I 5 racconti Amarcord più apprezzati
Scoprite insieme a noi i cinque racconti Amarcord più apprezzati da voi lettori…
Nelle sessantasei puntate della Rubrica Amarcord abbiamo intrapreso un viaggio nel tempo alla riscoperta di modelli che non esistono più ma che sono entrati di diritto nella storia dell’automobilismo, oltre a rappresentare per molti di noi la prima vettura posseduta. Attraverso l’Autoblog Top 5 di oggi vogliamo mettere in luce i cinque racconti più apprezzati dai lettori, con il maggior numero di likes. Le finaliste sono tutte italiane: Alfa Romeo 147, Fiat Ritmo, Alfa Romeo 155, Fiat Uno e Fiat 128. Dopo questa breve introduzione andiamo subito a scoprire la quinta classificata…
Alfa Romeo 155
Al quinto posto troviamo l’Alfa Romeo 155. Al momento del lancio è disponibile in quattro differenti varianti. La versione entry level è rappresentata dal modello equipaggiato con motore 1773 cm3 da 126 cavalli, a cui si affianca un 1995 cm3 da 141 cavalli. In alternativa a tali unità sono offerti anche un V6 di 2492 cm3, in grado di sviluppare una potenza di 163 cavalli, e la variante Q4. Quest’ultima adotta un 1995 cm3 turbo 16v da 192 cavalli abbinato alla trazione integrale. A un anno dall’avvio della produzione la gamma si amplia con l’introduzione di tre nuovi modelli: 1.7 Twin Spark (1748 cm3 – 114 CV), 1.9 Td (1929 cm3 – 90 CV) e 2.5 Td (2499 cm3 – 125 CV).
Il 1995 avviene un leggero restyling mentre nel 96 vengono introdotti vengono introdotti sul mercato i nuovi motori Twin Spark 16v, rispettivamente di 1598 cm3 (120 cavalli) e 1747 cm3 (140 cavalli). Dopo una breve carriera la 155, utilizzata anche dalle forze dell’ordine, già nel 1997 lascia il palcoscenico dell’Automotive in favore dell’Alfa Romeo 156. L’Alfa Romeo 155 oltre alle vetture di serie è stata presente anche nel Motorsport in più declinazioni. Qui la storia Amarcord completa dedicata alla 155.
Fiat Ritmo
Al quarto posto di questa classifica troviamo la Fiat Ritmo, presentata al pubblico durante il Salone dell’Automobile di Torino del 1978. Durante il primo anno di commercializzazione l’auto è disponibile in tre differenti versioni: Ritmo 60, Ritmo 65 e Ritmo 75. Nel ’79 la gamma si amplia con l’introduzione della 65 5p CL Automatica e della versione speciale Targa Oro mentre nel 1980 debutta la Ritmo D, mossa da un’unità a gasolio di 1714 cm3 con una potenza di 55 CV. Sempre nell’80 vengono rivisti alcuni elementi stilistici del modello. Nel 1981 le versioni Targa Oro e 75 lasciano invece il loro posto alle Super 75 e Super 85.
Il 1981 è caratterizzato inoltre per la nascita delle Fiat Ritmo 105 TC e Ritmo Cabrio. Nel 1982 arriva un ulteriore, lieve, rivisitazione del look oltre a un inedito modello: la Fiat Ritmo 125 TC Abarth. Nel 1982 in seguito a un marcato restyling debutta la seconda generazione della Ritmo. I propulsori 1.3 da 65 e 75 CV vengono unificati in un’unica variante da 68 CV mentre il 1.7 diesel guadagna qualche cavallo di potenza. La gamma della Ritmo seconda serie è completata nel 1983 con l’introduzione delle versioni Energy Saving e Abarth 130 TC. Due anni più tardi, nel 1985, viene presentata la versione speciale IN (basata sulla 60 S) e la 105 TC è sostituita dalla 100 S a cinque porte.
Sul versante diesel il vecchio 1714 cm3 esce di scena in favore di una nuova unità da 1697 cm3 da 60 cavalli. A tutto ciò si deve aggiungere l’arrivo dell’inedita versione Turbo DS, spinta da un quattro cilindri turbodiesel con intercooler di 1929 cm3 e una potenza di 80 CV. In contemporanea sono tolte dalla gamma le Energy Saving e le 85S mentre la Cabrio 85S è sostituita dalla Supercabrio 100 S. Nel 1988 cessa definitivamente la produzione della Ritmo, sostituita dalla Fiat Tipo. Qui la storia Amarcord completa dedicata alla Ritmo.
