Sciopero benzinai 16-19 luglio 2013: stop sospeso, distributori già riaperti
L’intervento della Commissione di Garanzia ha soddisfatto i gestori: è di nuovo possibile fare il pieno di benzina su autostrade, tangenziali e raccordi
Lo sciopero dei benzinai, iniziato la sera del 16 luglio e previsto fino a domani mattina alle 6, è stato interrotto: i gestori hanno riaperto gli impianti su autostrade, tangenziali e raccordi dalle 6 di questa mattina, dopo l’intervento della Commissione di Garanzia sullo sciopero. La commissione ha incontrato nella tarda serata di ieri le compagnie petrolifere ed i concessionari autostradali, praticamente imponendo la riapertura dei negoziati con i gestori.
Così, le sigle di categoria (Faib, Fegica e Anisa) hanno deciso di sospendere la protesta, grazie ad “un’iniziativa assolutamente inedita e coraggiosa – si legge nel comunicato congiunto – che intendiamo valorizzare nel modo più inequivocabile e tangibile“. Ovviamente, non cambiano le richieste dei gestori: “Gli impegni dichiarati siano questa volta convertiti immediatamente in fatti concreti sia sul piano economico che su quello contrattuale, a cominciare dal subitaneo ritiro delle lettere di disdetta dei contratti inviate in questi giorni dalla compagnie ai gestori“.
Le sigle hanno chiesto alla Commissione di Garanzia un incontro la prossima settimana, con tutte le parti in causa coinvolte, e certamente non hanno ancora sotterrato l’ascia di guerra. Questa è solo una tregua temporanea perché, nel caso non vengano accolte le richieste, i gestori sono “pronti ad inasprire, fin dalle prossime settimane estive, i termini di una vertenza vitale“. Nel frattempo, gli automobilisti potranno vivere una giornata più tranquilla, senza l’ansia di dover trovare un distributore aperto per fare rifornimento.
I termini dello sciopero: stop dalle 22
Gli ultimi tentativi di trovare un accordo sono andati a vuoto, nella tarda serata di ieri, così lo sciopero dei benzinai è confermato ed inizierà questa sera alle ore 22. Non sarà possibile effettuare il rifornimento di carburante su autostrade, tangenziali e raccordi e questo stop si concluderà venerdì 19 luglio alle ore 6 del mattino. Dunque, attenzione soprattutto per gli automobilisti, motociclisti e camionisti che devono mettersi in marcia per viaggi più lunghi.
Non ci saranno problemi, invece, nei distributori in città o sulle strade statali: saranno aperti regolarmente e sarà possibile effettuare tranquillamente il rifornimento. Dopo l’incontro di venerdì con il sottosegretario Claudio De Vincenti, le sigle dei gestori (Faib, Fegica ed Anisa) si attendevano risposte importanti, invece “il Governo è rimasto indifferente alle violazioni delle leggi e degli accordi costituzionali – si legge nel comunicato congiunto – Il Ministero dello Sviluppo rinuncia alla mediazione e si affida a petrolieri e concessionari per impedire ai gestori di scioperare“.
E potrebbe essere solamente un primo sciopero, di una serie di battaglie da parte delle sigle di categoria. Per questo motivo, la Commissione di Garanzia Sciopero ha convocato le compagnie petrolifere ed il concessionario Autostrade per l’Italia. L’incontro è previsto per mercoledì 17 e l’obiettivo è quello di riprendere i colloqui con i gestori, in modo da poter scongiurare futuri nuovi stop dei benzinai.
Zanonato: “Petrolieri evitino rincari estivi”
E’ estate e come tutti gli anni siamo tutti già rassegnati ai notevoli ed abituali aumenti del costo dei carburanti. Questa volta però il neo ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ha richiamato i petrolieri all’ordine chiedendo di evitare ulteriori rincari.
Come si legge su SoldiBlog, uno studio di Quotidiano Energia ha mostrato aumenti di prezzi del carburante già avvenuti dal fine settimana. Una notizia che si aggiunge a quella del mancato accordo per scongiurare lo sciopero dei benzinai in autostrada previsto e, ad oggi, confermato dalle 22 del 16 luglio fino alle 6 del 19 luglio. Il ministro Zanonato ha parlato nel corso dell’inaugurazione di un cantiere Terna. Ecco un estratto del suo discorso come riportato da Repubblica.it:
Ho già predisposto un richiamo ai petrolieri in cui chiedo di tener conto della situazione particolare del nostro Paese […] Lo stiamo preparando affinché non ci siano aumenti nella stagione in cui c’è maggior consumo […] Il rincaro della benzina è prevalentemente dovuto ad un rincaro del greggio e ad un aumento della domanda, quindi i petrolieri aumentano un po’ il prezzo. Ma lo stacco, cioè la differenza tra quanto crescono i listini, è minore per i nostri rispetto a quelli europei; in questo caso siamo avvantaggiati, ma lo stacco esiste.
