Infiniti: i primi 20 anni del premium brand di Nissan
L’8 novembre 1989 cominciava l’avventura commerciale di Infiniti, il premium brand creato da Nissan per invadere il mercato USA in un segmento dominato fino a quel momento da Cadillac, Lincoln, Mercedes e BMW. Nel perseguimento di questa ‘mission’, Nissan intraprese la stessa strada già affrontata da Honda con Acura e da Toyota con Lexus. Il
L’8 novembre 1989 cominciava l’avventura commerciale di Infiniti, il premium brand creato da Nissan per invadere il mercato USA in un segmento dominato fino a quel momento da Cadillac, Lincoln, Mercedes e BMW. Nel perseguimento di questa ‘mission’, Nissan intraprese la stessa strada già affrontata da Honda con Acura e da Toyota con Lexus. Il primo modello Infiniti che debuttò sul palcoscenico americano fu la Q45, una berlina di grandi dimensioni che si poneva in diretta concorrenza con le varie BMW Serie 7, Mercedes Serie S e, soprattutto, Lexus LS.
Si trattava di una vettura lunga 509 cm che derivava dalla Nissan President venduta in Giappone. La Q45 era mossa dal motore 4.5 V8 da 280 CV ed era caratterizzata dal sistema a 4 ruote sterzanti. Per quanto riguarda le vendite, i primi tempi di Infiniti sul mercato USA non furono proprio brillanti. Infatti, la qualità delle vetture non era all’altezza delle dirette rivali, in particolar modo nella rifinitura degli interni. Inoltre, le prime campagne pubblicitarie si rivelarono sbagliate, perché negli spot televisivi non comparivano le auto dell’allora neonata Casa giapponese.
Nel 1990, la gamma di Infiniti si allargò con l’ingresso della M30, una coupé derivata dalla Nissan Leopard ed equipaggiata con il propulsore 3.0 V6 da 165 CV. Lo stesso anno, debuttò anche la G20, una berlina a quattro porte che rappresentò il modello entry-level del premium brand di Nissan. La Infiniti G20 aveva una linea familiare, in quanto derivava dalla Primera, vettura che la Casa nipponica ha commercializzato anche in Europa con un certo successo. Sotto il cofano della G20 si trovava il compatto 2.0 16V da 140 CV. Nel ’91, invece, la M30 Coupé fu affiancata dalla variante Convertible.
Nonostante l’ingresso della versione cabriolet, le vendite della Infiniti M30 rimasero modeste. Così, la vettura abbandonò il mercato nel 1992. Per non lasciare vuoti nel segmento delle auto a 3 litri di cilindrata, la Casa nipponica introdusse la J30, una gemella della Nissan Leopard berlina, mossa dal 3.0 V6 da 211 CV derivato dallo stesso propulsore della 300ZX. Nel ’95, fu la volta della I30, equipaggiata con il motore 3.0 V6 con potenza ridotta a 193 CV. Quest’auto derivava dalla Nissan Maxima, venduta anche nel Vecchio Continente – con scarsissimo successo – come Maxima QX. In seguito, la potenza del motore della I30 fu innalzata a 230 CV.
Il 1996 fu un anno ricco di novità per Infiniti. La G20 abbandonò le scene, dopo esser stata oggetto di un restyling di metà carriera nel ’93. Inoltre, la Q45 lasciò il passo alla seconda generazione, questa volta derivata dalla Nissan Cima. La cilindrata dell’ammiraglia Infiniti fu ridotta a 4.1 e la potenza a 269 CV. Ma la novità più importante fu rappresentata dall’ingresso della QX4, primo SUV del premium brand di Nissan. Anche questa vettura aveva una linea già vista dal pubblico europeo, perché derivava dalla Nissan Pathfinder, ovvero dalla Terrano II Station Wagon. Sotto il cofano della QX4 fu alloggiato un onesto 3.3 V6 da 170 CV che, in occasione del restyling di metà carriera della vettura, fu sostituito dal potente 3.5 V6 da 241 CV.
