Nuova Citroen C1: primo contatto [Video]
Oggi è la giornata in cui Citroen presenta alla stampa italiana la nuova C1. In diretta da Roma vi forniamo le prime impressioni.
Leggi Citroen e non puoi fare a meno di pensare alla Francia. Scopri poi che la piccola C1 viene fabbricata in Repubblica Ceca, ma a ben vedere, è una delle tre sorelle terribili, ma con un pizzico di gusto italiano che non guasta mai. Con la Aygo e la 108 condivide il DNA tecnico, ma anche le soluzioni degli interni, eppure ognuna delle tre mostra il proprio spirito.
Se da un lato la Aygo mostra la sua predominanza stilistica con un frontale a X, e la 108 prosegue nella sua via stilistica percorsa, con linee graffianti, la C1 è più sbarazzina delle tre, accomodante, leggera. D’altro canto, quando si parla di una vettura pensata principalmente per giovani (ma apprezzata anche da chi ha come velleità un mezzo pratico e frizzante in ambiente cittadino) lo stile è un punto nodale, se non il punto nodale. In questo la C1 supera il suo esame di maturità. Merito dell’insegnante Carlo Bolzanigo, team leader del settore design che ha creato questa piccola del segmento A.
Citroen C1: Come va
Saliamo a bordo e ci apprestiamo a metterla alla prova. Citroen C1, da buona cittadina, desidera e brama il traffico di tutti i giorni. D’altro canto, le dimensioni ed il peso non mentono: il suo ambiente è la città. Ecco quindi che il nostro anfiteatro – è proprio il caso di dirlo – risulta essere la Capitale. No, questa volta non stiamo parlando di Parigi, ma di Roma, quasi a sottolineare implicitamente lo spirito italiano che cova sotto la francese. Gli interni sono oramai di nostra conoscenza: la plancia e la nostra postazione di comando ricalcano quanto già visto sulla Aygo e la 108, con soluzioni di buona fattura dal punto di vista dell’assemblaggio, ma che ovviamente rientrano all’interno di una scelta che un governo chiamerebbe di “spending review”.
Guai però a credere che non vi sia “qualità percepita”, perchè cosi non è. Il volante ed il cruscotto si regolano simultaneamente, con il secondo in grado di mostrare le informazioni relative a chilometraggio parziale e totale in maniera chiara. Peccato solo che il monitorino sia un poco piccolo. Il contagiri, posto di lato, risulta leggermente scomodo, ma basta farci l’occhio per qualche minuto per ricalibrare il nostro “campo visivo”. Comoda la seduta, così come risulta ergonomico e comfortevole lo spazio a bordo, per lo meno sui sedili anteriori. Lo spazio, è evidente, risulta essere piccolo, ma non vi è alcuna sensazione di “claustrofobia”.
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L’itinerario è tracciato, con il sistema Mirror Link ad accompagnarci attraverso l’apposita app e Google Maps a indirizzarci. Un sistema che conosciamo oramai bene e che, se da un lato risulta essere pratico, dall’altro pecca un pochino troppo di “pesantezza”. Oggi però “giochiamo in casa”, perciò decidiamo, vista l’ora di pranzo, di addentrarci nella zona dell’Eur, dove si alternano vie ad alto scorrimento molto trafficate, con strade più tranquille. Qui, la C1 conferma le attese. Il motore 1.0 tre cilindri risulta leggermente plafonato ai bassi regimi, ma regala il giusto mix di sfruttabilità e brio che permette di non essere risucchiati dalla marea di vetture, anzi. La C1 è perfettamente a suo agio, con un assetto morbido in grado di sopperire ai dissesti del manto stradale, ma anche di affrontare tratti veloci senza “affondare” negli spostamenti trasversali. Unico appunto, si poteva lavorare maggiormente sulla insonorizzazione: il 3 cilindri si sente in tutto il suo “brio”.
