Mercedes CLS Brabus
Poteva mai mancare la firma di Brabus sulla nuova Mercedes CLS? Domanda retorica, risposta scontata. Nei giorni scorsi il tuner di Bottrop ha rivelato le forme della sua interpretazione sulla base della berlina-coupé di Stoccarda, che farà il suo debutto internazionale all’imminente Salone di Ginevra.La CLS Brabus si caratterizza rispetto al modello di partenza per
Poteva mai mancare la firma di Brabus sulla nuova Mercedes CLS? Domanda retorica, risposta scontata. Nei giorni scorsi il tuner di Bottrop ha rivelato le forme della sua interpretazione sulla base della berlina-coupé di Stoccarda, che farà il suo debutto internazionale all’imminente Salone di Ginevra.
La CLS Brabus si caratterizza rispetto al modello di partenza per l’inedito design delle prese d’aria anteriori, che ora includono un proiettore con LED verticali, gli sfoghi sui passaruota, le minigonne, l’accenno di spoiler posteriore e -sempre dietro- il diverso paraurti, ridisegnato per ospitare i quattro inediti terminali di scarico.
Diverse le opzioni disponibili per i clienti in termini di sospensioni: si va dal semplice assetto ribassato di 30 mm connesso all’introduzione di molle sportive, al set completo di sospensioni totalmente regolabili. Grazie agli interventi di Brabus, le CLS equipaggiate con le sospensioni Airmatic possono essere ribassate fino a 35 mm. I cerchi in lega Brabus sono disponibili in sei diversi disegni e con misure fino a 20″.
Per quanto riguarda i motori sono i due diesel le unità interessate dal potenziamento: il 2.1 quattro cilindri della CLS 250 CDI passa da 204 a 235 CV (la coppia sale da 500 a 560 Nm), mentre il 3.0 V6 della CLS 350 CDI passa da 265 a 313 CV, con la coppia che sale contemporaneamente da 620 a 690 Nm. Tutto questo guidando in Sport mode: con l’Eco mode inserito, il sei cilindri mantiene immutata la potenza massima e vede crescere soltanto la coppia.