Nissan IDx Freeflow e IDx NISMO
Nissan attribuisce alle IDx Freeflow e IDx NISMO una matrice comunque ‘puritana’, tant’è che prevede l’utilizzo di motori dalla cilindrata contenuta. Nonostante la trazione integrale…
Le Nissan IDx Freeflow ed IDx Nismo esordiscono in queste ore al Tokyo Motor Show (22 novembre-1 dicembre) e potrebbero anticipare quella sportiva già indicata quale avversaria delle Subaru BRZ e Toyota GT 86. Il marchio giapponese non è ovviamente così esplicito nel rivelare i propri intenti. Per il momento spiega come tali vetture esprimano la capacità sua e della controllata NISMO nell’attribuire personalità opposte e ben definite partendo da una vettura comune, ma tale disegno ci sembra in verità piuttosto sfumato e poco convincente. A maggior ragione considerando l’evidente somiglianza con le Skyline degli anni ’60 e ’70.
Le Nissan IDx misurano circa 4.1 metri in lunghezza, 1.7 metri in larghezza ed 1.3 metri in altezza, hanno trazione posteriore e sono prive del motore, di cui i tecnici forniscono comunque gli identikit. Dovranno comunque soddisfare quegli obiettivi in termini di prestazioni ed economia d’utilizzo che Nissan si è imposta. L’unità destinata alla Freeflow avrà cilindrata compresa fra 1.2 ed 1.5 litri e sarà abbinata ad una trasmissione automatica di tipo CVT, mentre la Nissan IDx NISMO adotterà un 1.6 turbo ad iniezione diretta e lo abbinerà ad una trasmissione automatica a sei rapporti.
La IDx NISMO viene allargata fino a circa 1.8 metri e veste cerchi in lega da 19 pollici (su pneumatici 225/40 19), di una taglia più generosi rispetto a quelli montanti dalla variante non elaborata. Il suo assetto è inoltre ribassato ed il corpo vettura munito di spoiler ed appendici varie. Le due vetture si caratterizzano inoltre per il tetto flottante e per l’abitacolo minimale, privo di fronzoli, nel quale vengono accostati metalli lucidi e rivestimenti più caldi: la IDx Freeflow ha sedili in denim e particolari di colore kaki (stessa vernice utilizzata per il corpo vettura), mentre la IDx NISMO veste tessuti Alcantara ed il suo quadro strumenti risulta privo dell’elemento digitale.