Video della Forestale sul Passo della Calla
Un motociclista riprende una vettura della Forestale mentre taglia le curve invadendo la corsia opposta. E scoppia la polemica.
Pubblichiamo il video che sta facendo discutere in rete, protagonista un’auto della Corpo Forestale dello Stato. Nel filmato si vede la vettura procedere senza dare importanza alla linea di mezzeria sulla strada, tagliando le curve tanto da invadere più volte la corsia opposta. Premesso che non sappiamo se l’auto stesse correndo per una emergenza, il comportamento chiaramente non è dei più “educativi”.
La questione diventa spinosa quando, come raccontato su Motoblog, è proprio la Forestale a fermare e multare motociclisti proprio per lo stesso tipo di infrazione. Sia chiaro, non siamo qui a difendere i pirati della strada, ma sappiamo benissimo che ogni tanto certe pignolerie hanno proprio il sapore di “far cassa”.
E’ proprio per questo che ci piacerebbe vedere le forze dell’ordine comportarsi maniera inappuntabile ed esemplare nel rispettare il codice della strada, limiti di velocità o, come in questo caso, linee di mezzeria. Non ci sembra di chiedere l’impossibile, vero?
UPDATE: su La Nazione il commento del Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato della provincia di Arezzo Claudio D’Amico:
Ho visionato su Youtube il filmato “Come guida la Forestale alla Calla”. Le immagini sono eloquenti e non è mio costume negare l’evidenza.
Messa da parte l’amarezza, posso fare solo qualche semplice considerazione. La prima è che il titolo appropriato del video avrebbe dovuto essere “Come guida un Forestale alla Calla”, senza accomunare l’Istituzione nel suo complesso nella comprensibile ridda di commenti irridenti, per la “leggerezza” di un suo appartenente. Questi avrà modo di riflettere su quale responsabilità comporti indossare una divisa e rappresentare, col personale comportamento quotidiano, la coerenza ai doveri che la società ci richiede.
Valuto comunque positivo il fatto che la condotta di guida filmata sia stata unanimemente ritenuta sconsiderata. Di fatto è proprio quello che stiamo praticando attraverso i controlli della campagna Defend Life per la sicurezza della circolazione sulle strade di montagna. Il fatto che uno dei nostri, indipendentemente da quale Ufficio egli appartenga, abbia scambiato la strada per un circuito, non legittima nessuno a imitarlo.
L’ultima valutazione riguarda l’informazione, il ruolo dei media e dei nuovi mezzi di comunicazione. Posto che gli organi di informazione sono un fondamento imprescindibile della libertà di una nazione, confido che vi sia sempre ferma consapevolezza del ruolo che rivestono, di aggiornamento, divulgazione ed anche di denuncia delle disfunzioni presenti nella società in cui viviamo, nel rispetto delle istituzioni e dei valori che queste rappresentano. 30 secondi scellerati di un Forestale non cambiano nulla nella considerazione di fiducia e di stima che la società rivolge al Corpo Forestale dello Stato. L’esperienza anzi sarà di stimolo a perseverare con sempre maggiore attenzione e scrupolo nel nostro impegno per l’affermazione della legalità.
Una dichiarazione che ad una prima lettura ci sembra un po’ all’acqua di rose. Belle parole, quelle del Comandante D’Amico, ma che non ci convincono fino in fondo. Anzichè essere puntiglioso sul titolo del filmato (che ricordiamo essere amatoriale), avrebbe potuto ad esempio darci garanzie che l’agente sarebbe stato individuato e sanzionato. In un Paese civile sarebbe prassi normale, no?