Al #Fordfutures il futuro dell’automobile
Al centro prove di Lommel in Belgio, Ford ci ha svelato ciò che sarà (ma anche ciò che potrebbe essere…) il futuro dell’automobile.
Proprio in questi giorni cade il 100simo anniversario della prima catena di montaggio Ford. Un salto in avanti nella produzione industraile, che ha cambiato il mondo dell’automobile per sempre.
Un secolo fa le forme delle automobili erano ancora legate alla tradizione delle carrozze per cavalli. Solo più avanti le vetture iniziarono a prendere qualcosa in prestito dall’aeronautica, con linee più morbide e filanti. Fino agli anni ’60 il futuro dell’automobile era immaginato come nei Jetson, cartone animato andato in onda in Italia come “I Pronipoti“. Le suggestioni aerospaziali in voga nell’epoca Kennedy sono state archiviate, ma la domanda rimane attuale: come evolverà l’automobile? Come saranno le prossime generazioni di vetture?
Parte delle risposte ci sono arrivate direttamente al Ford Proving Groung di Lommel, in Belgio. Un sistema di piste di prova dove generalmente non sono ammessi visitatori o macchine fotografiche. Immaginando un futuro senza segreti, siamo entrati a visitarlo, ovviamente armati di fotocamera. Cerchiamo di raccontarlo nelle prossime pagine.
Il futuro di domani: Mondeo Vignale e S-Max Concept
Il futuro per Ford è già domani. E’ infatti previsto per il 2014 il lancio di Mondeo Vignale, del quale abbiamo già parlato qualche settimana fa. Il nome del carrozziere torinese è abbinato ad una versione particolarmente curata e rifinita della celebre Mondeo. Ma non sono solo i dettagli esclusivi, che la differenziano dalla Mondeo “standard” Ford, a rendere interessante il progetto.
Potrebbe essere strano, ma in questo caso l’attenzione è focalizzata su qualcosa di esterno, ovvero il “valore del tempo” del cliente. Perchè attorno alla Mondeo Vignale si apre un mondo di servizi realizzati per far “risparmiare” tempo, fin dal momento dell’acquisto. Ogni cliente avrà a disposizione una persona dedicata, e sarà accolto in una lounge Vignale di alcuni selezionati dealers. Si parla già ora di un servizio per il ritiro e la consegna del veicolo a domicilio in caso di manutenzione o di lavaggio della vettura, piuttosto che l’accesso alle lounge aeroportuali. Non si acquista solo l’automobile ma l’abbinamento ad una serie interessante di servizi.
Accanto a Mondeo Vignale c’è anche S-Max Concept, che avevamo “conosciuto” nelle scorse settimane. Tre gli ingredienti principali di questa S-Max: linea aggressiva, abitabilità e tanta tecnologia. In generale ci sembra un design ben riuscito con linee importanti e muscolose ma nessun stravolgimento rispetto alla S-Max in commercio, e nessun tentativo di rinnegare il passato. La linea del tetto sulla parte posteriore si abbassa, accentuando la sensazione di vettura sportiva, dando l’idea di una vettura anche meno imponente di quanto lo sia in realtà. I volumi ci sono, sia chiaro, ma il tentativo ci sembra quello di nascondere le dimensioni, quasi fossimo di fronte una station wagon. Una concept molto reale, quindi, che pensiamo possa avvicinarsi molto al modello definitivo: il domani è vicino.
Il futuro di dopodomani: i sistemi elettronici di bordo
Abbiamo spesso parlato su Autoblog dell’importanza sempre maggiore degli equipaggiamenti elettronici delle vetture. E c’è da riconoscere che Ford ci ha creduto ed investito da sempre. I “puristi” storcono il naso, eppure se facciamo mente locale non possiamo che riconoscere quanto l’elettronica faccia parte delle nostre vite: merito dei computer, ed ancora di più degli smartphones. Ben venga allora l’elettronica quando può darci più sicurezza sulla strada, o magari toglierci d’impaccio tutto ciò che con la guida c’entra poco, come ad esempio parcheggiare.
