Home Test Drive Renault Captur: il nostro Long Test Drive

Renault Captur: il nostro Long Test Drive

2045 chilometri a bordo della Crossover di Boulogne-Billancourt in giro per l’Italia. Abbiamo provato la Renault Captur fino in fondo, vivendola giorno per giorno, tra strade, autostrade, traffico e gite fuori porta. Il risultato: una macchina estremamente versatile, parca nei consumi, comoda, ma sopratutto vivibile.

Provare le macchine è sempre un’esperienza unica, profonda, veloce. Chi sale a bordo, durante le presentazioni, ha un limitato spazio temporale per poter carpire le sensazioni, la tecnica, le emozioni che una vettura può offrire. Discorso diverso quando si ha a disposizione un mezzo per molto più tempo. Proprio da questa base è cominciata la nostra prova a bordo della Renault Captur. Un long test drive per scoprire come si comporta questo Crossover, ma non solo dal punto di vista dei consumi. In questa prova vi raccontiamo quello che si è provato da “classici usufruitori” di questa auto. Un viaggio lungo autostrade, tornanti di montagna, passando per strade bianche e l’immancabile, snervante incolonnamento cittadino. 2045 Km a disposizione per carpire tutti i segreti di questa crossover di casa Renault.

Esterni: Muscolosa ma con stile

Renault Captur

4,12 metri di lunghezza, 1,78 m la larghezza ed 1,55 m di altezza con quella da terra di 17 cm e 2,606 metri il passo. Questi sono i numeri che la Captur mette a disposizione con uno stile ed un design dinamico, muscoloso e accattivante. Un esempio di ricerca stilista e di volontà di puntare su un look giovanile, sportivo, in grado di essere duttile e versatile a 360 gradi, ma comunque con fascino ed appeal. Proprio questi due elementi rappresentano punti focali di questa vettura, grazie anche al tetto bicolore, i colori vivi che si abbinano cromaticamente anche agli interni vivi ma non appariscenti. Stilisticamente cattura, c’è ben poco da dire, grazie anche all’eventuale personalizzazione del tetto, montanti, scocca e cerchi.
Ogni pacchetto, infatti, comprende finiture specifiche per la calandra, le modanature laterali, le cornici dei fendinebbia e la fascia posteriore nei colori avorio, nero o arancione. Se non bastasse, a catalogo sono disponibili anche delle strips. A prima vista potrebbe sembrare una Clio “pompata”. In realtà la Captur mostra la sua identità con uno stile comunque morbido, dettato da un equilibrio complessivo ed elaborato delle linee, ma non per questo troppo particolareggiato, anzi. La Captur sfrutta la pulizia delle sue linee, ben sottolineate, nel nostro caso, anche dal colore bianco del tetto, che rende il complesso più aggraziato. abbastanza equilibrato, ma comunque muscoloso e dinamico. Evidente, ma non spiazzante.

Interni: accogliente e pratica

Renault Captur in Francia

Come abbiamo accennato, la Captur sfrutta dei veri e propri giochi cromatici per “energizzare” ancor di più un ambiente che fa dell’accoglienza il suo punto cardine, e della tecnologia il suo lustro.
Cosi, la plancia si mostra semplice e dal design pulito. Chiaramente, non stiamo parlando di una vettura “di lusso” ma con funzionalità: le plastiche della plancia sono un poco rigide tanto per fare un esempio. Certo è che, basta aprire il cassetto sulla plancia, lato passeggero, per rendersi conto di cosa possa offrire questa vettura in termini di fruibilità: un vero e proprio cassetto a scorrimento che offre ben 11 litri di capienza.

