Hindustan Ambassador: va in pensione l’utilitaria indiana su base Morris Oxford
Va in pensione la Hindustan Ambassador, vettura simbolo dell’industria automobilista indiana e modello realizzato a partire dalla Morris Oxford. Fu lanciata nel 1958 ed è giunta alla quinta serie.
Il colpo di grazia le è stato inferto da Narendra Modi, neo-premier indiano, che si è piegato all’omologazione ed ha scelto una Mahindra Scorpio quale automobile di rappresentanza. Non poteva certo spostarsi a bordo di un’utilitaria, lo capiamo benissimo; eppure la sua decisione ha messo la pietra tombale sopra il modello simbolo dell’industria automobilistica indiana: la Hindustan Ambassador. Il Telegraph rivela che la Hindustan Motors ha stabilito di interrompere la produzione della sua vettura più rappresentativa, lanciata nel 1958 e basata sulla Morris Oxford di terza generazione.
La Ambassador ha beneficiato di regolari aggiornamenti ed è stata declinata in cinque serie (l’ultima risale al 1999). Si chiama Classic e monta un quattro cilindri di origine Isuzu, novità che accompagna i sedili anteriori singoli, la plancia ridisegnata e l’arrivo delle cinture di sicurezza. I vertici della Hindustan Ambassador hanno scelto di staccare la spina in seguito al netto calo delle vendite: il crescente successo di Mahindra, Maruti e Tata ha lasciato solo le briciole ad un’utilitaria economica ma ormai superata, acquistata fino a metà anni ’80 da circa 24.000 persone/anno ed ora piombata a quota 6.000 esemplari/anno, acquistati per la gran parte da agenzie governative.
La dipartita di un’automobile così significativa fornisce poi uno spunto di natura politica, dal momento che era uno fra gli ultimi segni tangibili dei rapporti fra l’India ed il Regno Unito. Ecco perché molti commentatori hanno invitato a non salvarla.