Opel Insignia Sports Tourer OPC: il video test di Autoblog
Guarda il nostro video test della Opel Insignia Sports Tourer OPC
Dopo il test della nuova Opel Insgnia OPC, vi proponiamo il video da noi realizzato durante la prova su strada. L’auto, come già evidenziato, si dimostra estremamente valida nei tratti più veloci, riuscendo a garantire, oltre che ottime performance e velocità molto elevate, anche un altissimo comfort di marcia ed un’ enorme stabilità alle alte velocità.
Tra i sui punti di forza annoveriamo sia la cura degli interni, ergonomici, intuitivi nei comandi e dall’ottima fattura, sia i sedili, le plastiche e gli assemblaggi. Sui tratti più lenti e guidati la vettura paga un passo elevato ed un peso non certo contenuto. Tuttavia, anche nelle condizioni più difficili, come i tornanti o le curve più lente, la Sports Tourer OPC sa garantire grande trazione e buona guidabilità.
Opel Insignia è il primo modello OPC a offrire una trasmissione 4×4 autoadattativa con differenziale elettronico posteriore a slittamento limitato (eLSD). Mentre il sistema di ammortizzazione FlexRide è stato messo a punto per offrire al guidatore le qualità stradali che ci si attendono da un mezzo che si fregia della sigla OPC.
Il telaio meccatronico della Insignia OPC è caratterizzato da una nuova architettura della sospensione anteriore che esalta le qualità di guida e la maneggevolezza e assicura quella prontezza di sterzo che ci si aspetta da un’auto ad alte prestazioni. Il cambiamento più evidente è l’altezza dal suolo, 10 mm inferiore a quella della Insignia AWD Sport. Interventi messi a punto sul circuito del Nurburgring dove l’auto è stata “spremuta” per migliaia di kilometri.
I tecnici di Opel OPC hanno sviluppato un’ evoluzione del montante McPherson della Insignia di serie per creare la nuova architettura di sospensione HiPerStrut (Montante High Performance) che migliora la tenuta e la maneggevolezza. Questa architettura utilizza gli stessi punti di ancoraggio della sospensione McPherson di serie, ma riduce l’angolo di kingpin (ovvero l’angolo di inclinazione dell’asse del perno di sterzaggio delle ruote anteriori con la verticale – visto di fronte) da 13° a 9° e riduce da 67 a 44 mm la lunghezza del portamozzo.
Ridurre l’ angolo di kingpin ridotto significa minor perdita di camber in curva e quindi un miglior livello di aderenza, di inserimento e maggior progressività in curva. La minore lunghezza del portamozzo riduce in modo significativo le reazioni sullo sterzo, la sensibilità agli scuotimenti su fondi regolari e lo spazio necessario alle ruote.
Oltre a questo, Insignia OPC utilizza snodi e molle più rigidi. Per non compromettere troppo il confort, le barre antirollio sono state ammorbidite del 13,9% all’avantreno (26,8 mm di diametro x 4 mm di spessore rispetto ai 28 x 4 mm della Insignia Sport) e irrigidite del 9,3% posteriormente (28 x 4 mm anziché 26 x 4 mm) rispetto alla Insignia Sport.
Motore
Insignia OPC raggiunge una velocità autolimitata di 250 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 6 secondi, riprendendo in quinta marcia da 80 a 120 km/h in 7,1 secondi. La versione OPC da 325 Cv del 2.8 V6 Turbo si avvale di una diversa messa a punto della centralina di gestione motore, dell’aumento a 0,9 bar della pressione di sovralimentazione e di un sistema di scarico che riduce notevolmente la contropressione.
Sviluppato dall’azienda specializzata Remus, il sistema di scarico in acciaio inossidabile è più leggero del 20% rispetto a quello di serie. Dato che anche la sonorità è importante nella percezione di un motore, Opel ha sviluppato nuovi silenziatori, centrale e posteriore. L’unità V6 Turbo è accoppiata ad un cambio manuale a 6 marce. Per ottimizzare ulteriormente le performance, il rapporto di trasmissione finale è stato lievemente accorciato da 3,76 a 3,90:1 rispetto alle versioni V6 Turbo Sport e Cosmo.
Il motore 2.8 V6 Turbo OPC adotta un classico angolo tra le bancate di 60°, doppio asse a camme in testa per bancata comandato da una doppia catena; fasatura variabile su aspirazione e scarico; albero motore, su quattro supporti di banco, in acciaio forgiato microlegato. La girante della turbina è in lega di acciaio di alta qualità. L’architettura a doppia chiocciola dello statore permette una sovralimentazione uniforme delle due bancate.
