Fiat Doblò: storia di un fedele partner per famiglie e imprese
Solo pochi giorni fa sono state diramate le prime immagini ufficiali della nuova Fiat Doblò. Si tratta della seconda generazione della multispazio italiana che ha esordito per la prima volta nel novembre del 2000, esattamente nove anni fa. La Doblò fu sviluppata per sostituire il Fiorino, nato nel 1977 su base 127 e poi derivato
Solo pochi giorni fa sono state diramate le prime immagini ufficiali della nuova Fiat Doblò. Si tratta della seconda generazione della multispazio italiana che ha esordito per la prima volta nel novembre del 2000, esattamente nove anni fa. La Doblò fu sviluppata per sostituire il Fiorino, nato nel 1977 su base 127 e poi derivato anche dalla Uno CS brasiliana di fine anni ’80, nonché disponibile nella versione per trasporto passeggeri denominata Panorama. Destinata a competere con il trio francese rappresentato da Citroen Berlingo, Peugeot Ranch e Renault Kangoo, la Doblò nacque come autovettura e non come vero e proprio veicolo commerciale leggero. L’assemblaggio fu affidato ai turchi di Tofas, già partner di Fiat ai tempi della 131 destinata al mercato interno.
Al momento del lancio, la Fiat Doblò era disponibile solo con i motori 1.2 da 65 CV a benzina e 1.9 DS da 63 CV a gasolio, abbinati esclusivamente all’allestimento SX. Entrambe le motorizzazioni offrivano basse prestazioni – 140 km/h di velocità massima e 20 secondi per passare da 0 a 100 – e consumi discreti che si aggiravano attorno ai 13/14 km al litro. Ma la vettura spiccava per la versatilità, visto che era destinata a famiglie e imprese. In 416 cm di lunghezza, 171 cm di larghezza, 180 cm di altezza e 257 cm di passo c’era tanto spazio per 5 persone nell’abitacolo, a cui si accedeva anche attraverso le 2 porte laterali scorrevoli, non previste su certe versioni della diretta concorrenza.
Il bagagliaio sorprendeva per i 750 litri in configurazione standard che diventavano 3000 abbatendo il divanetto posteriore. Invece, la dotazione di serie comprendeva airbag per il guidatore, chiusura centralizzata, servosterzo e vetri elettrici anteriori. Il listino prezzi partiva da 23.700.000 lire della 1.2, cioé 12.250 euro, mentre la versione diesel costava esattamente 3 milioni in più, quindi 13.800 euro. Sul mercato, la Doblò fu accolta subito calorosamente. Merito anche dell’azzeccata campagna pubblicitaria, con la squadra giamaicana di bob protagonista dello spot televisivo.
Nel 2001, si aggiunse la versione commerciale denominata Doblò Cargo da 3 metri cubi di carico, mentre la gamma della Doblò si allargò con il più prestante e parsimonioso 1.9 JTD da 101 CV e l’allestimento ELX, con climatizzatore e fendinebbia di serie. L’anno dopo, arrivò anche il potente 1.6 16V da 103 CV e l’allestimento speciale Malibù, studiato per il tempo libero e caratterizzato da una ricca dotazione di serie che comprendeva doppio airbag, ABS, autoradio, cerchi in lega, climatizzatore, fendinebbia e vernice metallizzata. Sempre nel 2002, al Motor Show di Bologna, fu esposta la concept car Sandstorm, vale a dire una Doblò 4×4 con ruote da rally del deserto. Nel 2003, invece, debuttò la nuova gamma con gli allestimenti Actual, Active e Dynamic che sostituirono i precedenti SX ed ELX. Inoltre, tutte le versioni erano provviste di doppio airbag e arrivò anche la bipower a metano, equipaggiata con il motore 1.6 16V.
Nel 2004, la gamma della Doblò subì numerosi aggiornamenti: il 1.3 MultiJet da 69 CV sostituì l’obsoleto 1.9 DS, mentre la potenza del 1.9 JTD fu incrementata a 105 CV; la versione bipower fu trasformata in Natural Power e l’equipaggiamento di serie fu arricchito con ABS e fendinebbia per tutte le versioni; infine, debuttò anche la versione Family a sette posti con 530 litri di bagagliaio. Inoltre, la Fiat Doblò fu sottoposta per la prima volta al crash test EuroNCAP, in cui ottenne tre stelle. All’edizione 2004 del Motor Show di Bologna, invece, fu presentata la show car Doblò Giamaica. Nel corso del 2005, la gamma delle motorizzazioni benzina fu ridotta alla sola versione a metano e fu introdotta la serie speciale denominata Carioca.
A fine 2005, la Doblò fu sottoposta al restyling di metà carriera. La vettura crebbe nelle dimensioni: 425 cm di lunghezza, 172 cm di larghezza, 182 cm di altezza e 258 cm di passo. Esternamente, la Doblò subì modifiche estetiche più contenute al posteriore e più consistenti al frontale, con paraurti e altri componenti ora in tinta con la carrozzeria. Gli aggiornamenti riguardarono anche la gamma delle motorizzazioni, con l’ingresso del 1.4 benzina da 77 CV e i MultiJet 1.3 da 85 CV e 1.9 da 105 e 120 CV. Inoltre, la rinnovata multispazio era disponibile negli allestimenti standard Actual, Active e Dynamic, nella versione a metano Natural Power nonché in quella Family a sette posti.
Nel 2006, l’unica novità fu rappresentata dall’inedita versione Maxi del Doblò Cargo, lungo 463 cm e con 4 metri cubi di carico, garantiti dal passo incrementato a 296 cm. L’anno dopo ritornò l’allestimento top di gamma Malibù, mentre l’anno scorso la Doblò è stata nuovamente sottoposta al Test EuroNCAP, dove ha totalizzato ancora una volta solo tre stelle. Con l’arrivo di Fiat Fiorino e Qubo nel 2008, la Fiat Doblò ha cominciato ad accusare il peso degli anni. Attualmente, la multispazio del Lingotto è disponibile unicamente nelle versioni standard a 5 posti, in quanto gli allestimenti Family e Malibù non sono più previsti. Nel corso degli anni, la Doblò si è arricchita anche delle varianti Combi ed elettrica, quest’ultima allestita da Micro-Vett. Inoltre, la vettura è assemblata non solo a Bursa, ma anche in Brasile, Russia e Vietnam.
Oltre ad essere apprezzata sul mercato del nuovo, la Fiat Doblò è ricercata anche nell’usato, per le sue doti di robustezza e versatilità. Per un esemplare del 2000/2001 sono richiesti all’incirca 1600-1700 euro. Invece, una Doblò 1.3 MultiJet varia dai 4.100 euro del 2003 ai 5.500 euro del 2005, mentre per una versione identica restyling si va dai 7.700 euro con 4 anni di età agli 11.500 euro di un esemplare del primo semestre 2009.
Nel corso di questi 9 anni, la Doblò è stata venduta in quasi 1 milione di esemplari, un traguardo che verrà presto superato dalla nuova generazione, attesa sul mercato per metà gennaio 2010. Ora la Doblò rappresenta un modello a sé stante nella gamma Fiat e, molto probabilmente, quando la Multipla uscirà a breve di produzione farà da paracadute in attesa della crossover sviluppata con Chrysler che debutterà nel 2013. Grazie all’accordo siglato da Fiat con la Casa di Auburn Hills, il Doblò sarà commercializzato anche negli USA, con il neonato brand Ram a partire dal 2012.