Schmidt SR 800: cos’è e come funziona la macchina tappa buche stradali
I comuni di Spoleto e Torino sono i primi ad utilizzare la Schmidt SR 800. interessante macchinario per riparere le buche stradali. Ecco cos’è e come funziona.
Il comune di Torino è uno fra i primi in Italia ad aver utilizzato la Schmidt SR 800. Ne ha parlato qualche giorno fa il quotidiano La Stampa, rivelando l’utilità ed efficacia del cosiddetto ‘patcher-camion’ – inglesismo per definire un camion tappa-buche di ultima generazione. Abbiamo quindi scelto di approfondire, indagando per scoprire il funzionamento e le caratteristiche di questo intelligente macchinario. La SR 800 viene realizzata dall’azienda svizzera-tedesca Aebi Schmidt, che si autodefinisce ‘leader nella fornitura di soluzioni innovative per la pulizia e per lo sgombero neve della viabilità urbana ed extra-urbana, e per lo sfalcio dell’erba su terreni con forti pendenze’.
La sua gamma prodotti comprende spazzatrici, mezzi per la rimozione della neve (su strada e ferrovia), moto coltivatori e veicoli per la riparazione di strade. L’SR 800 rientra in quest’ultima categoria. L’imponente veicolo è disponibile in versione a 2 o 3 assi e promette una migliore qualità nella riparazione di buche e sbreghi, superiore persino alle tradizionali operazioni svolte a freddo. La ragione? Il bitume viene infatti mantenuto in temperatura all’interno dell’apposito contenitore riscaldato. L’azienda pone inoltre l’accento sulla flessibilità d’utilizzo, sui minor costi, sulla maggior sicurezza e sul confort di cui godono gli operatori, finalmente lontani dalle esalazioni nocive del bitume.
La Schmidt SR 800 prevede un serbatoio in cui stivare 800 litri di bitume ed una pompa che sputa 60 litri/ora dello stesso composto; può rattoppare fino ad un massimo di 200 metri quadri al giorno. Funziona tramite l’utilizzo di una emulsione bituminosa calda (da 40° C a 60° C), denominata idrobit. Quest’ultima va miscelata ad una graniglia (a base calcarea o basaltica) e sparsa dov’è necessario, anche in tratti con spessore di pochi millimetri. Nelle fasi di funzionamento l’emulsione è tenuta in temperatura dal liquido di raffreddamento del motore, mentre nelle pause ci si avvale di un circuito elettrico ausiliario che alimenta resistenze elettriche. L’operatore interviene dalla cabina e gestisce le operazioni mediante un joystick.
L’amministrazione del capoluogo ha già rivelato di non potersi concedere l’acquisto di un esemplare, disponibile in Italia a circa 270.000 euro e per il cui allestimento sono necessari 6/7 mesi. A corredo vanno sempre ingaggiati un paio di addetti, necessari per ripulire l’asfalto in eccesso dalla buca e fonte di costi ulteriori. L’unica macchina ‘targata’ nel nostro paese è oggi in funzione a Spoleto. Un più esteso utilizzo del macchinario soddisferà sicuramente l’autore del video che vi proponiamo in seguito…