Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo GPL: prova consumi 2600 chilometri
Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo GPL: scoprite come si è comportata la variante bifuel della nota vettura del Biscione durante la nostra prova consumi…
Dal debutto della nuova Alfa Romeo Giulietta, a oggi, abbiamo avuto modo di testare in più circostanze la vettura del Biscione. Ora sul palcoscenico delle nostre prove su strada, con la lente d’ingrandimento puntata sui consumi, sale per la prima volta il modello bifuel. Stiamo parlando dell’Alfa Romeo Giulietta GPL mossa da un propulsore 1.4 Turbo, in grado di sviluppare una potenza di 120 cavalli (88 kW) e una coppia massima di 206 Nm, affiancato da un cambio manuale a sei rapporti.
Il modello cardine del brand, finora commercializzato in circa 224mila unità in tutto il mondo, come avevamo già sostenuto in passato, risulta una valida alternativa a rivali blasonate appartenenti allo stesso segmento dotate di grande qualità ma scarsa emozionalità. Nelle prossime righe inizieremo quindi con il riesaminare la vettura italiana sotto il profilo estetico e di contenuti mettendo in luce pregi e difetti, per poi descrivervi le sensazioni che ci ha trasmesso durante le fasi di guida di questa nuova prova.
Dulcis in fundo il capitolo più importane del test, ovvero, la sezione dedicata ai consumi nella quale vi mostreremo tutti i dati rilevati utilizzando l’auto su un percorso misto comprendente tangenziali, stradine di paese e trafficate vie di città. Detto questo, prima di concludere questa breve prefazione, vi ricordiamo che in Italia la Giulietta è attualmente disponibile in quattro varianti a benzina (1.4 Turbo 120 CV, 1.4 Turbo MulitAir 170 CV, 1750 TBi Quadrifoglio Verde e 1.4 Turbo 120 CV GPL) e tre diesel (1.6 JTDm, 2.0 JTDm 150 e 2.0 JTDm 170 CV).
Alfa Romeo Giulietta: design e interni
Il look dell’Alfa Romeo Giulietta è caratterizzato anteriormente dal tradizionale scudetto Alfa, incastonato nel paraurti anteriore e sospeso tra le prese d’aria. Da qui si sviluppano le due nervature presenti sul cofano motore che caratterizzano l’avantreno ed enfatizzano il lato sportivo e muscoloso della vettura. La fiancate pulite e filanti conducono l’attenzione dell’osservatore verso il posteriore, dove l’elemento estetico di maggior spicco è rappresentato dalla gradevole forma dei gruppi ottici. Nel complesso le piacevoli forme donano all’auto una marcata personalità, capace di distinguersi da alcune dirette concorrenti più blasonate ma dal carattere “piatto”.
Centimetro alla mano la Giulietta misura 4,35 m in lunghezza, 1,80 m in larghezza, 1,46 m in altezza e ha un passo di 2,63 metri. L’abitacolo del modello da noi provato adotta sedili in tessuto, in grado di fornire un buon livello di comodità e una discreta contenitività. Al posto di guida, proprio come sulle altre versioni provate in precedenza, la seduta ottimale si trova facilmente e la visuale frontale-laterale risulta buona mentre al posteriore non è sempre ottimale. Di questo però non bisogna preoccuparsi in quanto, durante le fasi di manovra, con un po’ di malizia e l’aiuto dei sensori di parcheggio chiunque riuscirà facilmente a rendersi conto dell’effettivo ingombro della vettura.
Spostandosi sul divanetto posteriore, quando si è in due, lo spazio a disposizione non manca e si viaggia comodi. In tale circostanza i passeggeri possono inoltre usufruire di un bracciolo estraibile dallo schienale centrale. Quando si è in tre adulti, invece, lo spazio a disposizione non è molto ma risulta comunque sufficiente per affrontare percorrenze medie senza grossi problemi. Prendendo in considerazione il bagagliaio, con una capacità di 350 litri, abbiamo apprezzato in particolar modo il tunnel di collegamento con l’abitacolo che permette di caricare oggetti lunghi come ad esempio degli sci oppure delle canne da pesca.
Torniamo a parlare degli interni per sottolineare ancora una volta il contrasto dato dalla bella sensazione tattile e visiva trasmessa dai morbidi pellami che avvolgono volante, cuffia del cambio e freno a mano alla quale si contrappone il materiale plastico utilizzato per la plancia, decisamente al di sotto delle aspettative. Svuotare le tasche può inoltre essere un problema: i vani portaoggetti presenti nell’abitacolo sono pochi e hanno dimensioni contenute. E’ doveroso sottolineare che questo problema è stato in parte arginato sul Model Year 2014, con l’aggiunta di un nuovo vano a lato guida.
Sulla consolle centrale, nella porzione superiore, troviamo i comandi per gestire la radio, piccoli e non molto funzionali. In compenso però chi guida può gestire il tutto attraverso dei comodi pulsanti al volante, senza mai distogliere lo sguardo dalla strada e distrarsi alla guida.
Abbassando lo sguardo s’incontrano i comandi a deviatore, belli da vedere e da toccare, proprio come i grossi comandi del climatizzatore bizona, potente ma poco reattivo quando si imposta la temperatura. Il suono riprodotto dall’impianto stereo, infine, indipendentemente dalla modalità scelta sopporta alti volumi senza grossi problemi risultando di buona qualità. In particolare portando l’impianto verso il massimo è apprezzabile la risposta sui toni alti. I bassi, invece, non cedono alla fastidiosa tendeza di fare vibrare parti dell’abitacolo.
