Suzuki Crosshiker, X-Lander ed Hustler
Il comun denominatore è rappresentato dalle dimensioni compatte. Le Suzuki Crosshiker, X-Lander ed Hustler differiscono poi in ogni aspetto, occupando posti in gamma che non potrebbero rivelarsi mai così differenti.
Suzuki parteciperà al Tokyo Motor Show (23 novembre-1 dicembre) con i prototipi Crosshiker, X-Lander ed Hustler, vetture di taglia contenuta e sviluppate – nelle intenzioni del marchio giapponese – per vivacizzare il quotidiano degli automobilisti. La Suzuki Crosshiker è una crossover dalle forme simpatiche, a prova di città, la cui piattaforma era già stata utilizzata dalla concept car Regina. La vettura pesa 810 chili ed utilizza un motore tre cilindri da 1 litro, i cui valori di potenza e coppia rimangono purtroppo sconosciuti. Dalla Regina eredita anche l’impronta generale, risultato della combinazione fra efficienza energetica e carattere stilistico.
La Suzuki X-Lander si configura invece quale crossover dai muscoli scolpiti, privo del tetto e con pneumatici generosissimi. Adotta la trazione integrale ed impiega elementi di provenienza Jimny, come la piattaforma ed il motore da 1.3 litri. Quest’ultimo è tuttavia abbinato ad un modulo elettrico, mentre il cambio è manuale a gestione elettronica. La Suzuki Hustler è riconducibile alla categoria delle kei car. Ha quindi un corpo vettura squadrato e geometrico, il suo abitacolo viene descritto come ‘pratico e spazioso’ e soddisfa le esigenze di chi ama le attività all’aria aperta. Si configura quale via di mezzo fra un’utilitaria, un crossover ed un monovolume.
Sarà inoltre presente un secondo Hustler, dalla sezione posteriore più accattivante e che Suzuki definisce generosamente coupé. Sarà inoltre presente l’iV-4, B-SUV già esposto durante lo scorso salone di Francoforte e destinato con tutta probabilità a sostituire la SX4.