Se parliamo in termini di vani a bordo la Capture primeggia grazie ai suoi 27 litri, e soprattutto grazie al “geniale” cassetto estraibile da ulteriori 11 che però non è refrigerato. Ci ha colpito in maniera evidente anche la selleria sfoderabile, personalizzabile nella scelta della tinta: un’ulteriore possibilità di personalizzazione.
Lo spazio a bordo è veramente grande ma non dispersivo. Ogni persona seduta, sia davanti che dietro, trova una grande comodità per spalle e ginocchia. In aggiunta, il divano posteriore, è abbattibile 1-3/2-3, ed inoltre, può scorrere su un binario di 16 cm, aumentando così all’occorrenza lo spazio per l’abitacolo o per il vano bagagli. Una sistemazione perfetta per chi deve partire per un lungo viaggio. Il volume di carico varia dai 377 litri ai 455 avanzando il divanetto, fino ad arrivare ai 1235, sfruttando il massimo della capienza. Scorgendo in avanti lo sguardo, il tunnel centrale, con il tasto Eco per una guida personalizzata atta a ridurre consumi ed emissioni, oltre all’attivatore del Cruise control e del limitatore della velocità.

R-Link: sempre connessi

Renault Captur Peugeot 2008

Uno degli elementi chiave dell’abitabilità e del sistema di “vita a bordo” è sicuramente l’R-Link.
Si tratta dell’oramai famoso touchscreen da 7 pollici con tante app (circa 50), gratuite e a pagamento, scaricabili. L’R-LINK è concepito per essere usato in totale sicurezza anche durante la guida. Il touchscreen ergonomico e le icone immediatamente identificabili ne fanno un sistema friendly e di facile utilizzo. Grazie ai comandi al volante, puoi rispondere alle chiamate mentre guidi, con il bluetooth e le prese USB e jack, ascoltare brani, guardare foto e video durante le soste, ma anche consultare mail o le news (che il sistema legge con voce metallica!) e twittare è un gioco da ragazzi. Il navigatore “connesso” TomTom®, completo di Servizi LIVE, comunica informazioni sul traffico in tempo reale, ottimizzando così i tempi di percorrenza e il consumo di carburante. La funzione Driving ECO² sceglie un approccio ludico per aiutarti a risparmiare carburante, fornendoti il bilancio del percorso e consigli personalizzati. Infine, con Renault R-LINK Store, il primo “Application Store” per automobili, si possono consultare e scaricare un archivio di applicazioni ricco e variegato, accessibile direttamente dal veicolo o dal PC tramite MyRenault. Tra le tante applicazioni, dovendo affrontare un lungo viaggio, abbiamo utilizzato il “Coyote” per tenere sempre sotto controllo limiti e rilevatori di velocità, e letto le mail e le news comodamente seduti al volante. Vita a bordo 2.0? Promossa!

Meccanica: il 1.2 gira bene e consuma poco

Renault Captur Peugeot 2008

Partiamo dal peso per questa Captur: 1.100 kg, grazie ad un’opera di “perdita di peso” che ha portato questa Crossover ad avere, bilancia alla mano, lo stesso peso della vecchia Clio III. All’avantreno, troviamo una sospensione pseudo McPherson con un retrotreno a ruote interconnesse. Le altezze da terra, tipicamente da crossover, mostrano una luce a terra di 170 mm, con penumatici e cerchi corrispondenti, scegliendo per la base un 205/60 R16 e 205/55 R17 come optional. Presente il servosterzo elettrico ad assistenza variabile. Per l’impianto frenante invece, la Renault ha optato per un tipo misto con dischi autoventilati all’anteriore da 258 mm sulla 90 CV TCe e 286 sulle altre, mentre al retrotreno troviamo i tamburi. Non poteva mancare l’ESP di serie, l’hill assiste e l’assistente alla frenata di emergenza.
Capitolo motori: sfruttando la propria conoscenza sui turbo, la casa francese propone la Captur solo con motorizzazioni turbocompresse: si va dal tre cilindri TCe da 0,9 litri e 90 CV fino al 1.2 quattro cilindri turbo e iniezione diretta da 120 CV; il diesel invece è il solo collaudato 1.5 dCi da 90 CV. Parola d’ordine: downsizing.
La casa della losanga ha puntato anche su un sistema che regola automaticamente il flusso dell’aria attraverso il radiatore in base alle esigenze di raffreddamento del motore, con vantaggi sul piano dell’aerodinamica e dei consumi. Non poteva mancare il sistema Stop & Start ed il sistema di recupero dell’energia in frenata ESM (Energy Smart Management), che in fase di decelerazione ricarica batteria che a sua volta alimenta il riscaldamento, il climatizzatore, la radio, le luci, il servosterzo elettrico.
L’Energy TCe 90 è un 3 cilindri turbocompresso da 898 cc che eroga 90 CV di potenza ed una coppia di 135 Nm. Il TCe 120 accoppiato al cambio EDC a doppia frizione a sei marce sviluppa invece 120 CV e 190 Nm di coppia a 2.000 giri.
Il propulsore a gasolio invece è l’Energy dCi 90 offre 90 CV di potenza e 220 Nm di coppia con riprese e accelerazioni brillanti anche ai bassi regimi.

