In Medio Oriente il mercato delle automobili blindate è in… esplosione
Chi acquista una Mercedes della famiglia Guard può ad esempio scegliere fra tre livelli di blindatura, i quali permettono di sfuggire anche a bombe e ad armi di grosso calibro.
Le incertezze politiche vissute da numerosi stati mediorientali hanno determinato l’incremento nella zona di automobili blindate, settore che beneficia di un improvviso boom. L’edizione on line del quotidiano Al Arabiya rivela come in Afghanistan, Giordania, Iraq, Libano, Libia, Siria e Yemen si registrino aumenti in doppia cifra, mentre una fra le società leader sta guadagnando il 15% anno su anno da ormai 36 mesi. E’ paradossale sottolineare come questa società sia statunitense, e per di più texana – uno fra gli stati più conservatori e da sempre favorevoli ad azioni belliche.
“Il mercato della regione mediorientale vale circa 3.000 automobili l’anno – spiega Patrick Aouad, amministratore delegato di una società del settore –. In Siria dal 35% al 70% delle nuove vetture sono acquistate da privati, la gran parte di origine libanese”. L’azienda da lui gestita è cresciuta di circa 10 punti percentuali e venderà entro la fine dell’anno circa 300 vetture. Questi numeri sono resi ancora più espliciti da un’ulteriore percentuale: lo stesso Aouad rivela infatti che l’80% delle automobili blindate commercializzate in Medio Oriente garantisce il massimo grado di protezione, sufficiente per riparare da assalti condotti mediante AK-47 ed M16.
“Puoi sistemare una bomba da 12 chili vicino a questo tipo di automobile e sopravvivere all’attentato” spiega ancora Aouad, precisando tuttavia che l’automobile andrebbe distrutta. I livelli di blindatura più contenuti riparano da colpi di pistola e di fucile, e sono particolarmente richiesti in America centrale e meridionale. Una moderna automobile blindata veste ad esempio acciai speciali, che proteggono l’abitacolo nella zona delle porte, del tetto, dei montanti della scocca, del vano gambe anteriore e della paratia che lo separa dal bagagliaio; una protezione ermetica scherma anche le zone più critiche come i bordi delle portiere e le fessure della carrozzeria.
Il sottoscocca è caratterizzato da una corazza speciale, sviluppata per offrire la massima protezione contro le cariche di esplosivo. Un’altra soluzione inedita è rappresentata dai cristalli spessi circa 6 centimetri, rivestiti nella parte interna da uno strato di policarbonato: serve quale protezione antischegge. Le Mercedes della famiglia Guard sono ad esempio disponibili con omologazione VR4, VR6 e VR7. Cosa esprimono questi codici?
La Classe E resiste a colpi di pistola sparati da una 44 Magnum e si rivela immune ad assalti da strada, mentre le Classe S e Classe G superano indenni attacchi terroristici condotti con armi di grosso calibro, bombe a mano ed altri ordigni esplosivi. Un dato permette di valutare l’effettiva consistenza degli interventi: ciascuna portiera blindata pesa 150 chili più di quanto ne pesi una di serie. Il comfort di guida resta immutato, grazie alle sospensioni pneumatiche e nonostante l’utilizzo di pneumatici anti-scoppio, che garantiscono 80 chilometri di “autonomia” ad 80 km/h di velocità massima persino dopo una foratura. Per questo motivo la velocità massima di tutti e tre i modelli è decisamente contenuta: 240 km/h per la Classe E (l’unica a mantenere punte velocistiche degne del segmento), 210 km/h per la Classe S e 160 km/h per la Classe G.