalle i blocchi del traffico o l’ecopass, e risparmiare sul carburante.
Per quanto riguarda autonomia e consumi, abbiamo riassunto tutti i nostri rifornimenti nella tabella che riportiamo qui sotto. Più avanti la scheda tecnica della Grande Punto Natural Power con i dati principali, e le immagini tecniche ufficiali.
Nell’ultima riga i km totali sono compresi dei tratti in cui è stata utilizzata l’alimentazione a benzina. Precisazione nata da una osservazione in un commento: per quanto riguarda i km percorsi, si riferiscono a quelli fatti con il metano da distributore a distributore. Questo non significa che tutto il gas imbarcato sia stato utilizzato totalmente. Es: Terracina pieno euro 3,52 (serbatoio non vuoto) 220 km percorsi fino al distributore successivo.
Località | Euro | Euro/Kg | Kg | Percorrenza km | Vel Media km/h |
Milano | 5 | 125 | |||
Landriano | 6,70 | 0,885 | 7,57 | 260 – serbatoio esaurito | – |
Arezzo | 9,87 | 0,923 | 10,69 | 190 | 88 |
Roma | 10,20 | 0,870 | 11,72 | 126 | 109 |
Terracina | 3,52 | 0,875 | 4,02 | 220 | 50 |
Roma GRA | 11,50 | 0,980 | 11,28 | 239 – serbatoio esaurito | 66 |
Scandicci | 12,70 | 0,875 | 14,5 | 61 | 115 |
Montefreddi | 3,93 | 0,898 | 4,38 | 54 | 60 |
Bologna | 1,68 | 0,890 | 1,89 | 96 | 53 |
Parma | 2,50 | 0,805 | 3,11 | – | 69 |
Totale prova (benzina + metano) | 1583 km | 79 km/h media |
Dopo la prova, qui sopra la slide con la scheda tecnica della Grande Punto Natural Power. Per chi fosse interessato ad avere il file relativo a questa auto a metano, lo stesso è disponibile sul sito Fiat.
Foto ufficiali della Grande Punto Natural Power Metano
Caratteristiche Grande Punto Natural Power:
Lunghezza (cm) : 403
Larghezza (cm) : 169
Altezza (cm) : 149
Passo (cm) : 251
Bagagliaio (dm3) 200/275 min 955/1030 max
Serbatoio (litri) : 45
Posti: 4/5
Porte: 3/5
Crash Test (Stelle EuroNCAP):
vettura: 5
bambini: 3
Motore: 1.4 8v 77 cavalli
Livello ecologico: CEE FASE 4 ‘E5 ready’
Rapporto di compressione: 11,1
Capacità serbatoio: 45 l benzina, 13 kg (84l) metano
Freni anteriori: d257x22 autoventilanti
Freni posteriori: T228
Cambio 5M
Coppia max: benzina 115 metano 104