BMW Z8: i primi dieci anni della “Bond Car” del 2000
Oggi, ultimo giorno del Salone di Francoforte del 2009, parliamo della BMW Z8, vettura protagonista dell’edizione 1999, quella conclusiva del secolo scorso. La Z8 era una roadster di una bellezza mozzafiato, ispirata nelle linee alla antenata BMW 507 del 1955. Il design di questa vettura è stato curato da Chris Bangle che ha rielaborato lo
Oggi, ultimo giorno del Salone di Francoforte del 2009, parliamo della BMW Z8, vettura protagonista dell’edizione 1999, quella conclusiva del secolo scorso. La Z8 era una roadster di una bellezza mozzafiato, ispirata nelle linee alla antenata BMW 507 del 1955. Il design di questa vettura è stato curato da Chris Bangle che ha rielaborato lo stile della Z07 del ’97, concept car che portava la firma di Henrik Fisker, colui che qualche anno più tardi ha realizzato la Karma per Fisker Automotive, cioè se stesso.
Fisker e Bangle hanno concepito un’auto “istant classic”, una sorta di auto storica sin dalla nascita. Sotto le affascinanti linee della carrozzeria, si celava la meccanica della BMW M5, il top della tecnologia che la Casa bavarese offriva alla fine del millennio. Con la versione Motorsport della Serie 5 E39, la Z8 condivideva il propulsore 5.0 V8 da 400 CV di potenza e 500 Nm di coppia abbinato ad un cambio meccanico a 6 marce, mentre differiva dalla progenitrice solo per il telaio realizzato in alluminio.
L’utilizzo della lega leggera si rifletteva nella mole, inferiore ai 1600 kg, con ripartizione dei pesi al 51% sull’avantreno e al 49% sul retrotreno. Il peso piuttosto contenuto della Z8 influiva anche sulle prestazioni: velocità massima autolimitata a 250 km/h, da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi, 8 minuti e 15 secondi per effettuare un giro completo al Nurburgring, quando il tempo fatto registrare attorno all’Inferno Verde non era motivo di querelle tra le Case automobilistiche.
La commercializzazione della Z8 iniziò nei primi mesi del 2000. In Italia, la vettura costava 240 milioni di vecchie Lire e si poneva al top della gamma BMW. Lo stesso anno del debutto fu utilizzata come “Bond Car” nella pellicola “Il mondo non basta”. In una scena del film di 007, un esemplare di BMW Z8 utilizzato per le riprese venne distrutto per esigenze di copione.
L’uscita di scena per questo modello risale al 2004, dopo 5.703 esemplari prodotti nell’impianto americano di Spartanburg. Nel totale sono comprese anche le 555 Z8 prodotte come Alpina Roadster da metà 2003 a tutto il 2005. Questa vettura era mossa dal 4.8 V8 da 381 CV e 520 Nm, abbinato ad un cambio sequenziale Steptronic a 5 rapporti realizzato da ZF. L’Alpina Roadster era più veloce – 260 km/h – ma meno prestante in accelerazione, in quanto copriva gli 0-100 in 5,3 secondi, anche a causa del peso maggiore rispetto alla BMW Z8.
