Nel 2012 benzina e gasolio a prezzi record, per gli automobilisti spesa di oltre 550 euro in più
Per Codacons il rincaro è ingiustificato e potrebbe essere considerato una truffa agli automobilisti.
In valori correnti il prezzo medio annuo della benzina nel 2012 è stato il più alto di sempre, di 1,787 euro. A prezzi attualizzati, invece, il record è ancora quello del 1977 che corrisponderebbe a 1,9 euro.
Il dato è stato diffuso dall’Unione petrolifera che evidenzia anche come per il gasolio il record sia invece storico per entrambi i valori, correnti e attualizzati: nel 2012 è stato di 1,705, mai così alto in passato.
Gli aumenti sono dovuti soprattutto alla componente fiscale e rispetto ai listini del 2009 si traducono in soldoni in ben 653 euro in più in tutto l’anno per ogni automobilista con auto a gasolio e 554 euro in più per auto a benzina. Il calcolo lo ha fatto Codacons che ha confrontato i prezzi medi annui dei carburanti forniti dall’Up.
Sempre Codacons rileva che nel 2009 un litro di gasolio costava in media 1,161 euro e un litro di benzina 1,325. Quindi nel 2012 un pieno è costato circa 27,2 euro in più per le auto diesel e 23,1 euro in più per le auto a benzina. Il rincaro dei carburanti in tre anni è stato del 35% con il picco del 47% per il gasolio.
E a tutto questo si aggiungono anche gli effetti indiretti, ossia l’aumento dei costi dei prodotti trasportati. Secondo il presidente di Codacons Carlo Rienzi, infatti, il rincaro dei carburanti ha avuto un ruolo fondamentale nell’impoverimento degli italiani e nella riduzione dei consumi.
Anche Coldiretti è intervenuta sul tema, facendo notare che nel 2012 il costo del pieno dell’auto ha superato la spesa delle famiglie per comprare frutta e verdura ogni mese. Infatti il costo del pieno per un’auto con un serbatoio di 50 litri è stato in media di 89 euro, mentre per frutta e verdura secondo l’Istat le famiglie italiane hanno speso circa 85 euro al mese.
Facendo un confronto con altri prodotti, l’aumento del prezzo della benzina è stato del 55% superiore a quello della birra, del 40% a quello del latte e del 30% rispetto al vino in brik.
Codacons non si ferma solo a osservare e criticare i dati, ma ritenendo i rincari dei carburanti del tutto ingiustificati e rappresentando un danno economico per gli automobilisti, sarà presentato un esposto alle Procure della Repubblica di Roma e Milano, già incaricate di indagare sulle speculazioni legate ai carburanti. Lo scopo è quello di “verificare se gli ultimi rincari dei listini possano configurare fattispecie penalmente rilevanti, come la truffa agli automobilisti“.
Grafica: Ansa Centimetri