La maneggevolezza risulta essere il suo grande punto di forza: passare da una corsia all’altra, uscire da uno stop o infilarisi con determinato rispetto tra le vie romane non fanno che esaltare la vettura. Merito anche di uno sterzo preciso ma leggero, e ad un raggio di sterzata che arriva a 9,6 metri. Il rapporto peso/potenza permette scatti da fermo di ottimo livello. La vettura, per definirla in una parola, mostra carattere e brio. Leggermente lunghi i rapporti della C1, che comportano una guida con una marcia sempre in tiro. Il rovescio della medaglia si ritrova quando affrontiamo il Grande Raccordo Anulare: se da un lato, la rapportatura lunga ed il carattere leggermente vuoto del propulsore da 1 litro prevedono una guida a regimi medio alti, dall’altro, quando serve velocità, questa la si raggiunge piuttosto rapidamente, anche se tale cilindrata pecca un poco in fase di ripresa. Discorso differente per l’1.2 litri da 82 cavalli.
Qua la coppia si sente, con un carattere vivace che viene sprigionato fin dai bassi e medi regimi. Ne risente un poco l’insonorizzazione dell’ambiente, ma in compenso, ora si può guidare anche più sciolti, senza dover pensare a richiamare la marcia. Buoni al contempo anche i consumi: due giornalisti in macchina, aria condizionata in piena funzione visti gli oltre trenta gradi di giornata, e piede sull’acceleratore tra città, strade ad alto scorrimento e stradine di campagna verso Labico, hanno portato ad un consumo medio pari a 6 litri per 100 km. Rapida, precisa, stabile e frizzante. La nuova Citroen C1 è un’ottima macchina da guerra per il traffico di tutti i giorni.
Un’adolescente con velleità da grande, una piccola che mostra senza ostentare, la propria identità con piena sicurezza. Il fisico da piccola giovanile svela e traccia la sua anima tecnica, dettata da tre punti cardini: agilità, brio e maneggevolezza in ogni situazione, sia a 5 km/h in colonna vicino ad un semaforo o ad una rotonda, sia tra le veloci percorrenze autostradali, senza dimenticarci il suo carattere spumeggiante ma maturo nell’affrontare curve e tratti extra-urbani, o nello scovare e impiegare un parcheggio grazie anche alla telecamera posteriore. E se proprio vi ritroverete bloccati o incolonnati, potrete sempre aprire la capote e godervi il panorama.
Citroen C1: stile ed interni
L’animo sarà pure francese, ma a vedere la nuova Citroen C1 non si può fare a meno di sottolineare lo sviluppo italiano dal punto di vista del design. E’ lo stesso “papà stilistico” della piccola C1, Carlo Bolzanigo a sottolineare come questa segmento A abbia passato il suo esame di maturità. L’aria scanzonata c’è, rimane indelebile, ma ora è anche più seria, meno “bambinesca” rispetto alla sua progenitrice. Osservandola da vicino, si mostrano, in bella luce, i due fari tondi, ora però sovrastati da due sopracciglia che ne delineano uno sguardo più intenso, più incisivo, ma comunque non aggressivo. All’anteriore, spicca la mascherina in grado di inglobare il simbolo della casa francese, il doppio chevron.
Cura per i particolari estetici riscontrabili anche nella colorazione dei montanti A, ora neri. Niente di rivoluzionario intendiamoci, ma quel piccolo vezzo che sottolineano la vivacità di una vettura elegante si, ma giovanile. A proposito di colore, sono ben otto le tinte disponibili, con tre tipologie di allestimenti – Live, Feel e Shine – oltre alla versione di lancio, la Shine edition e, la versione Airscope con il tettuccio apribile. Per il resto, troviamo uno stile ed un design compatto, senza linee spigolose, ma con un concetto unico, uniforme, armonico, con elementi grintosi ma “simpatici” con lo scopo di offrire una idea di “desimplificazaione della vita” come affermato proprio da Bolzanigo.
Un’ideale del genere, se all’esterno è esaltato, con gli interni viene rafforzato ancor di più se possibile: chiaro, il quadro strumenti con il volante, la console centrale, la disposizione degli spazi e dei pulsanti per l’aria condizionata sono eguali a quanto mirato sull’Aygo e la 108, ma in questo caso, a far da padrone, non sono tanto i materiali – economici come detto, ma ben assemblati – o la loro disposizione, quanto l’utilizzo dei colori che offrono un ambiente vivace. Come abbiamo avuto modo di sottolineare, anche la C1 sfrutta il sistema Mirror Link che permette di sfruttare, come fosse uno “specchio” il monitor posto sulla consolle centrale, collegato con un semplice cavo USB al nostro Smartphone. In questo modo, è come se ci trovassimo di fronte ad un “prolungamento” del nostro monitor del cellulare. Un sistema, un poco pesante a livello firmware, ma al contempo efficace ed in piena linea con quel processo di convergenza tecnologica che i teorici della comunicazione auspicavano fin dai primi anni 2000.
