Dal garage spunta la Ford GT40. Ma è senza motore…
Il titolare di una scuderia fu colpito da due sfortune nel giro di poco tempo: prima la Ford GT40 del suo team ruppe il motore, e poi fu vittima di un malanno fisico. Ques’ultimo lo costrinse a dimenticarsi della vettura, ora riemersa dal garage.
La rottura del motore è un’eventualità che qualsiasi team di piccolo/medio cabotaggio vive con assoluto terrore e preoccupazione. Immaginate poi se un tale contrattempo venga seguito da un infortunio di natura fisica, come successo al responsabile di una scuderia attiva sul finire degli anni ’70 nella California meridionale. Thomas Shaughnessy aveva da poco iniziato a riparare una Ford GT40 del 1966, ma si è dovuto fermare qualche tempo dopo per un inconveniente fisico.
Nel 1977 ha quindi parcheggiato la sportiva in garage, le ha costruito attorno una struttura di legno e si è pian piano trovato a considerare l’officina quale sorta di ripostiglio. L’automobile è rimasta di fatto sepolta fino alle scorse settimane, quando Shaughnessy ha deciso di iscriverla all’evento The Friends of Steve McQueen e di sottoporla ad un robusto restauro. Alla sportiva è riconosciuto anche un notevole significato di natura tecnica, ché si tratta di uno fra i tre esemplari con l’assale posteriore della vettura introdotta l’anno seguente.
La Mark II montava infatti una struttura di taglio leggermente più raffinato, e la vettura di Shaughnessy viene ritenuta l’unica ad aver conservato tale soluzione tecnica. Il restauro non sarà tuttavia agevole, dal momento che il proprietario deve recuperare i pneumatici ed il motore V8 da 4.7 litri.