Nel ’97 la J30 fu tolta dal mercato, mentre l’anno successivo arrivò la seconda generazione della G20, sempre derivata dalla Nissan Primera ed equipaggiata con il motore a quattro cilindri 2.0 16V con potenza incrementata a 145 CV. Nel 1999, invece, la I30 fu sostituita dalla I35, anch’essa derivata dalla nuova generazione della Nissan Maxima. Per quanto riguarda il propulsore, la I35 era mossa dal 3.5 V6 da 256 CV, tra l’altro destinato ad essere implementato, negli anni successivi, sotto il cofano di molti modelli Infiniti, in vari step di potenza.
Il nuovo millennio si apre con l’arrivo, nel 2001, della terza generazione per la Infiniti Q45. Sempre derivata dalla Nissan Cima, il motore torna ad essere un 4.5 V8, ma con 340 CV di potenza. Il 2002, si rivela un altro anno ricco di novità per il brand nipponico. La G20 esce di scena lasciando lo spazio alla sportiva G35. Si tratta di una vettura derivata dalla Nissan Skyline, realizzata per la prima volta anche con carrozzeria Coupé ed equipaggiata con lo stesso propulsore 3.5 V6 della Nissan 350Z, disponibile in tre differenti livelli di potenza: 260, 280 e 300 CV. Inoltre, la gamma Infiniti si allarga con l’ingresso della M45, una berlina derivata dalla Nissan Gloria che si pone nella gamma tra la G35 e la Q45. Con quest’ultima, la vettura condivide anche la meccanica. Sempre nel 2002, debutta la SUV di lusso FX. Si tratta del primo modello esclusivamente Infiniti, in quanto non deriva da nessuna SUV di produzione Nissan. La gamma della Infiniti FX è composta dalle versioni FX35 e FX45, rispettivamente equipaggiate con i motori 3.5 V6 da 280 CV e 4.5 V8 da 320 CV.
Nel 2003, la Infiniti QX4 viene sostituita dalla QX56, una SUV di grandi dimensioni derivata dalla Nissan Armada. Questa vettura è ancora in produzione ed è venduta con un motore 5.6 V8 da 315 CV. Nel 2004, esce di scena la I35, mentre la Q45 viene sottoposta al restyling di metà carriera. Invece, nel 2005, la M45 lascia il campo alla Infiniti M derivata dalla Nissan Fuga, disponibile nelle versioni M35 e M45, le cui sigle si riferiscono, rispettivamente, ai propulsori 3.5 V6 da 305 CV e 4.5 V8 da 326 CV. La Q45, dopo 17 anni di onorata carriera, abbandona il palcoscenico nel 2006 senza essere sostituita. Nel 2007, debutta la EX35, prima crossover Infiniti, spinta anch’essa dal 3.5 V6 da 300 CV. Questa vettura ha un’omologa gemella Nissan denominata Skyline Crossover.
Al Salone di Ginevra del 2008, Carlos Ghosn, grande capo di Renault-Nissan, annuncia la nascita della filiale europea Infiniti Europe, con sede a Rolle, in Svizzera. E’ il primo passo verso la commercializzazione del premium brand di Nissan nel Vecchio Continente. Un’operazione che si concretizza l’8 novembre 2008, esattemente 19 anni dopo il debutto di Infiniti sul mercato statunitense. Lo stesso giorno partono le vendite anche in Italia, di cui si occuperà il network di concessionarie messo in piedi dall’imprenditore Tony Fassina, ex pilota di rally.
Nel nostro Paese, la gamma Infiniti è composta dai seguenti modelli: la G37, vettura che a livello mondiale ha sostituito la G35 Coupé nel 2007 e la G35 berlina nell’anno successivo, mentre dal 2009 è disponibile anche nell’inedita variante Cabrio; la EX37, versione europea della EX35 e la FX, giunta alla seconda generazione e offerta nelle versioni FX37 e FX50. All’ultimo Salone di Tokyo è stata presentata la nuova generazione della Infiniti M, sempre derivata dalla Nissan Fuga, di cui è prevista anche la variante ibrida. Inoltre, è attesa la versione di serie della Essence Concept, nonché il ritorno dei modelli QX4 e Q45. Invece, sul mercato europeo dovrebbero debuttare, a breve, le versioni equipaggiate con motore diesel.