Si inaspriscono le sanzioni per chi in Arabia guida in drift su strada pubblica
Multe da 1.900 a 7.600 euro, sequestro dell’auto e la permanenza in carcere. Sono i provvedimenti adottati dal governo saudita per frenare la pratica del drifting.
Le autorità saudite hanno approvato una nuova e più severa legge contro il fenomeno del drifting, pratica finora punita quale semplice violazione amministrativa e colpevole di generare un numero crescente di incidenti, feriti e purtroppo anche vittime. Chi guida un’auto su due ruote od in sovrasterzo verrà quindi punito con il sequestro del veicolo (per un mese) e con una multa equivalente a 1.900 euro. I recidivi si vedranno privati dell’automobile per tre mesi, dovranno sborsare l’equivalente di 3.800 euro e finiranno in prigione da sei a dodici mesi, mentre chi viene pizzicato per la terza volta dovrà rinunciare alla propria auto da uno a cinque anni e sarà costretto a pagare l’equivalente di 7.600 euro.
Le sanzioni non sono tuttavia limitate ai conducenti. I legislatori vogliono infatti punire anche i passeggeri e gli eventuali spettatori di un’esibizione pubblica, rifilando loro una multa pari all’equivalente di circa 300 euro e sequestrando l’automobile per un minimo di 15 giorni. Le autorità sperano in tal modo di imbrigliare un fenomeno dalla notevole popolarità anche oltreconfine, rischiosissimo, che sfocia sovente in episodi di cronaca giudiziaria. Basti sapere che nel giugno 2012 un drifter venne condannato alla decapitazione per aver investito due persone nel corso di una sua ‘esibizione’.