Golfperformancetour: da Livorno a Modena, attraverso il Muraglione
Continua il nostro viaggio per le strade più belle del centro Italia. In compagnia delle Golf GTI e GTD, affrontiamo il Muraglione, e da Livorno raggiungiamo l’Autodromo di Modena. Dai paesaggi ai tornanti, dall’adrenalina delle curve ai paesini che incorniciano Toscana ed Emilia Romagna: al via la seconda parte del #golfperformancetour.
Continua il nostro viaggio in giro per le strade più belle del centro Italia. Perché in questo caso ciò che conta è proprio il viaggio più che la meta, posti da vivere più che da osservare, scenari da ammirare con stupore genuino, con l’asfalto che scorre veloce sotto le ruote delle nostre Golf GTI e GTD. Del resto il nostro #golfperformancetour è fatto di curve e tornanti da affrontare con brio e tenendo ben saldo il volante, scegliendo le soste in modo strategico in modo da poter osservare il panorama e le bellezze che si aprono intorno a noi.
Un viaggio partito da Roma e che, dopo aver attraversato i meravigliosi paesaggi della Toscana volge verso l’Emilia, per concludersi sul circuito di Modena dove gli ampi spazi della pianura Padana appaiono tanto distanti dalle variegate colline toscane, come a sottolineare la splendida varietà di scenari di cui è composto il nostro Belpaese. La scorsa settimana vi abbiamo raccontato la prima parte di questo lungo viaggio, con le tappe di Scansano, di Abbadia San Salvatore, passando per il Monte Amiata, arrivando a Siena, Volterra e Livorno. Da quì riparte il nostro tour che abbiamo voluto raccontare in questo video.
Partenza: un primo giro a Livorno
Saliamo quindi a bordo delle nostre Golf GTD e GTI, dove non possiamo fare a meno di notare i battitacco in alluminio, abbinato con i diversi dettagli cromati. Il volante, in pelle a tre razze, mostra una corona “tagliata in basso”, con in bella mostra i loghi GTI e GTD. L’anima di queste Golf si rivela anche poggiando i piedi sulla pedaliera.
Ci troviamo a bordo di due vetture che, volenti o nolenti, mostrano la loro anima sportiva. Inutile girarci intorno: GTD e GTI vivono per aggredire curve e tornanti. È vero, offrono un grande comfort e un allestimento che predispone chi è a bordo a un concetto di vettura versatile. Una versatilità che, come vedremo, si rivela pienamente.
Ben poggiati sui sedili – entrambe le versioni adottano la classica selleria con tonalità scozzese, con elementi rossi per la GTI, neri-grigi-bianchi per la GTD – sfioriamo lo schermo touch e impostiamo il navigatore, non prima di una visita al quartiere Venezia della città livornese, unico quartiere del centro cittadino che, dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale, abbia conservato i propri gioielli storici e architettonici. E’ da sottolineare come, ogni estate, il quartiere diventi il centro di una manifestazione folkloristica (“Effetto Venezia”), durante la quale le strade sono animate da bancarelle, spettacoli ed eventi culturali. Ci godiamo le suggestive vedute dalla fortezza vecchia, dalla terrazza Mascagni e dalla scogliera del Romito e torniamo al volante delle nostre Volkswagen. #golfperformancetour riprende il suo cammino e si dirige lungo la strada statale SS67, alla volta di Firenze.
Troviamo Firenze, a portata di touch
Il percorso che ci attende non rivela tratti impegnativi, tanto che ci permette di fissare la velocità con il sistema Cruise Control, di goderci appieno alcune delle doti delle nostre Golf GTI e GTD: una grande stabilità nei tratti rettilinei, abbinata al comfort di marcia, dettato anche dall’elevato livello di insonorizzazione; per questo motivo, riusciamo anche a goderci il sistema infotainment presente: non si può fare a meno di notare la velocità di reazione dello schermo touch, con sensori di prossimità grazie a un software veloce e intuitivo. Sono numerose le funzioni che abbiamo a disposizione: tra le più importanti sicuramente la possibilità di monitorare lo stato della vettura, la connessione con il proprio smartphone e il sistema di navigazione satellitare a comandi vocali. Il pannello principale ci permette inoltre di scegliere la regolazione dei profili di guida Eco, Sport, Normal e Individual (personalizzabile), oltre a registrare la pressione degli pneumatici. Come detto, è grande l’integrazione, così, tramite il nostro smartphone, sfruttiamo la nostra libreria musicale per percorrere la SS67. Musica pacata, niente di esagitato. Per il rock puro, attendiamo il Muraglione.