Un viaggio comodo, senza pensieri

Renault Captur

L’obiettivo è ambizioso: effettuare una prova di circa 2000 chilometri, cercando di vivere in pieno la macchina, affrontando tutte le dinamiche proprie che qualsiasi guidatore affronta a bordo della propria auto. Così, dal traffico urbano alle curve di montagna, passando per il tragitto in autostrada, ci imbarchiamo da Roma a bordo della nostra Captur in direzione Salento, una delle perle della nostra Italia, paradiso ancora poco contaminato del Belpaese. Settiamo il navigatore per partire, grazie anche alla rapidità ed ergonomia che il sistema R-Link ci offre, poggiamo nella canalina superiore il nostro cellulare con il bluetooth acceso e colleghiamo lo stesso al sistema di infotainment.

Non c’è la chiave, ma la scheda che ci consente di aprire e chiudere la Captur senza mai tirarla fuori dalla tasca. A bordo, la posizione di guida è piacevolmente rialzata e non ci metto molto a trovare la corretta posizione di guida. Lo sterzo è regolabile in altezza e profondità, ma rimane piuttosto orizzontale. La plancia è piacevole nel design, ma le plastiche non sono delle più ricercate. Premiamo il tasto di start, con già la prima annotazione da segnalare: la Captur è ben insonorizzata e priva di fastidiose vibrazioni. Ci si trova ben inglobati, all’interno di un”abitacolo che “ospita”, non rende “claustrofobici” per via della tanta tecnologia

Parte del merito va anche alla “gommatura generosa” da 16 pollici. Dinamicamente la Captur è agile nel traffico urbano, in cui si muove senza problemi grazie all’ottima visibilità anteriore, mentre leggermente migliorabile sarebbe la visibilità posteriore. Partiamo, e da Roma prendiamo l’autostrada Roma-Napoli per un breve tragitto verso Guadagnolo, zona montuosa, ricca di curve e tornanti, con di sfondo anche un bel panorama. Qui sulle tortuose statali, è da rimarcare un assetto veramente ben sostenuto e per nulla cedevole.

Il merito va ad una scocca piuttosto frenata, nonostante delle sospensioni con un’escursione non proprio breve. D’altronde, non potrebbe essere altrimenti, considerando il carattere estremamente versatile della Captur. La sensazione di base è che ci si trovi a guidare una vettura che non abbia un baricentro effettivamente cosi alto, tanto da affrontare curve e tornanti con un indole quasi sportiveggiante. Intendiamoci: rollio e beccheggio sono presenti, ma di certo nulla a che fare ne con una monovolume ne con un Suv. Da Guadagnolo, siamo partiti alla volta della Puglia, prendendo l’Autostrada A1/E45. In queste condizioni, più che per le prestazioni pure, apprezziamo in maniera chiara e sibillina il Cruise Control, le indicazioni del navigatore, sempre chiare e precise, con indicazioni sonore arrivate sempre in perfetta sincronia. C’è tempo perfino per simulare il suono del motore della nostra Captur, riproducendo, grazie al sitema R-Link, il rombo della Clio, di un’astronave, o addirittura di una moto. Un plus, di divertimento, dovendo affrontare circa 5 ore di viaggio.