Nel frattempo, per cercare di salvare il salvabile anche per quanto riguarda lo sciopero è stato convocato per mercoledì 17 luglio un incontro tra l’Autorità garante per gli scioperi e le compagnie petrolifere Eni, Shell, Api, Q8, Esso, TotalErg e Tamoli. L’obiettivo a questo punto non è più quello di scongiurare la serrata, bensì quello di trovare un nuovo piano di trattativa per riavviare il dialogo con i sindacati dei benzinai.
Confermato lo sciopero dal 16 al 19 luglio
Non ha avuto gli effetti sperati l’incontro tra le sigle dei gestori dei distributori di carburante ed il Governo, avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi: non è stato trovato alcun accordo ed è quindi stato confermato lo sciopero annunciato dal 16 al 19 luglio prossimi. Verranno chiuse tutte le aree di servizio poste lungo le tratte autostradali, tangenziali e raccordi compresi, con inizio alle ore 22 di martedì prossimo e conclusione alle ore 6 di venerdì 19.
Nel corso dell’incontro con il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, i rappresentanti della categoria hanno chiesto un “intervento teso a costringere le compagnie petrolifere e concessionari – si legge nel comunicato congiunto, rilasciato da Faib-Fegica-Anisa – al rispetto delle leggi e degli accordi“. In particolare, viene lamentata l’imposizione dei prezzi dei carburanti più alti d’Europa, con volumi di vendita in progressiva picchiata dal 2008.
Inoltre, ci sono “accordi collettivi economici scaduti mediamente da più di quattro anni – prosegue la nota – valanga di lettere di disdetta dei contratti di gestione che espellono oltre 6.000 lavoratori e centinaia di imprese, impegni assunti con Intese formali sottoscritti in sede Istituzionale disattesi, norme di legge violate“. Dunque, la richiesta al Governo è riportare “all’interno delle regole i comportamenti delle compagnie petrolifere e dei concessionari autostradali che si spartiscono la “torta” degli affari prodotti con un bene pubblico“.
Venerdì l’incontro con il Governo
Venerdì 12 luglio sarà il giorno decisivo per conoscere se verrà confermato lo sciopero dei benzinai, proclamato dalle 22 del 16 alle 6 del 19 luglio prossimi, con stop per tutti i distributori su tratte autostradali, raccordi e tangenziali. Infatti, il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Prof. Claudio De Vincenti, ha convocato le Associazioni dei gestori autostradali per “esaminare le problematiche poste a motivo dello sciopero“.
Dunque, il Governo è pronto ad intervenire nella questione, con la speranza di trovare un punto d’incontro e riuscire così a scongiurare questo stop. Le sigle dei benzinai (Faib, Fegica e Anisa), pur soddisfatte di questo intervento, non appaiono particolarmente fiduciose: “E’ un fatto positivo – si legge nel comunicato ufficiale – anche se l’incontro non potrà sicuramente limitarsi a fare la disamina delle questioni aperte e dovrà registrare un netto peggioramento delle condizioni delle imprese di gestione delle aree di servizio“.
Solo con un’apertura importante, da parte del sottosegretario De Vincenti, potrà rientrare la protesta: “Il primo passo del Governo deve essere quello di mettere in sicurezza i lavoratori e le imprese del segmento autostrade e garantire il rinnovo degli accordi del 2002 – sono le richieste delle sigle dei gestori – Allo stesso tempo deve obbligare le Compagnie al rispetto delle Leggi che governano il settore, a partire dall’obbligo di rinnovare gli accordi“. Venerdì sapremo se l’incontro sarà andato a buon fine.
Proclamato lo sciopero: stop sulle autostrade
Dopo un primo semestre tranquillo, i benzinai hanno indetto il primo sciopero di questo 2013. Le sigle dei gestori (Faib, Fegica e Figisc/Anisa) hanno proclamato uno stop dalle 22 di martedì 16 luglio alle 6 di venerdì 19 luglio, per i distributori su tutte le tratte autostradali, tangenziali e raccordi compresi. Dunque, il problema riguarderà principalmente chi effettuerà viaggi lunghi, mentre all’interno di città e paesi sarà possibile effettuare il rifornimento.
I gestori hanno rilasciato un comunicato congiunto, per spiegare i motivi della protesta, nel quale lamentano il mancato rispetto degli impegni presi un anno fa, da Governo, società autostradali e compagnie petrolifere: “Nulla è cambiato, se non in peggio“. In particolare, dal 2003 ad oggi, “le royalty pretese su ogni litro di benzina e gasolio venduto in autostrada sono passate dai circa 13 euro per mille litri agli attuali 98 medi, come a dire un incremento addirittura del 764%“.
L’attacco è rivolto anche alle compagnie petrolifere che “insistono nell’imporre ai Gestori degli impianti autostradali ed agli automobilisti i prezzi dei carburanti più alti d’Europa, causa prima del tracollo dei volumi di vendita che negli ultimi tre anni sfiora, nel complesso, mediamente il 50%“. Ed il Ministero dello sviluppo economico non trova “né la forza né il coraggio sufficiente per intervenire e contrastare lo strapotere dei colossi autostradali e petroliferi, anche a tutela dell’interesse collettivo“. Così, è stato deciso questo sciopero.