Quantum Compass: i nuovi sistemi di navigazione avranno margine d’errore pari ad 1 metro
I sistemi GPS sono ormai al collasso e poco efficaci in ambienti marini. Ecco perché il Ministero della difesa britannico ha finanziato un progetto alternativo, basato sulla tecnologia quantistica.
Alcuni ricercatori dello UK Defence Science and Technology Laboratory (DSTL) stanno lavorando ad una tecnologia con cui rivoluzionare il settore della navigazione, più efficace e precisa degli attuali sistemi GPS. Si chiama quantum compass e viene sviluppata presso il laboratorio militare di Porton Down, con il supporto del Ministero della Difesa.
Grazie al Daily Mail scopriamo che la piattaforma GPS – di origine statunitense – ha ormai raggiunto il proprio limite di sviluppo. Per due motivi: il Global Positioning System è ormai vicino al punto di saturazione e non si rivela complicato a sufficienza per scoraggiare gli hacker. Non vanno poi sottovalutate le scarse prestazioni quando il ricevitore resta a lungo sottacqua, perché ad esempio installato all’interno di un sottomarino: in questo caso il margine d’errore si aggira fino al chilometro.
I SISTEMI QUANTUM COMPASS EVITERANNO SITUAZIONI COME QUESTA?
Il quantum compass eviterà tutti questi scompensi. In che modo? Atomi ultrafreddi verranno raffreddati (tramite laser) fino ad una temperatura miliardi di volte inferiore rispetto a quella ambientale. In queste condizioni diventano estremamente sensibili ai cambiamenti di magnetismo ed al variare dei campi gravitazioni. Tali atomi vanno inseriti all’interno di guscio trasportabile, e le loro fluttuazioni sono tracciabili anche da lunghissima distanza. Per tale motivo il margine d’errore si riduce fino ad un metro.
Nel 2013 il governo di James Cameron ha stanziato 270 milioni di sterline in 5 anni a favore delle tecnologie quantistiche, per capire se siano effettivamente applicabili anche a prodotti di uso comune. I primi dispositivi potrebbero entrare in commercio nel 2019.