I condotti separati – uno per bancata – dividono le pulsazioni di pressione dei gas di scarico. Questo accorgimento mantiene basse le perdite energetiche del turbocompressore MHI a doppia chiocciola e al tempo stesso migliora il flusso dei gas di scarico. L’ intercooler, è in posizione centrale sopra la trasmissione
Dinamica
L’aspetto dell’Insignia OPC che più ci ha colpito -forse un po’ a sorpresa- è il livello del suo comfort. Considerata la gommatura esagerata dell’auto, siamo davvero su valori assoluti. Chiaramente non ci si può aspettare l’effetto “tappeto volante” garantito dalle altre Insignia; ma non c’è buca o scossone, per quanto brusco, in grado di disturbare la quiete dell’abitacolo.
La OPC Sports Tourer rappresenta in questo senso un compromesso di riferimento: piantata su strada grazie all’ottimo lavoro svolto dagli enormi pneumatici PZero e dalle sospensioni adattative del telaio FlexRide, non richiede alcun tipo di sacrificio nell’utilizzo sulle strade di tutti i giorni. E lo stesso discorso vale per il livello di insonorizzazione. Anzi, a dirla tutta, forse qualche decibel di più nell’abitacolo ci sarebbe stato proprio bene…
Tanto più che il 2.8 canta che è un piacere. All’avviamento ti accoglie con un bel rombo cupo, pieno, minaccioso, e per i primi minuti mantiene un minimo insolitamente alto, lasciando libero sfogo alle onde acustiche. La medesima colonna sonora, mai graffiante, ma sempre presente, accompagna tutto l’allungo del V6, che se non è cattivo come un aspirato da corsa agli alti, offre tanto, tantissimo sul piano dell’elasticità a qualunque regime. Merito dei suoi 435 Nm, che nella maggior parte delle situazioni fanno dimenticare un peso a secco dichiarato pari a 1865 kg.
Dotata di uno sterzo che rappresenta un buon compromesso tra manovrabilità e precisione, l’Insignia si fa notare tra i cordoli per le sue ottime doti di tenuta e stabilità. Solamente quando provocata fino ai suoi confini dinamici, la vettura mostra un’evidente propensione al sottosterzo, che penalizza gli inserimenti e l’agilità nel misto stretto. Logicamente, all’aumentare dell’usura dei pneumatici, l’effetto si fa via via più evidente.
Per ottenere il massimo in queste situazioni estreme, la soluzione migliore è quella di agire sull’inerzia del veicolo azionando il freno con il piede sinistro e rilasciandolo, in modo tale da provocare il retrotreno a “chiudere la curva”. Le reazioni dell’Insignia Sports Tourer OPC, anche ad elettronica disattivata, risultano comunque graduali e controllabili: quando la vettura sta per raggiungere i suoi limiti insomma, c’è sempre un discreto margine di preavviso.
La storia di OPC
Negli ultimi 10 anni, i veicoli OPC hanno battuto ogni record sui 20,8 km del circuito di Nürburgring Nordschleife. La Astra OPC lo ha percorso per prima in 8:35:94 nel 2005. La Zafira OPC detiene ancora il titolo di van di serie più veloce grazie al tempo di 8:54:38 fatto segnare nel 2006. La storia dell'”Inferno Verde” e di Opel è strettamente intrecciata: è il luogo dove i modelli della Casa tedesca sono stati sottoposti alle prove più severe fin dal 1960. Tre anni fa, Opel ha siglato un contratto di partnership con il leggendario circuito e ha aperto il proprio centro prove direttamente sull’anello.
