Peugeot: per la 107 crash-test solo con manichini da 78 chili
Gli sviluppi dell’inchiesta sono decisamente allarmanti. E suscitano numerosi interrogativi riguardo l’efficacia dei test svolti per valutare il livello di sicurezza passiva garantito da una vettura moderna. Il 20 gennaio 2009, fra le strade del Buckinghamshire (Inghilterra), gli agenti della Thames Valley Police compiono i rilevamenti dopo un impatto fra una Peugeot 107 ed una
Gli sviluppi dell’inchiesta sono decisamente allarmanti. E suscitano numerosi interrogativi riguardo l’efficacia dei test svolti per valutare il livello di sicurezza passiva garantito da una vettura moderna. Il 20 gennaio 2009, fra le strade del Buckinghamshire (Inghilterra), gli agenti della Thames Valley Police compiono i rilevamenti dopo un impatto fra una Peugeot 107 ed una Opel Vauxhall Vectra. Nell’incidente perde la vita Judith Evans, che non sopravvive alle ferite riportate guidando l’utilitaria francese. Secondo le autorità, il trauma addominale e le numerose fratture alla zona del costato sono conseguenze “non tipiche” e sproporzionate alla violenza dell’impatto, avvenuto a 50 km/h. L’impianto di sicurezza non si è dunque rivelato efficace, nonostante la certificazione “4 stelle” Euro NCAP.
I legali della famiglia Evans hanno interpellato un responsabile della sicurezza per il marchio Peugeot, Richard Zeitouni, che ha ammesso come Peugeot abbia compiuto i test d’impatto utilizzando solo un manichino pesante 78 chili, 24 chili più leggero della signora Evans. “Così non avete valutato le conseguenze di un impatto per il restante 50% della popolazione?”. “Al momento di progettare la vettura”, replica Zeitouni, “l’utilizzo di un manichino pesante 78 chili ci fornì i valori necessari per garantire la sicurezza della maggior parte degli occupanti. Abbiamo agito rispettando la legge”. Peugeot non ha fornito alcun commento alla vicenda.