Se le auto che parcheggiano da sole sono già da tempo presenti sul mercato (su Youtube un nostro test del 2011 proprio con Focus), a Lommel abbiamo potuto vedere il passaggio successivo. Immaginate di avere un box di piccole dimensioni, oppure di essere in un centro commerciale con spazi di manovra decisamente ridotti: come fare senza impazzire in mille manovre? Secondo i tecnici Ford basterà scendere dall’auto, premere un tasto sul telecomando e come per magia la vettura parcheggerà da sola. Siamo ancora nelle fasi preliminari del progetto, i margini di miglioramento sono ancora ampi, eppure fa un certo effetto vedere il volante e l’auto che si muovono da soli, senza il guidatore a bordo.
Ci dicono che il sistema funzionerà solo abbinato ad un cambio automatico e che per ragioni di sicurezza, si dovrà tenere premuto il tasto del telecomando per tutta la durata del parcheggio, pena la sospensione immediata della manovra. Come potete immaginare si aprono scenari piuttosto complicati sul fronte della responsabilità in caso di incidenti, ma anche questo è un prezzo da pagare quando si aprono nuove strade: vedremo se la tecnologia riuscirà a battere la burocrazia.
Parlando di sicurezza, decisamente interessante un altro progetto in corso di studio, che permette in situazioni di emergenza di evitare ostacoli e di riconoscere i pedoni sulla sede stradale. Lanciando una normale Focus a 60 km/h verso una barriera, il sistema prima emette avvisi sonori e visivi e, nel caso in cui non si abbiano le mani sul volante, sterza automaticamente quel tanto per evitare l’impatto.
La vettura di test è dotata di un radar collocato al posto dei fendinebbia, e di un secondo sensore posto sotto allo specchietto. Giungendo verso l’ostacolo, dopo aver ignorato gli avvisi, sfiorando il volante si sente il colpo dato allo sterzo. Il sistema è realizzato in modo da dare sempre al guidatore la decisione “finale”, quindi è possibile contrastare lo sterzo oppure, con più difficoltà, sterzare sul lato opposto.
E’ uno strumento utile in caso di distrazione o di colpo di sonno, ma sarà interessante immaginare come potrà districarsi nel traffico, dovendo decidere se sterzare a destra o sinistra, oppure nel caso si presentassero più ostacoli in rapida sequenza. Una tecnologia che ci ha impressionato, sebbene come già accennato, siamo ancora allo stadio di prototipo funzionante.
Un ulteriore progetto di Ford ha invece come obiettivo la connettività e la condivisione delle informazioni tra i veicoli. Qualcosa di simile a quanto accade ora tra gli utilizzatori di Waze, ma con maggiore precisione. Sarà allora possibile ed esempio evitare gli incidenti a catena, perchè la nostra automobile potrebbe sapere quanto avviene a qualche centinaio di metri davanti a noi, frenando automaticamente anche con visibilità scarsa. Oltre che ovviamente segnalare lavori stradali o pericoli sulla strada.
Non meno importanti i progetti per il monitoraggio del battito cardiaco mentre si è all’interno della vettura, grazie a una serie di sensori integrati nello schienale. L’obiettivo è duplice: nell’immediato l’utilizzo abbinato sistemi di sicurezza come il mantenimento della corsia di marcia, il limitatore di velocità e l’Active City Stop, può attivare l’esecuzione di manovre automatiche di emergenza in caso di improvvisi problemi cardiaci del guidatore. Guardando oltre, chi soffre di alcune malattie può inviare i dati al proprio medico, avendo la possibilità di monitorare la situazione più a lungo.
Uno sguardo anche su Ford Sync, che si arricchisce di novità ogni volta che lo proviamo. La piattaforma che gestisce i comandi vocali è diversa rispetto al passato e garantisce uno standard qualitativo di riconoscimento più elevato. Oggi è possibile usare i comandi vocali anche su applicazioni iOs approvate da Ford. Diversamente da altri sistemi, il Sync non obbliga gli utenti ad utilizzare ad esempio il navigatore fornito dalla casa automobilistica: è possibile quindi utilizzare il TomTom sullo smartphone, direttamente con i comandi vocali del Sync.
