Distrutte 93 Dodge Viper di pre-serie. “Non avevano più significato”
Chrysler smentisce così la ricostruzione di un professore statunitense, secondo cui due esemplari (non omologati per l’utilizzo su strada) sarebbero rimasti coinvolti in incidenti stradali. Le 93 auto sono andate dallo sfasciacarrozze perché ormai prive di significato.
Gli appassionati d’oltreoceano stanno esprimendo rammarico e disappunto nei confronti di un recente provvedimento assunto dai vertici del gruppo FCA, i quali hanno ordinato la distruzione di 93 Dodge Viper risalenti ad inizio anni ’90 e tutte in configurazione pre-serie. Le automobili erano custodite presso altrettanti istituiti scolastici, dove svolgevano un ruolo promozionale ed educativo. Il perché di tale decisione è stato spiegato nei giorni scorsi da Norm Chapman, professore di tecnologia automobilistica al South Puget Sound Community College di Olympia (Washington).
Le automobili erano infatti prive dell’omologazione per la marcia su strada pubblica. Non rispettavano alcun requisito di natura legislativa, a partire da quelli riguardanti le emissioni inquinanti e fino ai vincoli sulla velocità massima. I vertici del gruppo FCA – secondo quanto scrive il sito The Olympian – avrebbero così deciso di liberarsene, dopo che due esemplari sarebbero di recente rimasti coinvolti in altrettanti incidenti stradali. Questo fuori programma sarebbe costato ad FCA cifre decisamente salate in risarcimenti.
Tale ricostruzione è stata tuttavia smentita tramite una nota ufficiale, secondo cui “la procedura standard prevede che le automobili vadano distrutte quando non svolgono più il lavoro a cui erano assegnate”. “Le innovazioni tecnologiche portate all’esordio nell’ultimo decennio – leggiamo nella nota –, hanno privato le Viper di qualsiasi significato. Chrysler Group capisce ed apprezza il valore storico della Viper, ma nessuno dei 93 esemplari ne possiede uno”. L’azienda di Auburn Hills ha poi smentito che sia coinvolta in procedimenti giudiziari.