Ssangyong accusa Saic di averle sottratto il progetto di un sistema ibrido
Ssangyong ha accusato Saic di averle sottratto il progetto relativo ad una piattaforma ibrida, sviluppata a partire dal 2000 con la collaborazione della tedesca FEV. L’edizione odierna del quotidiano Korea Times ci aiuta a chiarire la vicenda.Ad inizio decennio, Ssangyong avviò il suddetto programma per lo sviluppo dell’ibrido. Questo piano, tuttavia, si rivelò più costoso
Ssangyong ha accusato Saic di averle sottratto il progetto relativo ad una piattaforma ibrida, sviluppata a partire dal 2000 con la collaborazione della tedesca FEV. L’edizione odierna del quotidiano Korea Times ci aiuta a chiarire la vicenda.
Ad inizio decennio, Ssangyong avviò il suddetto programma per lo sviluppo dell’ibrido. Questo piano, tuttavia, si rivelò più costoso del previsto, tanto da spingere il Governo coreano a fornire un sostegno economico. Trascorrono cinque anni e, nel 2005, Ssangyong è vittima di una crisi societaria, risolta da Saic con l’acquisto della maggioranza (51%) del pacchetto azionario.
I tecnici cinesi hanno così potuto sfruttare la posizione dominante per costringere i colleghi a fornire tutti i dettagli del sistema HCU (Hybrid Control Unit). Secondo l’accusa, questo travaso sarebbe stato irregolare – vengono altresì accusati gli ingegneri colpevoli della “spifferata” –, perché non regolamentato dal Governo.
Gli ispettori hanno avviato le indagini nel 2007, smascherando subito il tentativo di difesa farlocca tentato dal costruttore coreano: Sangoyong negò infatti di aver comunicato informazioni sensibili. Caduto il primo “castello”, Ssangyong – il prossimo 11 dicembre si terrà un incontro con funzionari del Governo per scongiurare il rischio bancarotta – venne così incolpata per la loquacità dei propri stipendiati, mentre Saic accusata di aver organizzato la scalata solo per rubare il progetto.
to. La Corte coreana deve ancora esprimersi.
Via | Autoblog.com