• 2009: lancio sul mercato dei modelli Insignia OPC berlina e Sports Tourer (2.8 litri V6 Turbo, 239 kW/325 cv)
• 2009: viene commercializzata la Astra OPC Race Camp Edition
• 2008: il sistema di autotelaio IDSPlus diventa di serie su Astra OPC
• 2008: viene lanciata l’edizione speciale limitata Astra OPC “Nürburgring Edition”
• 2007: Vectra OPC e Vectra station wagon OPC aggiungono tra gli optional il cambio automatico a sei rapporti
• 2007: introduzione sul mercato della Corsa OPC (1.6 litri Turbo, 141 kW/192 cv)
• 2006: Zafira OPC fa segnare il record di velocità per van di serie sul circuito di Nürburgring Nordschleife con il tempo di 8:54:38
• 2006: su Vectra OPC e Vectra OPC station wagon viene offerto il motore 2.8 litri V6 Turbo, 206 kW/280 cv
• 2006: lancio commerciale della Meriva OPC (1.6 litri Turbo, 132 kW/180 cv)
• 2005: Astra OPC segna un record di velocità per le vetture compatte sul circuito del Nordschleife con il tempo di 8:35:94
• 2005: lancio sul mercato di Vectra OPC e Vectra station wagon OPC (2.8 litri V6 Turbo, 188 kW/255 cv)
• 2005: introduzione sul mercato della seconda generazione di Zafira OPC (2.0 litri Turbo, 177 kW/240 cv)
• 2005: inizio della commercializzazione dell’attuale Astra OPC (2.0 litri Turbo, 177 kW/240 cv)
• 2005: in soli cinque anni sono state vendute, in tutta Europa, circa 20.000 modelli OPC
• 2004: lancio dei pacchetti OPC Line
• 2002: introduzione sul mercato della seconda generazione di Astra OPC (2.0 litri Turbo, 147 kW/200 cv)
• 2001: inizio della commercializzazione della Zafira OPC (2.0 litri Turbo, 141 kW/192 cv)
• 1999: lancio commerciale della Astra OPC (motore 2 litri ad aspirazione naturale, 118 kW/160 cv); tutte le 3.000 unità dell’edizione limitata sono state vendute in quattro mesi
• 1997: Opel fonda la Opel Performance Center GmbH (OPC)
Design e dimensioni
I progettisti hanno trasferito il design elegante e sportivo della Insignia berlina sulla Sports Tourer; ma non si sono risparmiati per conferire alla giardinetta siglata OPC un’ estetica comunque personale. Con un Cx di poco inferiore a 0,30, la Insignia Sports Tourer è la station wagon Opel più aerodinamica mai costruita.
La Sports Tourer ha mantenuto lo stesso passo di 2,74 metri della berlina, ma ha aggiunto 8 cm alla lunghezza del bagagliaio, raggiungendo così i 4,91 metri. La lunghezza del vano di carico fino ai sedili anteriori è pari a 1,91 metri e a pieno carico, questa station wagon sportiva ha una capacità massima di 1.530 litri.
Un sistema automatico di livellamento del carico (a richiesta) e il supporto di chiusura per il portellone manuale ne facilita la chiusura. Di serie il portellone ad apertura e chiusura elettrica con telecomando sulla chiave e altezza di apertura programmabile per impedire danni al portellone anche nei garage più bassi.
Pregi e Difetti
Piace
-Caratterizzazione estetica
-Motore
-Comfort
-Finitura
Non piace
-Manovrabilità cambio
-Peso elevato
Prezzi
La Opel Insignia Sports Tourer OPC viene proposta sul nostro mercato in due differenti versioni: quella con trasmissione manuale, oggetto del nostro test, parte da 41.700 euro, mentre l’automatica sei marce è offerta a 43.600 euro
Testo – Lorenzo Baroni, Fabio Sciarra
Tester – Lorenzo Baroni, Claudio Galiena
Foto di – Marco Valerio Condorelli, Giacomo Eusebi, Jacopo Di Barbora, Lorenzo Baroni
Riprese – Fabio Sciarra, Giacomo Eusebi, Massimiliano De Bonis
Montaggio Video – Massimiliano De Bonis
Circuiti – Istituto Sperimentale Auto e Motori, ISAM Motor Center, Anagni http://www.isam-spa.it
Scheda tecnica
Insignia OPC Sport & Sports Tourer
Dimensioni esterne (mm)
Lunghezza 4.830 – 4.908
Larghezza (con/senza retrovisori) 2.084/1.856 – 2.084/1.856
Altezza (in ordine di marcia) 1.498 – 1.520
Passo 2.737 – 2.737
Carreggiata, anteriore 1.585 – 1.585
Carreggiata, posteriore 1.587 – 1.587
Diametro di sterzata (m)
Tra pareti 11,4 – 11,4
Tra marciapiedi 10,9 – 10,9
Dimensioni bagagliaio (mm) (normativa ECIE)
Lunghezza del piano fino agli schienali posteriori 1.003 – 1.086
Lunghezza del piano con sedili posteriori ripiegati 1.895 – 1.908
Larghezza tra i passaruota 1.017 – 1.030
Larghezza massima dell’apertura 1.027 – 1.064
Altezza apertura 330 – 684
Capacità del bagagliaio (litri) (normativa ECIE)
Sotto il copri-bagagliaio 500 – 540
Fino al bordo superiore degli schienali dei sedili – 1.530
Massa e carichi su assali (kg) (normativa 70/156/EU)
Massa in ordine di marcia (guidatore compreso) 1.810 – 1.940
Massa complessiva 2.315 – 2.475
Portata 505 – 535
Carico ammesso sull’asse anteriore 1.190 – 1.215
Carico ammesso sull’asse posteriore 1.140 – 1.270
Carico ammesso sul tetto 100 – 100
Capacità serbatoio carburante (litri) 70 – 70
Prezzo della vettura provata 41.700€