Infiniti: il mercato italiano del premium brand di Nissan a 2 anni dal lancio
Infiniti ha debuttato ufficialmente sul mercato italiano ed europeo nel novembre 2008. Fino ad oggi, in Italia sono state immatricolate 682 vetture del premium brand di Nissan. Si tratta ovviamente di un risultato modesto, ma non così drammatico se sono prese in considerazione alcune variabili. Nel Vecchio Continente, Infiniti non punta a scalfire lo strapotere
Infiniti ha debuttato ufficialmente sul mercato italiano ed europeo nel novembre 2008. Fino ad oggi, in Italia sono state immatricolate 682 vetture del premium brand di Nissan. Si tratta ovviamente di un risultato modesto, ma non così drammatico se sono prese in considerazione alcune variabili. Nel Vecchio Continente, Infiniti non punta a scalfire lo strapotere dei premium brand tedeschi quali Audi, BMW e Mercedes, dato che la concorrenza diretta è rappresentata da Lexus. Negli ultimi due anni, il premium brand di Toyota ha immatricolato 3381 vetture in Italia, ovvero cinque volte in più del quantitativo di auto immatricolate da Infiniti nel nostro Paese.
Tuttavia, negli ultimi tempi si è assottigliata la differenza tra i due brand: infatti, nel 2008 furono immatricolate 47 vetture Infiniti e 1432 vetture Lexus. L’anno successivo, Infiniti è salita a 264 immatricolazioni e Lexus è scesa a 1096 immatricolazioni. Nel corso del 2010, invece, l’immatricolato di Infiniti è cresciuto ancora fino a 371 unità, mentre Lexus è sprofondata a 853 immatricolazioni. In pratica, si è passati da una differenza di quasi 1400 unità del 2008 all’attuale di circa 500 unità. Si tratta di un risultato incoraggiante, soprattutto per il fatto che Infiniti quest’anno ha introdotto le versioni diesel per i modelli EX e FX che risultano i più desiderati.
La Infiniti FX ha fatto registrare 156 immatricolazioni nel 2009, mentre quest’anno il quantitativo è salito a 248 unità, di cui 147 sono diesel. Più stabile la situazione commerciale della Infiniti EX, scelta da 72 clienti lo scorso anno, mentre fino a novembre la crossover nipponica ha fatto registrare 73 immatricolazioni, di cui 50 relative alla versione diesel. In pratica, l’asso nella manica di Infiniti rispetto a Lexus potrebbe essere rappresentato nel futuro proprio dalle motorizzazioni diesel, di gran lunga preferite dagli automobilisti italiani rispetto alle versioni ibride che rappresentano, invece, il “valore aggiunto” dell’offerta di Lexus.
In quest’ultimo periodo, Infiniti ha introdotto in Italia la nuova M, la berlina di segmento E che ha già fruttato 11 immatricolazioni. Come già detto, si tratta di risultati modesti, ma che considerati nell’ottica della diretta concorrenza assumono un importante valore. Infatti, la rivale Lexus GS è stata preferita in questi 11 mesi del 2010 solo da 28 acquirenti. Si tratta di un risultato deludente, perché queste berlina giapponese è presente sul nostro mercato da più di 15 anni e, quindi, non ha mai fatto breccia nemmeno sui clienti già acquisiti. Appunto, l’asso nella manica della Infiniti M è rappresentato dalla versione diesel e la GS in versione 450h ibrida può fare ben poco.
Il merito delle performance commerciali italiane di Infiniti va al Gruppo Fassina che, al momento, si occupa della commercializzazione delle vetture giapponesi nel nostro Paese. Infatti, le quasi 400 unità immatricolate quest’anno in Italia sono il frutto dell’operazione commerciale condotta dai 5 centri presenti nella Penisola, ovvero Milano, Padova, Bologna, Firenze e Roma. Se Infiniti avesse una rete commerciale più ampia, potrebbe realmente dare filo da torcere a Lexus, presente ufficialmente in Italia da 1993 e distribuita attraverso molte concessionarie Toyota, mentre la rete Infiniti è indipendente dalle concessionarie Nissan.
Tuttavia, i buoni risultati che Infiniti sta facendo registrare in Italia non sono paragonabili a quelli europei. Nel biennio 2008-2009, Infiniti ha immatricolato in Europa solo 1768 vetture, mentre Lexus è lontana anni luce con 50.249 immatricolazioni. La distanza tra Infiniti e Lexus nei volumi di vendita potrebbe aumentare ancor più nel 2011, quando partirà la commercializzazione a pieno regime della compatta CT, ovvero la vettura di segmento C che punta a togliere giovani clienti alle solite Audi A3 e BMW Serie 1, in una fascia di mercato dove il premium brand di Nissan arriverà solo più in là.