La Lancia Stratos di Phillip Toledano
Il video realizzato da Petrolicious e dedicato alla Lancia Stratos di Phillip Toledano ci fornisce l’occasione per ripassare la storia del modello, introdotto nel 1973 con specifiche stradali. La sportiva debuttò sulle pista da rally nel 1972 e si rivelò ben presto la dominatrice della disciplina.
I ragazzi del sito Petrolicious hanno recentemente curiosato nel garage di Phillip Toledano, artista inglese appassionato e collezionista di automobili. Da quello che possiamo vedere il fotografo è proprietario di una Alpine A110, di una BMW M1 e di una fantastica Lancia Stratos. A quest’ultima è dedicato un emozionante video, che inevitabilmente suscita emozioni profonde. Cogliamo quindi l’occasione per un ripassino. La Stratos venne introdotta nel 1973 – tre anni dopo il lancio del prototipo Stratos Zero – e restò in produzione fino al 1975. La paternità del suo stile va attribuita a Marcello Gandini, che realizzò il progetto per conto di Bertone.
La Lancia Strato’s – questo il suo nome originale, nonostante sia conosciuta quale Stratos – era lunga 3.710 millimetri ed aveva un passo di soli 2.160 mm, era larga 1.750 mm alta 1.080 mm. Pesava 980 chili. I tecnici del marchio torinese la equipaggiarono con il motore e con il cambio della Ferrari Dino 246, quando invece la Stratos Zero montava il V4 della Fulvia. Il sei cilindri di serie aveva cilindrata di 2.4 litri ed erogava una potenza di 190 CV, per una velocità massima di 230 km/h ed un’accelerazione 0-100 km/h appena superiore a 5 secondi. La trazione era posteriore, il motore centrale e lo schema delle sospensioni prevedeva una geometria a quadrilatero all’anteriore ed un McPherson al posteriore.
Montava cerchi in lega da 14 pollici su gomme 205/70. La Lancia Stratos fu il primo modello di serie ad essere progettato per i rally, specialità che letteralmente dominò: vinse 18 gare del WRC e conquistò per tre volte (1974, 1975 e 1076) il campionato del mondo. Esordì in gara nel 1972. La variante riservata alle corse sviluppava una potenza minima di 240 CV, quando invece la Stratos Turbo garantiva da un minimo di 330 ad un massimo di 420 CV. Nel 2010 Pininfarina ed il collezionista Michael Stoschek ne realizzarono una replica moderna, su base 430 Scuderia.