Alfa Romeo Spider: il punto della situazione
Dopo le dichiarazioni rilasciate da Marchionne a La Repubblica ed al NAIAS 2014, le certezze sulla nuova Alfa Spider non si possono più considerare tali; ecco perchè…
Ci avevamo sperato, invece al NAIAS 2014 non è stata ufficializzata alcuna novità relativamente alla sospirata Alfa Spider, attesa per il 2015: per la verità, salvo le speculazioni che si trovano in rete, il progetto della nuova scoperta del biscione sembra essere stato “secretato” da qualche mese. Volendo fare il punto della situazione sul modello, possiamo affermare che alcuni aspetti della questione appaiono in forte contraddizione fra loro. Ma andiamo per gradi. Il 23 maggio del 2012 “Fiat Group Automobiles S.p.A. (Fiat) e Mazda Motor Corporation (Mazda) hanno siglato un memorandum d’intesa (MoU) non vincolante per lo sviluppo e la produzione di una nuova spider a trazione posteriore per i marchi Mazda e Alfa Romeo basata sull’architettura dell’MX-5 di prossima generazione”, come si legge nella nota ufficiale rilasciata un anno e mezzo fa. Il memorandum diventa un accordo ufficiale il 18 gennaio 2013; nel comunicato congiunto si legge: “Mazda Motor Corporation e Fiat Spa hanno ufficializzato oggi la firma dell’Accordo Finale che vedrà Mazda produrre nella fabbrica di Hiroshima in Giappone una vettura sportiva due posti con tetto apribile per conto del marchio Alfa Romeo Fiat; la produzione inizierà nel 2015”.
Dai comunicati emergono quindi due punti fermi: questa nuova Alfa Romeo avrà un’architettura costruttiva mutuata dalla Mazda MX-5 di prossima generazione e sarà prodotta ad Hiroshima, Giappone. O perlomeno erano dei capisaldi fino a pochi giorni fa, prima dell’intervista rilasciata da Marchionne a La Repubblica e prima della conferenza stampa dell’ad al Salone di Detroit 2014. Il 10 gennaio ultimo scorso, Marchionne dichiara ad Ezio Mauro che “ìl dna dell’Alfa dev’essere autenticamente tutto italiano, sempre, non potrà mai diventare americano – ma forse giapponese si? – Basta anche coi motori Fiat nell’Alfa Romeo“. Inevitabilmente la questione viene ripresa il 13 gennaio, alla Cobo Hall di Detroit, sala W1-55 Port Side, dove è programmato l’incontro di Marchionne (e del Presidente di Fiat S.p.A., John Elkann) con la stampa italiana. In un passaggio della conferenza Marchionne ribadisce: “L’Alfa Romeo è nata con alcune caratteristiche come il suo DNA figlio di motori specifici, credo che per riportare l’Alfa ai tempi del suo successo è necessario riprendere alcuni elementi, tra cui la comunanza di motori, e ritornare a modelli e architettura e motori diversi. Con le competenze che abbiamo in Ferrari sarebbe davvero da imbecilli non sfruttare il know how di cui disponiamo. Comunque, fino a quando ci sarò io l’Alfa Romeo continuerà ad essere prodotta in Italia”.
Non è difficile notare che le ultime dichiarazioni di Marchionne appaiono in netto contrasto con quelle che erano le premesse (ufficiali) dell’accordo con Mazda per la realizzazione di una nuova Spider, ovvero architettura condivisa e produzione giapponese. Da un lato è vero che Marchionne ha “solo” annunciato che Alfa Romeo non avrà più motori e piattaforme condivise con modelli Fiat; tuttavia ciò non esclude che possa averne con Mazda; tanto di cappello. Dall’altra parte è pur vero che l’accordo del 18 gennaio 2013 è abbastanza chiaro circa la sede di produzione del nuovo modello a marchio Alfa. La questione è tutta nella frase “fino a quando ci sarò io l’Alfa Romeo continuerà ad essere prodotta in Italia”; a meno che Marchionne non rinunci a sorpresa al suo incarico nei prossimi 12/18 mesi, cosa assai improbabile visto quanto dichiarato da Elkann sul futuro dell’ad, appare difficile capire come questa Alfa Romeo possa essere prodotta nel nostro Paese ed ancora più curioso comprendere come Marchionne districherà la faccenda.
Del resto in Mazda sono già pronti a dare il via alle linee produttive delle due vetture “gemelle diverse”. Takashi Yamanouchi, Presidente e Amministratore Delegato di Mazda, ha infatti dichiarato più di un anno e mezzo fa: “E’ molto stimolante poter collaborare con un marchio prestigioso come Alfa Romeo su un nuovo spider basato sull’architettura dell’MX-5 di nuova generazione, che rappresenta un’icona per Mazda”. Se non altro, dalle parole di Marchionne, emerge che la nuova Spider, contrariamente a quanto asserito dalle speculazioni fatte sino ad oggi da tutta la stampa, non dovrebbe essere motorizzata dal noto 4 cilindri 1.4 turbo; quest’ultimo, fino al 10 gennaio, era stato il miglior candidato (fermo restando la necessità di convertirlo ad installazioni di tipo longitudinale, ad oggi non previste) a finire sotto al cofano della nuova scoperta: è un motore Fiat, condiviso col resto del gruppo; serve aggiungere altro? Data la variabilità delle carte in tavola, non è nemmeno possibile escluderlo a priori in favore del 4 cilindri 1.750 TBi della 4C, attualmente unico motore a beneficio esclusivo di Alfa Romeo; e comunque sviluppato da FPT…