Alfa Romeo 147
Sul gradino più basso del podio sale l’Alfa Romeo 147. La vettura del Biscione debutta sul palcoscenico dell’atuomotive nel 2000 e ha una gamma motori composta da un 1.6 litri 16V (da 105 o 120 CV) e un 2.0 litri da 150 cavalli, entrambi dotati della tecnologia Twin Spark. Fin da subito l’auto piace e convince, tanto che a un solo anno dalla sua nascita si aggiudica già il titolo di “Auto dell’anno”. Sempre nel 2001 arriva la variante a cinque porte e un motore diesel di 1.9 litri, con una potenza di 115 cavalli. L’anno seguente si amplia la gamma dei propulsori con l’arrivo del 1.9 litri JTD 16V da 140 CV e della 147 GTA. Quest’ultima è mossa dal vigoroso motore Busso V6 di 3.2 litri da 250 CV (300 Nm), in grado di archiviare lo sprint da 0 a 100 km/h in 6,2 secondi e raggiungere una velocità massima di 248 km/h.
Nel 2004 arrivano le versioni speciali Cup e Cup Sport e il restyling di metà carriera che modifica solamente in modo lieve l’aspetto della vettura. L’ultima novità di rilievo riguarda infine il debutto di una nuova versione del 1.9 JTDm da 170 cavalli con differenziale Q2 sulla serie speciale denominata Alfa 147 Ducati Corse. Negli ultimi anni di carriera la 147 rimane in commercio nella versione a cinque porte, nelle motorizzazioni 1.6 litri benzina (da 105 e 120 CV) e 1.9 JTDm (da 120 e 150 CV). Qui la storia Amarcord completa dedicata alla 147.
Fiat 128
Al secondo posto troviamo la Fiat 128, un’auto innovativa che adotta soluzioni inusuali per l’epoca: è la prima vettura della Casa a utilizzare la trazione anteriore. Il gruppo motopropulsore viene inoltre montato anteriormente in posizione trasversale mentre le sospensioni sono a quattro ruote indipendenti con schema di tipo Mc Pherson all’avantreno e a balestra trasversale al retrotreno. La 128 è disponibile in un’unica motorizzazione rappresentata dal propulsore a quattro cilindri di 1116 cm3, capace di erogare una potenza di 55 cavalli. Le prime news di rilievo alla gamma avvengono nel 1971 con l’introduzione della Fiat 128 Rally e la Fiat 128 Sport.
La 128 Rally è mossa da un motore di 1297 cm3 in grado di sviluppare una potenza di 67 cavalli mentre la 128 Sport, basata sulla berlina, viene offerta negli allestimenti S e SL. Nel ‘74 arriva sul mercato la 128 Special equipaggiata con lo stesso 1.3 litri della Rally, con potenza ridotta a 60 cavalli. Le ultime variazioni al modello avvengono nel 1976. La berlina diventa disponibile nella sola versione a quattro porte e la familiare viene chiamata 128 Panorama. Gli allestimenti disponibili sono tre (L, C e CL) e si abbinano ai motori 1100 e 1300. Con la nascita della Fiat Ritmo, le 128 Panorama e Coupé 3P escono di scena mentre la berlina affianca la nuova arrivata fino al 1983. Qui la storia Amarcord completa dedicata alla 128.
Fiat Uno
La storia Amarcord maggiormente apprezzata, 374 Likes, ha come protagonista la Fiat Uno. Le motorizzazioni disponibili inizialmente sono un 903 cm3 da 45 CV, un 1116 cm3 da 55 CV e un 1301 cm3 da 70 CV. A essi ben presto si affianca un propulsore diesel di 1301 cm3 con una potenza di 45 cavalli. Nel 1984 debutta la Uno SX, versione al top della gamma basata sulla 70 S. Le prime novità di rilievo sono datate 1985, anno in cui viene rivista e rinnovata l’intera gamma motori, a partire dall’introduzione del nuovo motore 1000 Fire da 45 CV che va ad equipaggiare la Uno 45. La Uno 55 si evolve in Uno 60 e innalza la propria potenza a 58 cavalli. Nell’85 nasce inoltre la Uno Turbo i.e., mossa da un propulsore di 1301 cm3 in grado di sviluppare 105 CV. Nel 1986 la gamma dei motori si amplia ulteriormente in seguito all’arrivo della Uno turbodiesel, equipaggiata con un 1367 cm3 da 70 cavalli.
Nel 1989 con l’introduzione della seconda serie vengono aggiornati i propulsori. La Uno 60 viene equipaggiata con il 1108 cm3 Fire 57 CV della Tipo. La Uno 70 diviene 70 i.e. e monta un 1372 cc da 72 cavalli mentre la Uno turbo adotta la stessa unità; in questo caso i cavalli a disposizione del conducente sono però 118. Arriva anche la 60 D, dotata del 1.7 litri diesel della Ritmo. Con l’arrivo degli anni novanta inizia una riduzione graduale dei modelli di Fiat Uno disponibili in commercio che culminerà con la presentazione della sua erede, la Fiat Punto, e l’inevitabile fine carriera nel 1995. Qui il racconto completo.