Oggi e domani: Ibrido, Ibrido Plug-In, Elettrico, E-wheel Drive.
L’offerta di motorizzazioni “alternative” incomincia ad essere importante, e merita un discorso che approfondiremo nei prossimi giorni. Ford esplora tutte le possibili strade, passando da un “normale” ibrido, ad un ibrido che può essere ricaricato da una presa elettrica, per arrivare ad un elettrico “puro” ed infine al progetto E-Wheel Drive, dove il motore è la stessa ruota.
Particolare proprio il test della E-Wheel Drive, che ricordiamolo, è ancora allo stato di prototipo. Ne avevamo parlato in maniera approfondita nell’articolo pubblicato immediatamente dopo la presentazione stampa. Confermiamo le impressioni avute in quella occasione. Rispetto alla Focus Elettrica “standard”, si avverte subito il sibilo dei motori posizionati nelle ruote. Una trazione posteriore che però non sembra cambiare lo stile di guida, che rimane tutto sommato quello di una Fiesta classica. Casomai si sente la diversa distribuzione dei pesi e forse, una maggiore inerzia nelle curve.
Provate su uno dei tracciati di Lommel, le elettriche Ford hanno dato buona prova di sè in termini di divertimento e piacere di guida. Tanta coppia da usare subito e accelerazioni da vere auto sportive. Se non esistessero problemi di autonomia, probabilmente il motore a scoppio sarebbe archiviato da tempo.
Sempre attuali: Ford Mustang, Focus ST e Fiesta ST
Quando si parla di auto e di passione, può diventare facile contraddirsi in poche righe. Perchè dopo aver proposto il pensionamento del motore a scoppio, l’incontro con il V8 da 5 litri della Mustang ti fa cambiare idea quasi immediatamente.
E’ il fascino di un suono sordo e cupo che ti fa sentire vicino ai miti del passato, ai protagonisti di un’epopea gloriosa e magica. C’è qualcosa di brutale nella Mustang che, nonostante tutte le migliorie odierne, ti riporta indietro, quasi fosse una macchina del tempo. C’è solo da gustare l’asfalto e sentire il ruggito del V8, alla faccia di tutti i buoni propositi avuti qualche momento prima sull’auto elettrica. Ebbene si, la Mustang ti fa sentire in colpa, quasi stessi commettendo un peccato di “gola”. Ma in fondo il bello è anche questo, vero?
Tornando a vetture sempre sportive, ma più “umane”, citiamo allora Fiesta e Focus ST. Due piccoli missili camuffati da auto “normali”. Meno impegnative, più semplici nella vita di tutti i giorni rispetto alla Mustang, le ST hanno quel pepe che serve ad una compatta sportiva. E la vittoria della Fiesta ST nella nostra comparativa di Luglio, ne è la conferma.
L’auto del futuro
Come sarà l’auto del futuro? Una domanda alla quale rimane comunque difficile dare una risposta univoca. Da ciò che abbiamo visto l’automobile sarà sicuramente dotata maggiormente di sistemi elettronici atti a garantire maggiore sicurezza per il guidatore ed i passeggeri. Forse un po’ meno “romantica” rispetto all’idea che abbiamo dell’automobile ma più “geek”, termine che i più giovani hanno ben presente.
Un’auto che va al di là rispetto al concetto tradizionale di mezzo di trasporto, tentando di migliorare la qualità della vita in termini medici grazie vedi il sistema di cardio monitoraggio, oppure di servizi come nel caso di Mondeo Vignale. Infine, quando il problema dell’autonomia e della ricarica delle vetture elettriche sarà risolto definitivamente, avremo comunque automobili divertenti e piacevoli da guidare.
Un futuro lontano sotto alcuni aspetti, ma molto più vicino di quanto possiamo immaginare.