Salone di Francoforte: le principali novità dell’edizione del.. 1983!

Fra trent’anni ci ricorderemo di qualcuna fra le automobili esposte durante il salone di Francoforte 2013? Quesito cui è difficile dare una risposta, se non altro perché ci sembrano davvero poche le automobili con particolarità o caratteristiche abbastanza spiccate da renderle eleggibili. Potremmo quindi indicare le BMW i3 ed i8, la Porsche 918 Spyder e la Volkswagen e-Golf, forse ancora la Maserati Quattroporte diesel. Di riflesso viene spontaneo domandarsi quale siano le automobili di maggior successo esposte durante l’edizione del 1983. Per tale domanda è più agevole trovare un responso.

Quest’ultimo viene fornito dall’esposizione ‘The stars of 1983 – where are they now?’, ospitata presso uno fra i padiglioni della rassegna tedesca ed organizzata per ricordare quali automobile furono lanciate nel 1983. Le immagini pubblicate da Carscoop aprono un capitolo del quale avevamo colpevolmente perso il segno.

Audi Sport Quattro

L’Audi Sport Quattro era munita di un cinque cilindri da 2.1 litri, turbo e raffreddato ad acqua, per cui veniva dichiarata una potenza di 306 CV. Copriva lo 0-100 km/h in appena 4.9 secondi. Fu prodotta in 224 esemplari, valore necessario perché l’Audi Quattro potesse ricevere l’omologazione quale Gruppo B. Una fra le particolarità della sportiva tedesca era rappresentata dal suo notevole prezzo di listino, pari a 195.000 marchi ed allora doppio rispetto ad una Porsche 911 Turbo. Per tal motivo fu riconosciuta quale automobile tedesca più cara di sempre.

BMW 524 td e M635 Csi

La berlina è nota anche ai non appassionati del marchio bavarese per essere stata la prima BMW ad utilizzare un motore a gasolio. Era il sei cilindri 2.4 da 115 CV, lanciato in seguito anche nella versione aspirata da 86 CV. La BMW 524 td restò in produzione fino al 1987 e fu commercializzata in quasi 75.000 esemplari. Tutt’altri numeri per la BMW M635 Csi, evoluzione della già performante 635 Csi e spinta dal sei cilindri 3.5 (286 CV). Raggiungeva la velocità massima di 255 km/h e costava 89.500 marchi.

Fiat Ritmo Bertone Super 85, Lancia Delta HPE e Beta Coupe VX

Tre sono le automobili italiane presenti nell’esposizione. Nel 1983 la Fiat Ritmo venne declinata in versione open top, opera di Bertone ed equipaggiata con il motore 1.5 da 85 CV. Da quest’ultimo trae origine il nome Super 85. La Lancia Delta HPE è priva della trazione integrale – sarebbe stata poi utilizzata dalla Delta HF Integrale – ed adotta un 1.6 benzina da 130 CV, capace di restituire una velocità massima di 195 km/h. Trent’anni fa la Lancia Beta Coupe venne declinata nell’allestimento top di gamma VX, con motore 2.0 sovralimentato (tramite un compressore Roots) e potenza di 135 CV. Fu prodotta in 1.272 unità, 32 delle quali presenti in Germania.

Mercedes 190 E 2.3-16 e 190 D

La Mercedes 190 venne introdotta nel dicembre 1982. Qualche mese dopo furono lanciate le versioni D e 2.3 16, destinate ad occupare frangenti opposti: la variante diesel utilizzava un motore a gasolio da 72 CV, mentre la sportiva era spinta da un quattro cilindri realizzato grazie al supporto dei tecnici Cosworth. Aveva cilindrata di 2.3 litri ed erogava 185 CV, per una velocità massima di 230 km/h ed un’accelerazione 0-100 km/h in 7.5 secondi. Il suo pacchetto stilistico era d’impatto.

Porsche Gruppo B e 928 S

Il marchio tedesco presentò a Francoforte una fra le vetture più stimolanti dell’intera rassegna. Era lo studio di una futura Gruppo B ed anticipava quella che poi sarebbe diventata la Porsche 959. Il prototipo aveva trazione integrale e montava un sei cilindri boxer da 2.85 litri, accreditato di 450 CV. La 959 sarebbe giunta solo 4 anni dopo. La Porsche 928 S venne lanciata dopo una lunga serie di test e collaudi, fra cui lo ‘stress test’ organizzato a Nardò: un esemplare (definitivo) venne lasciato girare per 24 ore alla velocità massima, tanto da percorrere 6.033 chilometri a 251.4 km/h di media. Montava un V8 4.7 da 300 CV.

Volkswagen Golf II e Caravelle Carat

La due volumi tedesca giunge 9 anni dopo l’antenata. Era disponibile con carrozzeria 3 o 5 porte, più lunga (+17 centimetri) e pesante (+95 chili) della vettura uscente. Fu lanciata negli allestimenti C, CL, GL e GLX e venne commercializzata in oltre 6 milioni di esemplari fino al 1991. La Volkswagen Caravelle Carat si configurava invece quale allestimento top di gamma su base Caravelle. Vestiva proiettori anteriori rettangolari, un bordo in plastica lungo il perimetro della carrozzeria e vernici metallizzate, mentre l’abitacolo era composto da 6 sedili singoli. Il motore era un 1.9 benzina da 90 CV.

Nello stand erano presenti anche le Ford Sierra XR4i, Opel Monza GSE e Renault Fuego Turbo.