Top Gear: Zenvo risponde dopo l’incendio della ST1
Nel corso della trasmissione l’auto era stata letteralmente stroncata. Zenvo però non è rimasta in silenzio, ed ha quindi ribattuto punto dopo punto a quanto trasmesso. Scopriamo quindi che il principio d’incendio non sembra essere casuale…
Il terzo episodio della XXI stagione di Top Gear ha riservato una sorpresa decisamente inaspettata. Colpa di un servizio giudicato troppo severo e tagliante, di una prova condotta in maniera non idonea, di uno spiacevole episodio che ha obbligato un’azienda a difendere l’onore della propria vettura. Jeremy Clarkson si è seduto al volante della Zenvo ST1, supercar di provenienza danese ed a cui non è stata risparmiata alcuna critica: la frizione ha accusato un malfunzionamento, la ventola dell’intercooler si è lasciata scappare un principio d’incendio e ben due noie meccaniche hanno determinato altrettanti pit stop forzati.
Persino l’hot lap di The Stig non si è rivelato privo di critiche, dal momento che la sportiva – con motore V8 7.0 da oltre 1.100 CV – ha girato più lenta di una Ford Focus ST! Zenvo non è comunque rimasta in silenzio. L’azienda danese ha giustificato tale defaillance con un lungo comunicato, pubblicato sul sito Pro Street. Scopriamo pertanto che il cedimento della frizione è da imputare ad un’ora continuativa di traversi, mentre il problema alla ventola dell’intercooler è stato accusato nuovamente dopo un’ora di prove ad alta velocità – nella quale sono andati esauriti ben 50 litri di carburante. Del fastidio alla ventola è stato incolpato un fornitore, e Zenvo si riserva di condurre ulteriori test sugli esemplari in lavorazione.
L’azienda danese rivela inoltre che la ST1 ha raggiunto sulla pista di prova i 304 km/h – velocità più elevata da tempo a questa parte –, mentre l’accelerazione 0-100 km/h è stata portata a termine in 2.69 secondi. Nessuna di queste performance è stata tuttavia citata nel corso della trasmissione. Gli autori della puntata hanno invece trasmesso il giro di pista, effettuato proprio durante i giorni nei quali le autorità britanniche sconsigliavano di mettersi alla guida (per le abbondanti piogge e le basse temperature). Zenvo corregge infine il prezzo: non ammonta ad 800.000 sterline come rivelato, ma a ‘sole’ 660.000 sterline.