Ferrari Classiche: il restauro di una 250 LM
Alcune modifiche decisamente poco opportune hanno obbligato l’attuale proprietario a rivolgersi presso i reparto Ferrari Classiche. Ecco quindi le immagini del restauro cui è stata sottoposta una 250 LM.
Era il luglio 2006 quando Luca di Montezemolo inaugurò il reparto Ferrari Classiche, istituito con l’obiettivo di offrire servizi validi per il restauro e la manutenzione di Ferrari classiche. Tale sezione è ospitata in quella che una volta era la fonderia Ferrari e copre un’area di 950 metri quadrati, interna allo stabilimento di Maranello. Una fra le ultime automobili restaurate dai tecnici è una 250 LM del 1964. La sportiva fu inizialmente venduta al concessionario Viscount Portman e fu poi rilevata Jackie Epstein, con cui partecipò ad alcune gare. Se ve lo state domandando… si, è proprio quell’Epstein: Jackie è infatti nipote di Sir Jacob, pittore e scultore.
La Ferrari 250 LM passò nuovamente di mano e finì in possesso di David Prophet, che nel 1967 ordinò alcune modifiche decisamente invasive: istallò alcuni spoiler ed ottimizzò il frontale, attraverso l’aggiunta di un nuovo elemento aerodinamico. Il suo attuale proprietario ha quindi scelto di riportarla alle condizioni originali; l’automobile ha quindi preso la via del reparto Ferrari Classiche. La Ferrari 250 LM risale al 1963 e fu introdotta per sostituire la 250 P. Misura 4.09 metri in lunghezza, 1.70 metri in larghezza e 1.12 in altezza, pesa 850 chili ed utilizza un motore V12 da 3 litri e 320 CV.
Quest’ultimo è collocato in posizione centrale e disposto in modo longitudinale, si abbina ad una trasmissione manuale a 5 innesti ed è al centro di un telaio tubolare in acciaio. Le sospensioni sono invece a doppi triangoli sovrapposti con ruote indipendenti. Nel 1965 vinse la 24 Ore di Le Mans.