Citroen C1: Carlo Bolzanigo ed il design
Durante la nostra presentazione, ci siamo fermati a dialogare con Carlo Bolzanigo, team leader del design della piccola e nuova C1.
L’occasione è stata propizia per parlare a 360 gradi di quello che è il concetto di stile applicato al settore dell’automotive, quali sono le problematiche che un centro di ricerca si trova davanti all’atto di una genesi di un cursus stilistico, e ovviamente, un’analisi prospettica su questo mondo, partendo al contempo da elementi cardine che abbiamo ritrovato sulla piccola di segmento A appena provata.
Analisi, approfondimenti e riflessioni che mostrano la profondità e la grande sinergia tra mente e anima, tra fantasia e sprazzi artistici, razionalità e concetti fisici nell’universo stilistico delle quattro ruote.
Citroen C1: scheda tecnica
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Nuova Citroen C1: primo test drive live
La nuova Citroen C1 è da qualche ora sotto la nostra lente d’ingrandimento. Da pochi minuti stiamo guidando l’esemplare nella foto qui sotto
Inizia la prima prova della nuovissima #citroenc1. Scoprite insieme a noi com'è e come va in questo primo contatto! pic.twitter.com/mOmS8bPLbp
— Autoblog.it (@_autoblog) 11 Giugno 2014
con motore 1.2 VTi da 82 CV e nella combinazione cromatica Sunrise Red/Black, che esprime la simpatia di una vettura chiamata alla non facile impresa di replicare il successo dell’antenata: questa fu venduta in oltre 760.000 esemplari dal lancio (2005) ai mesi scorsi. Il nostro esemplare costa 14.350 euro ed offre i cerchi in lega da 15 pollici, il climatizzatore manuale, l’impianto multimediale Touch Pad, la connettività Bluetooth ed il divanetto posteriore ribaltabile e frazionato al 50/50, mentre il climatizzatore automatico e la telecamera posteriore di parcheggio sono optional.
Ed eccola in un'altra versione di colore. #citroen #c1 pic.twitter.com/tLY7sxWcje
— Autoblog.it (@_autoblog) 11 Giugno 2014
E’ presente inoltre l’opzione del tetto Airscape, ovvero un grande tetto apribile coperto da un pannello il tela. Il tre cilindri consuma 4.3 litri ogni 100 chilometri ed emette 99 g/km di CO2, mentre per coprire il classico 0-100 km/h bastano appena 11 secondi. L’utilitaria è disponibile anche con motore 1.0 e-VTi (68 CV). Resteremo al volante della Citroen C1 per quasi tutta la giornata. Se avete domande o curiosità potete scriverle nei commenti (o su Twitter) e vi risponderemo.
Eccoci al volante della nuova #citroen #c1 sulle strade di Roma. Motore 1.2 vti da 82 cv brioso ma un po' rumoroso… pic.twitter.com/71oQDJ1nFE
— Autoblog.it (@_autoblog) 11 Giugno 2014
Con la nostra #citroenc1 all'EUR. La prova continua. Se avete domande o curiosità chiedete pure! 🙂 pic.twitter.com/2SI4oJNLOU
— Autoblog.it (@_autoblog) 11 Giugno 2014
Tettuccio apribile della nuova #citroenc1 si apre e si chiude in 10 secondi. Peccato per il caldo di oggi.. pic.twitter.com/5My6KS2UCJ
— Autoblog.it (@_autoblog) 11 Giugno 2014
La Citroen C1 porta poi all’esordio il sistema Mirror Screen, che permette di duplicare e gestire il contenuto del proprio smartphone attraverso il sistema multimediale Touch Pad 7”. Per usufruire del servizio basterà semplicemente installare l’applicazione. A questo punto sarà possibile scambiare dati ed utilizzare il proprio telefono anche da remoto.
Su #Citroen #C1 la tecnologia #mirrorscreen duplica le app dello smartphone sul touchscreen di bordo. @citroenitalia pic.twitter.com/k90uJwqCji
— Autoblog.it (@_autoblog) 11 Giugno 2014
(post in aggiornamento)
Nuova Citroen C1: listino prezzi
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Nuova Citroen C1: le fotografie