La comodità risulta essere un fattore chiave, determinante. Per chi soffre di problemi di schiena (come chi scrive questo articolo), arrivare a fine giornata senza dolori risulta essere la cartina di tornasole dell’abitabilità e del livello di comfort raggiunto. Sopratutto in quei momenti di traffico estremo, come all’arrivo alla tangenziale di Bari, dove ci siamo ritrovati incolonnati per circa un’ora e mezza, la comodità, la risposta dei pedali e la vita a bordo tramite infotainment risultano essere punti cruciali, così come il cambio automatico, sempre preciso, mai irruento nell’innesto dei rapporti.

Ottima impressione ci è stata data anche dall’impianto frenante, nonostante sia di tipo misto dischi/tamburi, sia per prontezza che per consistenza e resistenza alla fatica. Una vettura, questa Captur, che tendenzialmente risulta essere sottosterzante e con un retrotreno stabile in ogni condizione. Attenzione poi, perchè se dovessimo veramente esagerare, c’è sempre l’ESP pronto a darci una mano. Il motore poi da il meglio di se solo oltre i 4.000 g/m, allungando senza difficoltà fino ai 6.000. Al contempo, si potrebbe pensare a dei consumi molto elevati. Beh, la nostra prova è durata per diversi giorni e quindi possiamo offrirvi un rapporto abbastanza esauriente. Come detto, partendo con una Captur caricata di bagagli, e simulando una vera e propria vacanza, arriviamo ad Otranto, per continuare a girare nei giorni successivi per le più belle località del Salento, e far ritorno a Roma.
Renault Captur

Distanza percorsa? 2045 chilometri totali in ogni condizione possibile: traffico, momenti di scorrimento, autostrade, leggeri sterrati, strade urbane ed extraurbane, senza mai risparmiarci, e alternando modalità Eco, con un’erogazione normale, abbiamo ottenuto un consumo totale di 133,6 litri, mantenendo una velocità media di 59,3 km/h, con un consumo medio di 6,5 litri/100 km. Inoltre, siamo riusciti a percorrere ben 378 km senza consumare. Valori veramente molto buoni, ma che sarebbero potuti essere migliori con una guida più accorta: il nostro R-Link a fine viaggio infatti, ci ha attribuito infatti un voto di 68/100.

Pregi e difetti

Renault Captur Peugeot 2008

Ci piace
Ambiente comfortevole ed ergonomico
Consumi
Cassetto da 11 litri
Sedile posteriore scorrevole
I sedili con sellerie sfoderabili
Grande personalizzazione

Non ci piace
Schedina navi esposta agli urti
Plastiche un po’ cheap
Tamburi posteriori

Renault Captur: la scheda tecnica

Renault Captur

MOTORE
turbo/iniezione multipoint sequenziale
Cilindrata (cm3): 1197
Numero cilindri: 4
Numero valvole: 12
Potenza massima 88kW (120 CV) a 4900 giri/min
Coppia massima 190 Nm
CAMBIO
Tipo: Sequenziale
Rapporti: 6
STERZO
Servosterzo: elettrico con assistenza variabile
Diametro di sterzata fra marciapiedi/muri: 10,42
Sospensioni
Tipo avantreno: tipo MacPherson
Tipo retrotreno: assale flessibile a geometria programmata e molle elicoidali
Freni
Anteriori dischi ventilati 258 mm
Posteriore tamburi 8”
DIMENSIONI
Lunghezza (mm): 4122
Larghezza (mm): 1778
Altezza (mm): 1566
Passo (mm): 2606
Numero Posti: 5
Volume del bagagliaio (dm3): 377
Peso 1.100 kg
PRESTAZIONI
Velocità massima 192 km/h
0-100 km/h 10.9 secondi

Ultime notizie su Test Drive

Tutto su Test Drive →