Auto storiche: presto in California un mega-museo sulle francesi d’epoca
Peter Mullin, nome molto conosciuto nell’ambiente dei collezionisti di fuoriserie d’epoca, inaugurerà il mese prossimo a Oxnard, California, una grande e moderna sede museale per alcune delle storiche francesi più prestigiose e significative. Mullin, che figura sempre tra i protagonisti in eventi come Pebble Beach e simili, potrà così mettere a disposizione dei più una
Peter Mullin, nome molto conosciuto nell’ambiente dei collezionisti di fuoriserie d’epoca, inaugurerà il mese prossimo a Oxnard, California, una grande e moderna sede museale per alcune delle storiche francesi più prestigiose e significative. Mullin, che figura sempre tra i protagonisti in eventi come Pebble Beach e simili, potrà così mettere a disposizione dei più una parte della sua favolosa collezione.
Il Mullin Automotive Museum sarà ospitato in un edificio che in passato fu di proprietà di Otis Chandler, un noto giornalista che a sua volta custodiva lì la sua collezione di auto e moto storiche. La collezione Mullin è quasi del tutto incentrata su modelli di case francesi: buona parte dei pezzi più pregiati del nostro collezionista infatti, provengono dalla collezione Schlumpf di Mulhouse (Francia), da molti definito il museo di auto storiche più bello del mondo.
Non è ancora chiaro con esattezza quali saranno i modelli ospitati permanentemente nel Museo Mullin, ma non mancheranno esemplari di Bugatti, Delage, Delahaye, Talbot-Lago, Voisin e Hispano-Suiza, casa che a dispetto del nome è considerata a ragione di nazionalità franco-spagnola. Ah, la volete sapere la bomba?
Pare proprio che il pezzo forte della collezione sarà la Bugatti Type 22 Brescia Roadster del 1925 ripescata lo scorso luglio nel Lago Maggiore, dove era “annegata” nel 1936. A quanto pare dunque, l’asta tenutasi a Parigi al Retromobile lo scorso 23 gennaio (il prezzo base era di 95.000 euro), è andata a buon fine.
Rimane da capire se mister Mullin si limiterà a farci vedere lo scheletro della nobile Bugatti, o se al contrario è riuscito a restaurarla a tempo di record, il che è comprensibilmente molto difficile. A farle compagnia comunque, ci saranno altre nonne volutamente poco o punto ripristinate, con la precisa intenzione di mantenere intatte le condizioni di recupero, secondo i dettami del restauro conservativo non-integrativo.
Per finire, Mullin, che è uno che evidentemente ama circondarsi di oggetti raffinati, ha previsto anche una sezione riservata alle arti minori, dove troveranno posto ricercati pezzi d’arredamento francese realizzati fra le due guerre in stile art déco e documenti di fotografia ugualmente provenienti dal paese d’Oltralpe.