Alfa Romeo Giulietta: su strada
Prima di mettere in moto, e analizzare il comportamento su strada, osserviamo per un istante la carta d’identità dell’Alfa Romeo Giulietta: è mossa da un propulsore 1.4 litri Turbo capace di erogare una potenza massima di 120 cavalli a 5000 giri/minuto, una coppia massima di 206 a 1750 giri/minuto, accelerare da 0 a 100 km/h in 10,3 secondi e raggiungere una velocità massima di 195 km/h. Per il momento tralasciamo le voci riguardanti i consumi in quanto approfondiremo il discorso fra qualche riga…
L’avviamento avviene sempre con l’alimentazione a benzina, per passare poi automaticamente al gas dopo qualche istante. In ogni momento è comunque possibile passare dalla modalità a benzina a quella a GPL e viceversa semplicemente premendo il pulsante. Inoltre, in caso di esaurimento del gas il passaggio all’alimentazione a benzina avviene in modo automatico. La bombola con una capacità di 38 litri è alloggiata nel vano generalmente dedicato alla ruota di scorta, sostituita dall’apposito kit di riparazione.
Passando dalla teoria alla pratica, bastano pochi chilometri per rendersi conto che la vettura bifuel presenta la stessa doppia personalità che caratterizza le sorelle spinte da motori convenzionali. Utilizzando l’auto con il sistema DNA impostato su N (Normal) oppure in A (All Weather) emerge il lato pacato e composto della vettura, particolarmente adatto per l’utilizzo quotidiano e per i viaggi con percorrenze medio-lunghe. Selezionando la modalità Dynamic emerge invece il carattere grintoso e sportivo, da noi tanto apprezziamo. In tale modalità, come oramai ben saprete, si ha sterzo più pesante e presente, funzione overboost, acceleratore più pronto e Q2 attivo. Quest’ultimo, nello specifico, migliora la motricità e riduce il sottosterzo in accelerazione in uscita dalle curve.
Il cambio risulta inoltre piacevole da utilizzare in ogni situazione grazie a innesti precisi dotati di una rapportatura ottimale mentre le sospensioni, rigide al punto giusto, assorbono con efficacia le asperità del manto stradale, fornendo un buon livello di comfort di marcia. L’impianto frenante risulta efficace e prontissimo oltre che capace di sopportare sforzi prolungati e rapide decelerazioni da alta velocità. Ai limiti dinamici la propensione al sottosterzo della Giulietta emerge solo quando si esagera con il gas oppure se si sbaglia le traiettorie. In ogni caso l’elettronica diventa molto discreta e per nulla invasiva nel suo funzionamento. In questo modo gli angeli elettronici fanno il loro “sporco” lavoro, riportando l’auto sulla corretta via e tagliando la giusta dose di gas solo se necessario.
Alfa Romeo Giulietta: i consumi
Arriviamo quindi al piatto forte di questa prova: i consumi! Come anticipato in apertura, per poter saggiare la Giulietta in più contesti, abbiamo utilizzato l’auto su una “road map” molto variegata comprendente tangenziali, stradine di paese e trafficate vie di città. Logicamente, come vedrete osservando i dati del nostro test, i migliori valori rilevati sono arrivati impiegando la vettura con uno stile di guida da buon padre di famiglia e una velocità costante.
Abbiamo fatto rifornimento di GPL dieci volte per un totale di 262.09 litri, con i quali abbiamo percorso 2.644 chilometri ottenendo un consumo medio di GPL di circa 10 km/l. I vari rifornimenti sono stati effettuati in vari distributori del nord e centro Italia con prezzi compresi tra 0,759 e 0,821 euro/litro, per una spesa complessiva pari a 202.38 euro.
Ecco tutti i dati della nostra prova del consumo:
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15,44 euro – 0,821 euro/litro – 190 km – 18,81 litri – 10,10 km/l
18,30 euro – 0,769 euro/litro – 260 km – 23,80 litri – 10,92 km/l
12,91 euro – 0,769 euro/litro – 170 km – 16,79 litri – 10,12 km/l
16,30 euro – 0,819 euro/litro – 217 km – 19,91 litri – 10,89 km/l
26,52 euro – 0,759 euro/litro – 320 km – 34,94 litri – 9,15 km/l
16,00 euro – 0,759 euro/litro – 219 km – 21,08 litri – 10,38 km/l
24,00 euro – 0,769 euro/litro – 302 km – 31,21 litri – 9,67 km/l
28,60 euro – 0,759 euro/litro – 399 km – 37,68 litri – 10,58 km/l
29,02 euro – 0,764 euro/litro – 392 km – 37,99 litri – 10,31 km/l
15,29 euro – 0,769 euro/litro – 175 km – 19,88 litri – 8,80 km/l
Totale: 2.644 chilometri, 262.09 litri e 202.38 euro, con un consumo medio (di GPL) di circa 10 km/l.
Come per le altre vetture appartenenti a questa categoria dobbiamo ricordare che nei conti economici bisogna tener conto anche del libero accesso in centro a Milano, in quanto le auto a GPL non devono pagare i cinque euro giornalieri previsti dall’area C.
Alfa Romeo Giulietta: listino prezzi
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