Ovviamente presente il sistema di chiamata integrata, sia attraverso la modalità touch, sia sfruttando i precisi comandi vocali. Una volta effettuata la sincronizzazione, infatti, ecco a disposizione la propria rubrica.
Oltrepassiamo Pontedera, poi Empoli, fino a raggiungere la splendida Firenze. Un approccio veloce alla città in riva all’Arno: giusto un saluto alla Città Medicea, con un “arrivederci” sospirato dal Ponte Vecchio, e siamo già in marcia: obiettivo?
Le celebri spirali del Muraglione, mecca dei motociclisti, ma non solo: questo libidinoso budello di montagna – porta d’accesso alla Romagna – si arrampica fino a quota 907 metri. Sfruttiamo il climatizzatore bizona posto sulla plancia centrale delle nostre Golf, impostiamo il navigatore e partiamo, con in sottofondo la nostra Playlist, abbinata al nostro smartphone.
Quota 907 metri: il Muraglione
Da Firenze, quindi, prendiamo la SS67 in direzione Pontassieve, sede del Parco Fluviale Fabrizio De Andrè e, dopo una veloce sosta, proseguiamo, oltrepassando gli abitati di Masseto e Rufina finché, all’altezza di Dicomano, non lasciamo il fiume Sieve e iniziamo ad arrampicarci in direzione San Godenzo.
Qui, finalmente, ecco le curve e i tornanti, habitat naturale, elementi complementari delle nostre protagoniste di questo tour, le nostre Golf GTI e GTD. Invero il panorama è di quelli da cartolina e, non lo neghiamo, ci soffermiamo più volte a contemplare le bellezze naturalistiche del nostro Paese, stando ben comodi sulle nostre vetture.
Ecco, la qualità percepita è di alto lignaggio, figlia di auto che devono e vogliono offrire quella sensazione avvolgente che mette quasi al sicuro chi guida. D’altro canto, quando ci potrà ricapitare di avere tra le mani questi mezzi, e poter affrontare con la giusta dose di adrenalina questo misto stretto-veloce? Personalizziamo la nostra guida, grazie alla selezione del profilo di guida Individual, dove possiamo regolare a nostro piacimento le risposte di motore, sterzo, rapportatura e anche climatizzatore (questo per la modalità Eco). Ora la musica cambia! Le nostre Volkswagen Golf pennellano le curve in maniera chirurgica, grazie anche al sistema di sterzo progressivo, con le vetture che mostrano le loro doti dinamiche.
In special modo – non poteva esser altrimenti – la Golf GTI si esalta, grazie anche alla maggior cavalleria e al differenziale autobloccante che permettono un minor sottosterzo. Arriviamo così alla cittadina di San Gaudenzo, posta sulla famosa linea Gotica, e insignita della medaglia d’argento al valor civile, per la strenua lotta partigiana contro i tedeschi, durante la seconda guerra mondiale. Qui, una volta rilassati, siamo riusciti anche a effettuare una visita alla pregevole Abbazia. Un’esperienza che, personalmente, vi consigliamo. Il #golfperformancetour continua però imperterrito. Passata San Gaudenzio, ci ritroviamo di fronte agli splendidi paesaggi che si spalancano sul Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Questi sono gli ultimi chilometri prima di arrivare alla celebre muraglia, da cui prende nome il passo, eretta nel 1836 per far riparare i viandanti dal forte vento. Una sosta d’obbligo al bar sul piazzale, e via in picchiata verso la Romagna.
