Auto e incidenti mortali: negli Stati Uniti sono diminuiti dal 1970 a oggi
Il picco di vittime si è raggiunto nel 1969, ma nel 2012 i morti della strada erano quasi la metà.
Si muore di meno per gli incidenti automobilistici e molteplici sono le cause, secondo uno studio americano dell’Us National Highway Traffic Safety Administration, che ha analizzato gli incidenti mortali dal 1970 ai giorni nostri. Ebbene, meno persone ubriache alle guida, cinture di sicurezza maggiormente utilizzate e miglioramenti tecnologici sulle autovetture sono tra i motivi principali che hanno portato alla diminuzione di sinistri con vittime sulle strade.
Analizziamo una per una le motivazioni dell’ente statunitense, iniziando dalla diminuzione delle persone ubriache alla guida; in questo caso, sin dagli anni ’80 il dato si è dimezzato. Il motivo? Molti Stati americani avevano innalzato l’età legale per l’alcol dai 18 ai 21 anni. Ma questo è solo un esempio. Un altro motivo è da ricercare infatti nell’utilizzo maggiore delle cinture di sicurezza.
Nel 1984, lo Stato di New York ha approvato la prima legge che richiedeva alle persone di utilizzare le cinture di sicurezza. Successivamente, tutti gli altri Stati – tranne il New Hampshire – hanno seguito il modello della Grande Mela. Dal 2012, in media, negli States l’86 per cento di chi viaggia in auto utilizza dunque un accorgimento semplice, ma che salva moltissime vite: la cintura di sicurezza, appunto.
Altro dato importante e che riguarda sempre gli Usa: si guida di meno dal 1970 a oggi. Può sembrare paradossale, invece è così. Meno chilometri percorsi uguale meno incidenti: e infatti, dal 2005, i cittadini statunitensi ne hanno percorsi il 7 per cento in meno rispetto agli anni precedenti. La crisi ha contribuito a questo risultato: l’aumento del prezzo del petrolio ha spinto molti a lasciare l’auto in garage. Non solo: il Paese invecchia e le persone anziane guidano meno dei giovani che, a loro volta, paiono non preferire questo mezzo per spostarsi.
Contemporaneamente ai chilometri in meno percorsi, le auto sono migliorate in sicurezza. I primi freni antibloccaggio, sui veicoli americani, sono stati venduti nel 1970. E ancora: dal 2011 hanno tutte il controllo elettronico della stabilità, che rileva lo slittamento e quindi applica i freni sulle singole ruote. Insieme, queste due tecnologie hanno tagliato gli incidenti mortali del 15 per cento sulle auto e del 27 per cento per autocarri leggeri e furgoni. Sempre in tema di miglioramenti, i primi airbag laterali per il conducente sono stati introdotti da Chrysler nel 1988. In questo caso, la riduzione degli incidenti mortali è stata dell’11 per cento.
Nonostante tutti questi fattori, si muore ancora sulle strade purtroppo. Il picco di vittime si è raggiunto nel 1969, con 55.043 morti sulle strade. Nel 2012 il dato si era quasi dimezzato, raggiungendo quota 33.561. Non mancano le proposte per ridurre ancora il numero di vittime: migliorare le strade e gli incroci e gli etilometri obbligatori sul cruscotto. Il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti ha annunciato poi che, dal 2018, tutti i nuovi veicoli dovranno avere telecamere sul retro per evitare collisioni accidentali. Insomma, si continua a lavorare per rendere le auto sempre più sicure e gli automobilisti sempre più capaci, grazie alla tecnologia, di evitare l’incidente classico per distrazione.