Fuoristrada cabriolet: tra mare e montagna
L’estate sta volgendo al termine, ma sono molti i vacanzieri che scelgono il mese di settembre per trascorrere le proprie ferie, al mare o in montagna. Se le vetture cabrio sono ideali per le giornate di sole e le spiaggine sono utilizzabili pressocché nelle località balneari, le fuoristrada cabriolet possono essere considerate l’anello di congiunzione
L’estate sta volgendo al termine, ma sono molti i vacanzieri che scelgono il mese di settembre per trascorrere le proprie ferie, al mare o in montagna. Se le vetture cabrio sono ideali per le giornate di sole e le spiaggine sono utilizzabili pressocché nelle località balneari, le fuoristrada cabriolet possono essere considerate l’anello di congiunzione tra mare e montagna. In listino sono solamente quattro le auto di questa tipologia, vale a dire la Land Rover Defender 90 Soft Top, la Jeep Wrangler Rubicon, la Mahindra Thar e la Mercedes Classe G Cabrio.
Tuttavia, fino ad una decina di anni fa, l’offerta di fuoristrada con carrozzeria cabrio era più ampia, dato che solo Suzuki aveva ben 4 modelli di questa categoria nella propria gamma, ovvero Jimny Cabrio e Grand Vitara Cabrio, più le rispettive antenate Samurai Cabrio e Vitara Cabrio. Ai quei tempi Land Rover proponeva anche la Freelander a passo corto in versione Softback, mentre l’offensiva dei costruttori sudcoreani era composta dai modelli Asia Motors Rocsta, Kia Sportage Cabrio e Ssangyong Korando Soft-Top.
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, le fuoristrada cabriolet andavano molto di moda, tant’é che alcuni modelli provenivano da oltrecortina, come la romena Aro Serie 10 e le sovietiche Lada Niva Brio e Uaz 469, quest’ultima addirittura con carrozzeria a 4 porte. Inoltre, dall’India arrivava anche la Mahindra serie CJ. Invece, l’industria giapponese – sempre all’avanguardia nel campo delle fuoristrada – proponeva anche la Mitsubishi Pajero nella variante aperta Canvas, nonché le Daihatsu Feroza e Rocky. Da quest’ultima derivò l’italiana Bertone Freeclimber, assemblata a Grugliasco ed equipaggiata con motori benzina e diesel a 6 cilindri di origine BMW.
Nel corso degli anni, le Case automobilistiche hanno perso l’interesse nel creare varianti aperte delle proprie fuoristrada, anche perché sono diminuite le versioni a passo corto da cui derivavano e le SUV hanno pian piano attirato sempre più attenzione su di sé. Ma qualcosa sembra muoversi anche in questo senso: infatti, al Salone di Los Angeles – in programma a novembre – Nissan presenterà la Murano nell’inedita variante cabriolet. Se dovesse attirare consensi positivi come la Range Rover Evoque che ha riproposto la quasi tramontata variante a 3 porte, non è escluso che con la Murano CrossCabriolet possa rinascere l’interesse verso il segmento delle cabrio alte da terra.