Si viaggia con Google Earth
Non possiamo non soffermarci un momento sul sistema di navigazione che Volkswagen ha messo a disposizione sulle proprie Golf. D’altro canto, viaggiando per tutto il Centro Italia, il navigatore si è rivelato essere compagno indispensabile di questo #golfperformancetour. Se prima abbiamo parlato del sistema di infotainment che riesce a mostrare una propria offerta di primissimo livello – basti pensare che è presente il lettore DVD e non CD nella versione Discover Pro – oltre a interfacciarsi come Hotspot WLAN e diventare un vero e proprio Hub, a livello di navigazione troviamo un vero e proprio punto di riferimento: l’interfaccia è semplice ma molto dettagliata e permette di conoscere tutto ciò che si trova attorno alla propria posizione. Avviare la navigazione verso una posizione è veloce e semplice ed è una funzione eseguibile tramite comando vocale. In pochi passi si può inoltre trovare la stazione di rifornimento più vicina tramite un elenco suddiviso per marca, con tutti i dati utili sul luogo selezionato e la distanza indicata in chilometri e minuti. Tramite le impostazioni si può infine personalizzare a proprio piacimento il funzionamento del sistema di navigazione scegliendo tra i diversi tipi di mappa disponibili, le informazioni da visualizzare e le indicazioni vocali fornite. Ciò che stupisce è che questo sistema, chiamato Car Net, permette l’integrazione del sistema di navigazione con Google Street View, mettendo a disposizione immagini panoramiche a 360 gradi, o permettendo una raffigurazione realistica della visualizzazione delle mappe sulla base del servizio cartografico Google Earth. In aggiunta, non poteva mancare il servizio sul traffico fornito dal provider Inrix.
Dal Muraglione a Modena
Se in salita, sul versante toscano, protagonista è stata soprattutto la robusta erogazione dei motori, in discesa emerge l’ottimo lavoro svolto dall’impianto frenante, pronto e reattivo prima di ogni ingresso in curva. #golfperformancetour prosegue il viaggio, percorrendo la ripida valle scavata dal fiume Montone, in grado di tramutarsi in “musa ispiratrice” per chiunque abbia delle velleità adrenaliniche.
La guida qui si fa ancor più esaltante grazie a una strada che ricama infiniti ghirigori fino al caratteristico abitato di Portico di Romagna. Lungo il percorso, all’altezza di San Benedetto in Alpe, si segnala uno dei trekking più famosi dello stivale, che in 2 ore e mezzo di cammino raggiunge le suggestive cascate dell’Acquacheta, citate persino da Dante nella Divina Commedia. Da Portico di Romagna, pochi chilometri ancora e raggiungiamo Forlì. Qui lo scenario cambia: via l’anima dura e cruda, affilata e divertente senza riserve delle nostre Golf, quello spirito più puro e grintoso, e largo alla maschera da auto comoda, confortevole con i suoi 73 dB a 130 km/h, frutto di un ottimo lavoro di insonorizzazione, e in grado di assecondarci in tema di abitabilità e tranquilla scorrevolezza. Già, stiamo parlando proprio di scorrevolezza, dettata dalla funzione di veleggiamento. Di cosa si tratta? Di un sistema che consente di sfruttare al meglio l’energia cinetica della vettura quando ci troviamo con il profilo di guida Eco: in assenza di carico la frizione viene automaticamente disinnestata, facendo avanzare le nostre Golf per inerzia, diminuendo il consumo di carburante, ogni qualvolta lasciamo il pedale dell’acceleratore.
In questo modo, possiamo sfruttare l’energia cinetica prodotta dalla macchina. Basta però premere il pedale dell’acceleratore o del freno, ed ecco che la frizione si innesta immediatamente. Un sistema che ci permette, a conti fatti, di risparmiare sulla benzina. Così, veleggiando, arriviamo d’un fiato fino a Modena, dove ci attende la prova finale. Su le serrande dei box. Le due Golf devono riposare: per la prossima tappa del #golfperformancetour, la GTD e la GTI dovranno essere in forma per affrontare al meglio cordoli e traiettorie. La sfida con il dio Chronos le attende!