Opel Mokka GPL: impressioni di guida
Gpl: crescono qualità, vantaggi e modelli ma non le vendite. Ma allora cosa vogliono gli automobilisti italiani? Intanto la Opel rilancia sul tema con la Mokka Tech (anche senza incentivi).
Ho avuto per le mani di recente l’ultima versione della Opel Mokka, quella a Gpl contrassegnata con la sigla “Tech” e dotata del motore 1,4 turbo benzina da 140 cv (200 Nm). E’ già omologata Euro 6 ma… per soli 4 grammi/km oltre a quei 120 che le darebbero accesso agli incentivi 2014 in vigore dal 6 maggio. Poco male, mi viene da dire, vista la “modestia” di questi sgangherati, ridicoli e inutili aiuti all’ecologia. Poco male, dicevo, non solo perché i fattori di interesse di questo modello (per chi ama il genere) sono obiettivamente notevoli, ma anche perché almeno in fase di lancio la Opel aveva già annunciato uno sconto di 2.500 euro sui 23.400 del prezzo dell’allestimento “Ego” portandolo a 20.900 euro.
Non sono pochi ma neppure tanti considerando la tipologia del modello, il consistente risparmio sui costi di esercizio a parità di prestazioni verificate su strada e, non ultimo, il fatto che Mokka è oggi la più richiesta e venduta dell’intera gamma Opel. Riflessioni istintive scaturite proprio dalla prima impressione di guida su un percorso di un paio di centinaia di chilometri, tale da suggerire una prova di approfondimento molto più estesa. Ma, a proposito di Mokka e di GPL, consentitemi prima di andare oltre, una piccola provocazione di carattere generale.
Italiani “strana” gente, pensavo guidando la Mokka Tech con un occhio ai livelli del carburante e ai consumi indicati dal trip computer. Umorali, capricciosi, sempre lamentosi e spesso in contraddizione quando si parla di automobili. Peggio ancora quando si affronta il tema carburanti. Benzina e gasolio costano troppo e condizionano il mercato tanto da frenare il mercato e l’uso stesso dell’auto. Verissimo, e allora si cercano alternative più economiche come Gpl, Metano e ibride in attesa che migliorino i prezzi e l’autonomia delle elettriche. I costruttori intanto si danno da fare e offrono di tutto e di più: modelli Gpl-benzina aggiornati come la Mokka, e metano-benzina perfino di lusso come la Audi A3 G-Tron, aumentano e migliorano a vista d’occhio offrendo lunghissime autonomie (fino a 1.300 km), prestazioni obiettivamente eccellenti e risparmi consistenti fino al 50%.
Tuttavia non basta ancora, almeno a giudicare dai numeri. In marzo, ad esempio, e in tutto il primo trimestre, sono cresciute le immatricolazioni di auto diesel e benzina mentre quelle a Gpl sono scese dell’11% nel mese e del 7,3% nei tre mesi rispetto all’anno scorso, anche se la quota sul mercato totale è all’8%, per ora un solo punto in meno: in cifre vuol dire una media di 10.000 auto Gpl al mese. Ancora peggio è andata col Metano a -23 e -7% con una quota di appena il 4,3%. Ma se in questo caso qualche spiegazione c’è, in quello del Gpl resta difficile da capire se non immaginando che per antica abitudine il pubblico abbia sperato ancora negli incentivi di un tempo. Che poi è come credere a Babbo Natale.
Insieme ai pensieri sui futuri utenti, come sempre accade provando un nuovo modello, scorrono i chilometri e offrono una serie di piacevoli sorprese di guida che aggiungono qualche punto a favore di un modello che ha già avuto il suo placet da circa 200.000 clienti europei, 24.000 dei quali italiani, portando la Mokka in cima alle preferite della gamma Opel e scavalcando addirittura la best seller Corsa. Compattezza (4,27 metri di lunghezza) e spaziosità interna sono i principali motivi di scelta secondo la Casa, integrati di certo da un forte gradimento dello stile da piccolo Suv o Crossover, comunque si voglia definirlo. E ora l’alternativa GPL a 21.000 euro diventa di sicuro interesse per gli estimatori con i suoi 1.300 chilometri di autonomia consentiti dai 34 litri di Gpl oltre ai 53 litri di benzina.
In soldoni vuol dire che un pieno complessivo viene a costare circa 95,4 euro di benzina (a seconda della quotazione del giorno) e 23,8 euro di Gpl per un totale di 119,2 euro pari a 9 euro per 100 Km di media nella remota ipotesi che non si trovasse nessun distributore di Gpl lungo i 400 Km di autonomia del gas. Mantenendo invece la benzina solo per l’avviamento e di pura riserva si riesce a viaggiare entro i 6 euro per 100 km. Sono conti del tutto indicativi e basati sul consumo medio (teorico) di 7,7 lt/100 km nel ciclo combinato segnalato dalla casa. Non è stato possibile, naturalmente, eseguire un controllo preciso durante questa prova ma a giudicare dalle indicazioni degli strumenti di bordo e da una guida personale non ispirata al risparmio, direi che non siamo molto lontani da quelle cifre.
Fin qui l’aspetto economico, unico vero incentivo all’acquisto di una “bi-fuel”, che fino a qualche tempo fa doveva scontare una certa penalizzazione in fatto di prestazioni. Oggi non è più così per molti modelli di ogni marca e nel caso di Opel, che offre dieci modelli in versione Gpl predisposto in fabbrica, si avverte l’esperienza maturata fino ad oggi e in via di evoluzione. Ne ho avuto una prova involontaria quando, nel corso della prova, il collega che mi affiancava ha inavvertitamente toccato il tasto di cambio carburante da Gpl a benzina. Non ho avvertito alcun cambiamento di andatura e solo dopo parecchi chilometri ho scoperto la cosa dall’indicatore del livello carburante.
Ho quindi ripetuto più volte il cambio a diverse andature e con diverse marce innestate (sono 6 e correttamente in scala progressiva): nessuna esitazione, nessuna reazione significativa in fase di accelerazione, di cambio marce e di andatura veloce: i 140 cv dell’ecotec 1,4, sostenuti dalla spinta ben dosata del turbo, ci sono sempre tutti e non si fanno sentire gran che (soprattutto ricordando la forte rumorosità dell’1,7 diesel). L’avviamento è a benzina solo per qualche secondo prima di passare automaticamente sul Gpl salvo che non si sia scelto di restare a benzina, manca invece lo star&stop. A parte questo e l’installazione del serbatoio Gpl al posto della ruota di scorta senza togliere nulla al vano bagagli, tutto il resto e Mokka. Con i suoi pregi e difetti generali già segnalati a suo tempo per le versioni standard. E una riserva doverosa sulla scala prezzi: promozione a parte, occhio agli optional che possono spostare come sempre non poco la spesa finale.